Consiglio di Stato Sez. IV sentenza n. 3655 del 9 giugno 2010

(3 massime)

(massima n. 1)

Nell'art. 43 D.P.R. n. 327 del 2001 l'espressione "valutati gli interessi in conflitto" comporta la necessitā di una valutazione comparativa tra l'interesse pubblico e quello privato, quest'ultimo inteso come interesse alla tutela di un diritto costituzionalmente garantito. Sotto questo profilo, quindi, la motivazione deve porre in luce esattamente i motivi d'interesse alla realizzazione dell'opera, indicando anche la non percorribilitā di soluzioni alternative; deve dare preciso conto delle contingenze che hanno interrotto, sospeso, annullato o comunque non hanno condotto a buon fine il giusto procedimento espropriativo; della assoluta necessitā, e non mera utilitā, che l'immobile sia acquisito nello stato in cui si trova; infine, della natura della trasformazione subita e dunque del fatto che la mancata acquisizione costituirebbe uno spreco di risorse pubbliche.

(massima n. 2)

L'acquisizione coattiva "sanante" introdotta dall'art. 43, comma 1, T.U. espropriazioni (D.P.R. n. 327 del 2001) č utilizzabile nelle ipotesi in cui il bene immobile utilizzato per scopi di interesse pubblico sia stato concretamente e apprezzabilmente modificato dalla P.A. (in assenza del valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della p.u.).

(massima n. 3)

Il provvedimento di acquisizione sanante di aree di proprietā private illegittimamente occupate, introdotto dall'art. 43, T.U. 8 giugno 2001 n. 327, che assorbe la dichiarazione di pubblica utilitā ed il decreto di esproprio, costituisce espressione di potere discrezionale che deve peraltro essere esercitato dopo aver acquisito, ponderato e valutato gli interessi in conflitto, nel senso che l'amministrazione procedente non deve considerare soltanto l'astratta idoneitā dell'opera a soddisfare esigenze di carattere generale ma, in ragione della natura eccezionale della procedura, deve compiere una esaustiva ponderazione degli interessi in conflitto dando conto con una congrua motivazione della sussistenza attuale di un interesse pubblico specifico e concreto.

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