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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11131 del 15 maggio 2006
«Nell'ipotesi di alienazione di un immobile realizzato in violazione delle prescrizioni di cui all'art. 873 c.c., il successore a titolo particolare che invochi l'acquisto per usucapione del diritto (servitù) di mantenerlo a distanza inferiore a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11624 del 9 maggio 2008
«In tema di possesso utile per l'usucapione, ai fini dell'accertamento della mancanza di clandestinità, è necessario che il possesso sia acquistato ed esercitato pubblicamente in modo visibile a tutti o almeno ad un'apprezzabile ed indistinta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 284 del 13 gennaio 1984
«L'acquisto di una servitù di uso pubblico, per possesso immemorabile, su di un fondo privato presuppone l'esistenza dei seguenti elementi da accertare dal giudice del merito, il quale deve sugli stessi motivare in modo congruo e giuridicamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7674 del 6 settembre 1994
«Le cause di sospensione della prescrizione, previste dal R.D.L. 3 gennaio 1944, n. 1, sono opponibili anche al terzo possessore di diritti reali immobiliari — sì che non è applicabile l'esclusione prevista nei suoi confronti dall'art. 1166 c.c.— e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1551 del 21 gennaio 2009
«In tema di possesso, l'utilizzazione, da parte dei condomini di uno stabile, di un'area condominiale ai fini di parcheggio, non tutelabile con l'azione di reintegrazione del possesso di servitù, nei confronti di colui che - come nel caso di specie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12740 del 29 maggio 2006
«In tema di possesso, il requisito della clandestinità dello spoglio, che va riferito allo stato di ignoranza di chi lo subisce, postula che quest'ultimo si sia trovato nell'impossibilità di averne conoscenza nel momento in cui lo stesso viene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3079 del 11 febbraio 2010
«In tema di responsabilità professionale, in caso di attività di diritto privato svolta da un Comune, il notaio che roghi un atto in cui detto ente figura come parte, in presenza di una delibera della Giunta municipale che abbia autorizzato la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1952 del 21 giugno 1971
«La surrogazione legale nel pagamento, di cui all'art. 1203, n. 3 c.c., è subordinata alla duplice condizione dell'esistenza dell'obbligo giuridico del solvens di pagare un debito per un altro soggetto e della ricorrenza di un rapporto che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2382 del 3 marzo 1975
«In caso di naufragio colposo di rimorchiatore ricorre l'ipotesi delittuosa di cui al primo comma dell'art. 449 c.p. e non già al secondo comma dello stesso articolo di legge poiché un siffatto veicolo non è equiparabile ad una nave o ad altro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3436 del 16 febbraio 2006
«L'art. 4 del D.L. n. 857/1976, come modificato dalla legge n. 39/1977 — secondo il quale, nel caso di danno alle persone, quando agli effetti del risarcimento debba considerarsi l'incidenza dell'inabilità temporanea o dell'invalidità permanente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10526 del 13 maggio 2011
«Qualora la messa in circolazione di un veicolo in condizioni di insicurezza (nella specie, un ciclomotore con a bordo tre persone, di cui uno minore d'età, in violazione dell'art. 170 cod. strada) sia ricollegabile all'azione o omissione non solo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13253 del 6 giugno 2006
«In tema di trasporto marittimo, dalla complessiva ricognizione delle definizioni poste nell'art. I e delle norme previste negli artt. II e III della Convenzione internazionale per l'unificazione di alcune regole in materia di polizza di carico,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6935 del 21 novembre 1983
«Il negozio di espromissione, con il quale un terzo assume spontaneamente un debito altrui, non si inquadra fra le promesse unilaterali, ma costituisce un contratto tra creditore e terzo, e ad esso pertanto si applicano tutte le regole che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16391 del 13 luglio 2010
«La solidarietà di cui all'art. 1292 c.c. sussiste non già quando unica sia la fonte dell'obbligazione, ma quando più soggetti siano tenuti ad eseguire la medesima prestazione, sicché l'adempimento di uno abbia effetto liberatorio nei confronti di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15231 del 29 ottobre 2002
«Nel caso in cui il deposito bancario sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere, sino alla estinzione del rapporto, operazioni, attive e passive, anche disgiuntamente, si realizza una solidarietà dal lato attivo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13291 del 27 novembre 1999
