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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7783 del 18 agosto 1993
«Risponde di falsità ideologica in atto pubblico, ai sensi degli artt. 48 e 479 c.p., chi, nei formulari in codice a corredo della domanda di iscrizione nelle liste di avviamento al lavoro abbia fornito indicazioni non rispondenti al vero su dati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7962 del 24 agosto 1993
«Il principio accolto nel vigore del codice abrogato in tema di condizioni di validità delle prove acquisite all'estero, importava che, in applicazione degli artt. 27 e 31 delle preleggi, le rogatorie svolte secondo le leggi del luogo dovevano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7980 del 24 agosto 1993
«Rettamente è ritenuto responsabile del reato di cui all'art. 659 c.p., per i continui schiamazzi e rumori provocati, con disturbo delle persone, dagli avventori di un bar, il gestore del medesimo. Infatti la qualità di titolare della gestione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8019 del 24 agosto 1993
«Agli effetti della disciplina dettata dall'art. 81 c.p. per violazione più grave si deve intendere quella che, in concreto, presenti maggiore gravità e sia quindi passibile della pena più grave. Peraltro nel concorso di violazioni punite con pene...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8282 del 30 agosto 1993
«Non sussiste violazione del divieto del ne bis in idem quando, intervenuta assoluzione di taluno dal reato di corruzione passiva, si proceda a carico del medesimo soggetto, con riguardo alla medesima vicenda, per il reato di concussione, non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 830 del 1 febbraio 1993
«La denunzia di travisamento del fatto, prospettando l'alterata o l'omessa cognizione di elementi decisivi, è riconducibile nell'ambito della mancanza di motivazione, di cui all'art. 606, lett. e), prima ipotesi, per la violazione dell'art. 125 n....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 847 del 17 marzo 1993
«Le dichiarazioni accusatorie de relato provenienti da imputato (o indagato) di reato connesso o collegato possono assurgere alla dignità di indizi gravi di colpevolezza, ai fini dell'emissione di una misura cautelare, solo a condizione che venga...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8475 del 10 settembre 1993
«La subordinazione dell'efficacia della richiesta di applicazione della pena alla concessione della sospensione condizionale, secondo quanto previsto dal terzo comma dell'art. 444 c.p.p., non richiede formule sacramentali e pertanto, quando vi sia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 851 del 2 agosto 1993
«Il provvedimento di liquidazione del compenso al custode di cose sequestrate nel corso di un procedimento penale può essere impugnato unicamente con la procedura dell'incidente di esecuzione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8615 del 21 settembre 1993
«L'intermediazione nella cessione di stupefacente integra un'ipotesi di concorso nel reato posto in essere dal cedente, in quanto quest'ultimo non avrebbe avuto modo di trasferire ad altri la droga senza tale intermediazione, che costituisce così...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8652 del 23 settembre 1993
«In tema di decreto penale di condanna l'art. 459, terzo comma, c.p.p., consente al giudice per le indagini preliminari che non abbia accolto la richiesta di emissione del decreto di restituire gli atti al pubblico ministero solo quando non debba...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8659 del 23 settembre 1993
«In tema di sequestro di persona a scopo di estorsione l'attenuante di cui al quinto comma dell'art. 630 c.p. è applicabile solo quando il concorrente offra un aiuto concreto, sostanziale e determinante per l'individuazione e la cattura dei correi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8700 del 23 settembre 1993
«In tema di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, non è ipotizzabile una catalogazione delle professioni o dei mestieri in base all'elemento della rumorosità, dovendo ritenersi professioni o mestieri rumorosi quelli che, comunque...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8854 del 28 settembre 1993
«La mancata comparizione dell'imputato all'udienza camerale per il giudizio di appello di cui all'art. 599 c.p.p. — perché detenuto all'estero — non costituisce un caso di assoluta impossibilità a comparire per legittimo impedimento, non potendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8859 del 28 settembre 1993
«La regola di giudizio di cui al secondo comma dell'art. 530 c.p.p. — cioè l'obbligo per il giudice di pronunciare sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova della responsabilità — è dettata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8897 del 28 settembre 1993
