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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3531 del 28 maggio 2019
«In relazione all'ordinanza di assegnazione delle somme, ai sensi dell'art. 530 c.p.c., divenuta definitiva per la mancata opposizione, ai sensi dell'art. 617 c.p.c. nonché l'espletamento di tutte le formalità previste e, in particolare, di avere...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3092 del 13 maggio 2019
«In sede di ottemperanza il giudice amministrativo è dotato di un ampio potere discrezionale ai fini della valutazione del riconoscimento della penalità di mora di cui all'art. 114 del D.Lgs. n. 104/2010 la quale può essere non essere liquidata...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3065 del 13 maggio 2019
«L'art. 114 del D.Lgs. n. 104/2010 non prevede l'obbligo del giudice dell'ottemperanza di accogliere senz'altro la richiesta di parte e di disporre automaticamente una tale misura, nel caso di constatato mancato pagamento: il giudice...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1075 del 21 febbraio 2011
«Posto che l'esecuzione dei pronunciamenti del giudice costituisce un obbligo per la P.A. e che il giudizio di ottemperanza non è un giudizio impugnatorio, tendendo esclusivamente l'azione medesima ad adeguare la situazione di fatto a quella di...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 9 febbraio 2016
«In sede di esecuzione del giudicato riguardante una sentenza concernente una occupazione illegittima di un'area da parte della P.A., il commissario ad acta può emanare il provvedimento di acquisizione coattiva previsto dall'articolo 42-bis del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5014 del 3 novembre 2015
«Una volta scaduto il termine per adempiere fissato nella sentenza di esecuzione del giudicato e nominato il commissario ad acta, la P.A. non consuma il potere di provvedere, in attuazione e nel rispetto dei principi di economicità e buon andamento...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4299 del 15 settembre 2015
«La scelta del codice del processo amministrativo, quale chiaramente si desume dall'univoca formulazione dell'art. 114, comma 6, c.p.a., è stata quella di qualificare il commissario ad acta nominato in sede di esecuzione del giudicato quale...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4414 del 21 settembre 2015
«L'art. 114 del c.p.a. (secondo cui "il giudice, in caso di accoglimento del ricorso... e) salvo che ciò sia manifestamente iniquo e se non sussistano altre ragioni ostative, fissa, su richiesta di parte la somma di denaro dovuta dal resistente per...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 25 giugno 2014
«L'art. 114, comma 4, lett. e, c.p.a. (secondo cui il giudice dell'ottemperanza, in caso di accoglimento del ricorso in executivis, «salvo che ciò sia manifestamente iniquo, e se non sussistono altre ragioni ostative, fissa, su richiesta di parte,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8112 del 29 marzo 2017
«Non è configurabile un eccesso di potere giurisdizionale del giudice amministrativo, per invasione della sfera riservata al potere discrezionale della P.A., nel caso in cui il giudice dell'ottemperanza, rilevata la violazione od elusione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 255 del 25 gennaio 2016
«La decisione negativa adottata dall'amministrazione in ordine alla spettanza della revisione prezzi dei contratti ad esecuzione periodica o continuativa della P.A. va impugnata nel termine di decadenza previsto in via generale per i provvedimenti...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 117 del 12 gennaio 2011
«L'accesso costituisce oggetto di un diritto soggettivo di cui il giudice amministrativo conosce in sede di giurisdizione esclusiva.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1033 del 19 febbraio 2018
«In tema di accesso agli atti, al di là degli specifici vizi e della specifica motivazione dell'atto impeditivo dell'accesso, il giudice deve verificare se sussistono o meno i presupposti per l'ostensione del documento, potendo pertanto negare...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 351 del 19 gennaio 2018
«Nel processo amministrativo il giudice adito, qualora ravvisi posizioni di controinteresse può anche d'ufficio, in applicazione dell'art. 116 del D.Lgs n. 104/2010, imporre la notifica del ricorso di primo grado alla parte controinteressata.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4580 del 4 aprile 2019
«Il commissario ad acta nominato nell'ambito dei giudizi avverso il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione subentra nei poteri da questa non esercitati, spendendone le facoltà ed utilizzando il margine di discrezionalità spettante...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4504 del 1 luglio 2019