«La presunzione semplice e la presunzione legale iuris tantum si distinguono unicamente in ordine al modo di insorgenza, perché mentre il fatto sul quale si fonda la prima dev'essere provato in giudizio ed il relativo onere grava su colui che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4066 del 19 febbraio 2009
«Nel conto corrente bancario intestato a più persone, i rapporti interni tra correntisti, anche aventi facoltà di compiere operazioni disgiuntamente, sono regolati non dall'art. 1854 cod. civ., riguardante i rapporti con la banca, bensì dal secondo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8718 del 22 ottobre 1994
«Il principio secondo cui l'apertura di un conto corrente bancario intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, rende gli intestatari «creditori o debitori in solido dei saldi del conto» (art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11039 del 12 maggio 2006
«Il danno biologico - inteso come lesione dell'integrità psico-fisica, suscettibile di valutazione medico-legale, della persona - consiste nelle ripercussioni negative, di carattere non patrimoniale e diverse dalla mera sofferenza psichica, della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4244 del 21 giugno 1988
«A differenza della sospensione della prescrizione, la quale non ha effetto nei confronti degli altri debitori in solido (art. 1310, secondo comma, c.c.), l'interruzione della prescrizione, avvenuta con la notificazione dell'atto con cui si inizia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17372 del 17 novembre 2003
«In tema di responsabilità civile ed in ipotesi di sinistro stradale risalente alla responsabilità di più conducenti, la solidarietà tra costoro, i proprietari dei mezzi e i rispettivi assicuratori, nasce direttamente dalla regola generale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 260 del 20 gennaio 1978
«Nel caso di più negozi strutturalmente distinti ma funzionalmente collegati, si è in presenza di un contratto o, più genericamente, di un rapporto unico, quando gli strumenti tecnici negoziali prescelti dagli originari contraenti per disciplinare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11314 del 10 maggio 2010
«L'acquisto della quota di una società di persone da parte di un fiduciario si configura come combinazione di due fattispecie negoziali collegate, l'una costituita da un negozio reale traslativo, a carattere esterno, realmente voluto ed avente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3119 del 19 novembre 1973
«Nei contratti per i quali è prescritta la forma scritta ad substantiam la conclusione tra persone lontane può ritenersi avverata allorquando alla proposta in forma scritta segua l'accettazione pure essa in forma scritta e che questa pervenga a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5370 del 5 dicembre 1989
«Nei contratti che devono farsi per iscritto a pena di nullità, la conclusione tra persone lontane si ha quando alla proposta in forma scritta segua l'accettazione pur essa in forma scritta e questa pervenga a conoscenza del proponente prima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2441 del 14 luglio 1972
«Fra persone lontane, il foro del luogo ove è sorta l'obbligazione ai fini dell'art. 20 c.p.c., è quello in cui è pervenuta al proponente l'accettazione dell'altra parte e non quello in cui quest'ultima ha sottoscritto il contratto, già in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3419 del 25 maggio 1981
«Ai sensi dell'art. 1334 c.c., gli atti unilaterali (recettizi) producono effetto dal momento in cui pervengono, in qualsiasi modo, a conoscenza delle persone cui sono destinati, salva, peraltro, la prova, il cui onere grava sul dichiarante,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10751 del 12 ottobre 1991
«Per ritenere sussistente, secondo l'art. 1335 c.c., la presunzione (iuris tantum) di conoscenza, da parte del destinatario, di un atto unilaterale recettizio (nella specie di costituzione in mora) inviato con raccomandata ma senza avviso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20197 del 19 ottobre 2005
«La norma dettata dall'art. 1345 c.c. che, derogando al principio secondo il quale i motivi dell'atto di autonomia privata sono di regola irrilevanti, eccezionalmente qualifica illecito il contratto determinato da un motivo illecito comune alle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4118 del 14 maggio 1990
«L'interposizione reale di persone, che si configura quando un soggetto interposto, d'intesa con altro soggetto (interponente), contratta in nome proprio ed acquista effettivamente i diritti nascenti dal contratto con l'obbligo derivante dal...»