«La volontà di commettere più reati per scelta delinquenziale, dovuta alla generica deliberazione di persistere nella condotta delittuosa, non ha nulla a che vedere con l'unicità del disegno criminoso tra due o più reati. Questa, consistendo in un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9091 del 6 ottobre 1993
«In caso di nullità della sentenza di primo grado per totale mancanza grafica della motivazione, il giudice d'appello, in base ai poteri conferiti a lui dall'art. 604, quinto comma, c.p.p., può decidere nel merito, integrando la motivazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9093 del 6 ottobre 1993
«In virtù della nuova formula adottata nel codice del 1988 in tema di vizio di motivazione, alla Corte di cassazione, quando venga prospettata questa lamentela, è assolutamente inibito il riesame dell'incartamento processuale, L'indagine, anche con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9096 del 6 ottobre 1993
«Anche in presenza di una abolitio criminis il giudice, prima di prosciogliere con la corrispondente formula, deve verificare se sussistano le condizioni per l'applicazione di una formula più favorevole, e, quindi, se vi sia la prova che il fatto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9189 del 7 ottobre 1993
«Il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione di cui all'art. 630 c.p. sussiste soltanto se l'autore del sequestro abbia agito — in assenza di una causa preesistente — al fine specifico di conseguire un ingiusto profitto come prezzo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9381 del 19 ottobre 1993
«In materia di acque demaniali destinate a pubblica utilità, l'illecito amministrativo previsto dall'art. 103 del T.U. n. 1775 dell'11 dicembre 1933 riguarda il rinvenimento e la denuncia di rinvenimento di acque sotterranee, mentre l'attingimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9498 del 20 ottobre 1993
«La circostanza aggravante prevista dall'art. 628, terzo comma, n. 3, c.p. (richiamata dall'art. 629 cpv. c.p.) si concreta nel solo fatto dell'appartenenza del rapinatore o dell'estorsore ad un sodalizio criminoso del tipo descritto dall'art. 416...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9852 del 29 ottobre 1993
«Nel caso in cui il difensore abbia regolarmente presentato i motivi di appello avverso la sentenza di primo grado, egli non può dolersi della mancata notificazione dell'avviso di deposito della sentenza stessa, atteso che, essendosi la parte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9901 del 2 novembre 1993
«L'art. 337, terzo comma, c.p.p. non commina la nullità della querela che sia priva dell'indicazione della fonte dei poteri di rappresentanza conferiti al legale rappresentante della persona giuridica che ha proposto l'istanza di punizione. In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9942 del 4 novembre 1993
«In materia di giudizio abbreviato, poiché l'imputato, nel convenire con il pubblico ministero alla trattazione del processo allo stato degli atti, rinuncia a difendersi provando, in cambio di un più favorevole trattamento sanzionatorio, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10333 del 28 settembre 1994
«In tema di reato continuato, una volta ritenuta la continuazione tra più reati, le sanzioni originariamente previste per le violazioni minori non esplicano più alcuna efficacia, dovendosi solo aumentare la pena prevista per la violazione più grave...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10378 del 4 ottobre 1994
«Nell'ipotesi di condanna alla sola pena pecuniaria sussiste l'interesse dell'imputato a non vedersi riconosciuta la sospensione condizionale della pena, di cui non abbia fatto richiesta, nella prospettiva di una futura commissione di fatti di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10898 del 31 ottobre 1994
«L'invito a presentarsi presso l'ufficio della Questura, rivolto dai carabinieri a un cittadino extracomunitario perché sfornito di documenti di identificazione, ha lo scopo di consentire al competente ufficio di verificare la regolarità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1098 del 14 aprile 1994
«Le disposizioni della L. 24 luglio 1993 n. 256 che hanno modificato la L. 27 dicembre 1956 n. 1423 nel senso che il proposto non può più essere allontanato dal luogo di residenza o di dimora abituale, si applicano anche ai procedimenti di...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 1106 del 29 marzo 1994
«Avverso i provvedimenti relativi all'applicazione di amnistia e di indulto, emessi de plano dal giudice dell'esecuzione, non è esperibile il ricorso per cassazione, bensì l'opposizione avanti allo stesso giudice, ai sensi dell'art. 672, primo...»