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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 5609 del  8 giugno 1998
            
          
          «Con  riguardo  ad  espropriazione  per  pubblica  utilità regolata  dalla  L.  n.  2359  del  1865,  l'art.  27,  comma  3, della legge medesima (prevedente che il conduttore del fondo espropriato è fatto indenne dal proprietario "o può esperire...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 14632 del  6 giugno 2018
            
          
          «In  tema  di  espropriazione  per  pubblica  utilità, l'inclusione  del  terreno  espropriato  in  una  fascia  di rispetto stradale vale a qualificarlo come non edificabile, ai fini della determinazione dell'indennità di espropriazione,...» 
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              Cassazione penale, Sez. V,              sentenza n. 37315 del  6 settembre 2019
            
          
          «Commette il delitto di cui all'art. 600 cod. pen. non solo colui che procede alla vendita di un essere umano ma anche chi lo acquista, trattandosi di un comportamento che, a prescindere dall'eventuale consenso della persona offesa, comporta la...» 
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              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 18864 del  6 maggio 2019
            
          
          «In tema di violenza sessuale, il medico, nell'esercizio di attività diagnostica o terapeutica, può lecitamente compiere atti incidenti sulla sfera della libertà sessuale di un paziente solo se abbia acquisito il suo consenso, esplicito e...» 
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              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 17676 del 29 aprile 2019
            
          
          «In tema di violenza sessuale, il mancato dissenso ai rapporti sessuali con il proprio coniuge, in costanza di convivenza, non ha valore scriminante quando sia provato che la parte offesa abbia subito tali rapporti per le violenze e le minacce...» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 8490 del 14 aprile 2011
            
          
          «Poiché  l'art.  16,  c.  1,  D.Lgs.  504/1992  è  stato interpretato nel senso che colui che non ha presentato la dichiarazione I.C.I. non ha diritto all'indennità di esproprio e poiché  la  mancanza  di  un  serio  ristoro  in  caso  di...» 
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              Cassazione penale, Sez. V,              sentenza n. 25821 del 11 giugno 2019
            
          
          «In tema di furto, il fine di profitto che integra il dolo specifico del reato va interpretato in senso restrittivo, e cioè come finalità di ricavare dalla cosa sottratta un'utilità apprezzabile in termini economico-patrimoniali. (In applicazione...» 
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              Cassazione penale, Sez. II,              sentenza n. 17288 del 19 aprile 2019
            
          
          «Integra il delitto di estorsione e non quello di violenza privata la condotta consistente nel richiedere al soggetto passivo somme di denaro con la minaccia di rivelare al coniuge di quest'ultimo il pregresso rapporto extraconiugale con l'agente,...» 
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              Cassazione penale, Sez. VI,              sentenza n. 39807 del 27 settembre 2019
            
          
          «Il reato di sequestro di persona non richiede necessariamente la privazione in senso assoluto della libertà di movimento del soggetto passivo, potendo realizzarsi anche come limitazione di tale libertà di azione, finalizzata ad inibire le...» 
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              Cassazione penale, Sez. IV,              sentenza n. 23252 del 28 maggio 2019
            
          
          «In tema di colpa professionale medica, l'errore diagnostico si configura non solo quando, in presenza di uno o più sintomi di una malattia, non si riesca ad inquadrare il caso clinico in una patologia nota alla scienza o si addivenga ad un...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 19 del  3 gennaio 2008
            
          
          «In tema di espropriazione, il diritto all'indennità di esproprio  non  va  penalizzato  in  caso  di  omessa  od infedele  dichiarazione  I.C.I. Pertanto,  la  disciplina  che regola il rapporto tra i due istituti, va interpretata nel senso che...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 9891 del 24 aprile 2007
            
          
          «Ai fini della determinazione dell'indennità espropriativa, la destinazione  a zona  edificabile  nello strumento  urbanistico  generale  è  condizione necessaria  e  sufficiente  per  l'adozione del  criterio previsto  per  le  aree  edificabili...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 3146 del 14 febbraio 2006
            
          
          «Ai  fini  della  determinazione  dell'indennità  di esproprio, la  ricognizione  della  qualità  edificatoria  o meno  dell'area  va  operata  con  riferimento  alla  data del  decreto  di  esproprio, dovendosi  interpretare  la formula  "al...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 645 del 12 gennaio 2018
            
          
          «Il  diritto  all'indennità,  a  seguito  dell'esproprio, non è escluso dalla iniziale abusività dell'edificazione,  se  l'immobile,  alla  data  in  cui interviene  l'esproprio,  è  stato  fatto  oggetto  di  una domanda di sanatoria che la...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. II,              sentenza n. 3195 del 17 maggio 2019
            
          
          «La realizzazione  di  un'opera  pubblica  su  un fondo  oggetto  di  legittima  occupazione  in  via  di urgenza,  non  seguita  dal  perfezionamento  della procedura espropriativa costituisce un mero fatto, non in  grado  di  assurgere  a  titolo...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 4457 del 25 ottobre 2016
            