«Il ricorso avverso il silenzio inadempimento deve intendersi ritualmente esperibile solo se proposto a tutela di posizioni di interesse legittimo, implicanti l'esercizio in via autoritativa di una potestà pubblica, e non se l'inerzia è serbata a...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3576 del 29 maggio 2019
«L'amministrazione non ha l'obbligo di pronunciarsi in maniera esplicita su una istanza diretta a sollecitare l'esercizio del potere di autotutela (che costituisce una manifestazione tipica della discrezionalità amministrativa, di cui è titolare in...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1335 del 2 marzo 2011
«Il danno ingiusto derivante dal tardivo rilascio della concessione edilizia va posto in stretta correlazione con l'inosservanza dolosa o colposa della normativa disciplinante il relativo procedimento addebitabile all'Amministrazione. L'avvenuto...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1739 del 21 marzo 2011
«Alla luce dell'art. 117, comma 6, del c.p.a., deve ritenersi ammissibile la domanda di risarcimento proposta unitamente ai ricorso avverso il silenzio. È certamente ammissibile la domanda con cui il privato invoca la tutela risarcitoria per i...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1498 del 31 marzo 2017
«Nel giudizio di ottemperanza le ulteriori somme richieste in relazione a spese, diritti ed onorari successivi al decreto ingiuntivo sono dovute solo in relazione alle spese necessarie ad ottenere la definitività del decreto (richiesta ed...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3756 del 4 giugno 2019
«Nel processo amministravo, le regola della dimidiazione dei termini processuali ai sensi dell'art. 119 del D.Lgs. n. 104/2010 trova applicazione anche rispetto al deposito del ricorso; conseguentemente è irricevibile il ricorso depositato oltre i...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2726 del 29 aprile 2019
«Per le controversie relative a procedure di occupazione e di espropriazione delle aree destinate all'esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità, sia per quel che concerne la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, che costituisce a...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 142 del 7 luglio 2019
«Nel caso in cui la domanda di annullamento degli atti di gara sia accompagnata da una domanda risarcitoria, e, a seguito della pronuncia di improcedibilità della prima, passata in giudicato, il giudizio è proseguito limitatamente alla condanna...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6459 del 16 novembre 2018
«Il rito superspeciale previsto dall'art. 120, commi 2 bis e 6 bis, del D.Lgs. n. 104/2010 ha carattere derogatorio rispetto a quello di cui al precedente art. 119, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n. 104/2010 applicabile ai giudizi di impugnazione dei...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6416 del 14 novembre 2018
«Il provvedimento di acquisizione sanante che la Pubblica amministrazione adotta ai sensi dell'art. 42 bis, D.P.R. n. 327/2001, rientra nei provvedimenti per la cui impugnazione l'art. 119 del D.Lgs. n. 104/2010 contempla la dimidiazione dei termini.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6237 del 5 novembre 2018
«Il contenzioso in materia di revisione dei prezzi dei contratti pubblici rientra fra le materie di giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, e invece non figura affatto fra le fattispecie espressamente sottoposte dagli artt. 119 e 120...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 32 del 9 agosto 2012
«In materia di procedura di dismissione di beni pubblici, l'applicazione dell'art. 23 bis L. Tar (ora art. 119 cod. proc. amm.), si riferisce non solo alle ampie operazioni di dismissione di beni pubblici ad uso residenziale, ma anche...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 8155 del 23 novembre 2011
«Nel rito abbreviato di cui all'art. 23 bis, L. 6 dicembre 1971 n. 1034, in cui il termine per il deposito del ricorso è di quindici giorni, decorrenti da quando si perfeziona l'ultima notificazione, nel caso in cui la notificazione avvenga a mezzo...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4046 del 17 giugno 2019
«Le regole procedurali dettagliate al comma 6 bis dell'art. 120 del D.Lgs. n. 104/2010 descrivono un rito accelerato per le impugnazioni delle ammissioni ed esclusioni ed esauriscono un sistema processuale chiuso e speciale, sicché la previsione...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3400 del 23 giugno 2019
«L'impugnazione degli atti di esclusione e di ammissione ad una gara ad evidenza pubblica mediante il rito previsto dall'art. 120, comma 2 bis del D.Lgs. n. 104/2010 è finalizzata a consentire la pronta e preliminare definizione del giudizio prima...»