          
          «Ai  fini  della  determinazione  dell'indennità  di  cui all'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, l'Amministrazione - in  sede  di  emissione  di  un provvedimento  di  acquisizione sanante - deve prevedere: a) una somma costituita dal valore...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 27405 del 29 ottobre 2018
            
          
          «In relazione all'opzione difensiva del convenuto consistente nel contrapporre alla pretesa attorea fatti ai quali la legge attribuisce autonoma idoneità modificativa, impeditiva o estintiva degli effetti del rapporto sul quale la predetta pretesa...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 3655 del  9 giugno 2010
            
          
          «Nell'art.  43  D.P.R.  n.  327  del  2001  l'espressione "valutati gli interessi in conflitto" comporta la necessità di una valutazione comparativa tra l'interesse pubblico e quello  privato, quest'ultimo  inteso  come  interesse  alla tutela  di...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 5096 del 19 aprile 2000
            
          
          «L'indennità  di  asservimento  di  un fondo, dovuta  per effetto della costituzione di una servitù di elettrodotto, deve essere determinata secondo i criteri previsti dall'art. 5-bis  del  D.L.  n. 333  del  1992,  convertito,  con modificazioni,...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 3723 del 12 giugno 2009
            
          
          «In  materia  di  impianti  di  produzione  di  energia elettrica  è  consentita  all'autorità  amministrativa la costituzione di una servitù di contenuto non previsto specificamente  nell'ordinamento, ma  indicato  nel provvedimento...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 182 del  9 luglio 2013
            
          
          «Sono altresì costituzionalmente illegittimi i c. 2  e  3  dell'art.  3  della  L.R.  n.  28  del  2012,  Abruzzo,  in quanto  il  legislatore  regionale  nega  l'intesa  in  modo automatico,  prescindendo  dalle  concrete  e  differenziate...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 10680 del 11 agosto 2000
            
          
          «In tema di espropriazione per pubblica utilità, l'esercizio  del diritto soggettivo  di  ottenere il conguaglio della  relativa  indennità,  determinata  ai  sensi  della  L.  n. 385 del  1980,  non  è  sottoposto  all'osservanza  del termine di...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 5541 del 19 marzo 2004
            
          
          «In tema di espropriazione, la norma di cui all'art. 46 della L. n. 2359 del 1865 (abrogata dall'art. 58.1 n. 1 del D.P.R.  n.  327  del  2001,  ma  applicabile  nella  specie  in forza  della  previsione  del  precedente  art.  57.1  del medesimo...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 1761 del 26 marzo 2010
            
          
          «Il principio secondo cui, dopo l'entrata in vigore del testo  unico  in  materia  di  espropriazione, gli  atti  già adottati  del  procedimento  ablatorio  avrebbero dovuto  essere  rinnovati  o  comunque  ratificati  dal soggetto  espropriante...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 20198 del 31 luglio 2018
            
          
          «Il principio della scissione del momento di perfezionamento della notifica per il notificante e per il destinatario si applica anche alle notifiche eseguite con modalità telematica, nel senso che per il primo (il notificante) il momento...» 
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              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 21445 del 30 agosto 2018
            
          
          «In tema di notificazione con modalità telematiche, l'art. 16 septies del d.l. n. 179 del 2012, conv. con modif. dalla l. n. 221 del 2012, si interpreta nel senso che la notificazione richiesta, con rilascio della ricevuta di accettazione dopo le...» 
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              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 33039 del  4 ottobre 2006
            
          
          «In materia di potestà autonoma legislativa regionale, lo  Statuto  siciliano  pur  riconoscendo  competenza legislativa  esclusiva  in  materia  urbanistica,  deve conformare  tale  potestà  al  rispetto  della  legittimità (territoriale,...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 259 del 20 novembre 2014
            
          
          «Non  è  fondata,  nei  sensi  di  cui  in  motivazione,  la q.l.c.  dell'art.  11,  commi  1  e  2,  L.  Reg.  Veneto  29 novembre 2013  n.  32,  censurato,  in  riferimento  all'art. 117,  comma  2,  lett.  s),  Cost.,  nella  parte  in  cui...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 5187 del 21 ottobre 2014
            
          
          «L'art.  3  ultimo  comma,  D.P.R.  6  giugno  2001  n. 380, nella parte in cui afferma che le definizioni di cui al  comma  1  prevalgono  sulle  disposizioni  degli strumenti  urbanistici  generali  e  dei  regolamenti edilizi,  va  interpretato...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 231 del  3 novembre 2016
            
          
          «La definizione delle categorie di interventi edilizi a  cui  si  collega  il  regime  dei  titoli  abilitativi costituisce  principio  fondamentale  della  materia concorrente del "governo del territorio", vincolando la  legislazione  regionale...»