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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1737 del 5 marzo 1996
«Nel caso di fondazione costituita con testamento, le disposizioni del fondatore, le quali prevedano la destinazione a favore di terzi degli utili dei beni che costituiscono la dotazione dell'ente, determinano lo scopo della fondazione medesima e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3518 del 14 aprile 1994
«La norma di cui all'art. 579, terzo comma, c.p.c., mentre attribuisce solo ai procuratori legali, e non ad altri, la legittimazione a fare offerte per persona da nominare nella vendita all'incanto disposta dal giudice dell'esecuzione, non esclude...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4714 del 12 luglio 1983
«La scelta dell'ausiliare è rimessa al potere discrezionale del giudice, il quale - non esistendo alcun espresso divieto al riguardo - può, nel giudizio di appello nominare lo stesso consulente che abbia già prestato assistenza in primo grado,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16913 del 2 agosto 2011
«La revoca della rinuncia all'eredità, di cui all'art. 525 c.c., non costituisce, anche sotto il profilo formale, un atto o negozio giuridico autonomo, bensì l'effetto della sopravvenuta accettazione dell'eredità medesima da parte del rinunciante,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42462 del 29 dicembre 2006
«Ai fini della configurabilità dell'aggravante del rapporto di «coniugio», prevista dall'art. 577 c.p., anche in relazione all'art. 585 stesso codice, è ininfluente l'eventuale sussistenza del regime di separazione legale fra i due coniugi, regime...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1410 del 29 aprile 1986
«Nella materia prevista dall'art. 635 cod. proc. pen. rientrano il riesame della pericolosità sociale, la revoca della misura di sicurezza, la fissazione di una diversa data iniziale e, quindi, finale del periodo minimo di una misura di sicurezza;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6326 del 28 ottobre 1986
«In tema di composizione contrattuale di una controversia tra più parti, la mancata partecipazione anche di una sola delle parti interessate impedisce il perfezionamento della fattispecie negoziale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12756 del 1 settembre 2003
«Al fine di distinguere tra rapporto di lavoro subordinato e rapporto di agenzia deve considerarsi che elementi peculiari di quest'ultimo sono rappresentati dall'organizzazione, da parte dell'agente, di una struttura imprenditoriale, anche a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3418 del 26 giugno 1997
«Sono da considerare esplosivi solo quelle sostanze o miscugli di sostanze che sono idonei a provocare un'esplosione con rilevante effetto distruttivo e dirompente, mentre non lo sono le materie esplodenti utilizzate per i cosiddetti fuochi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23 del 11 gennaio 1988
«I cosiddetti danni patrimoniali futuri risarcibili a favore dei genitori e dei fratelli di un minore deceduto a seguito di fatto illecito, vanno ravvisati nella perdita o nella diminuzione di quei contributi patrimoniali o di quelle utilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6405 del 30 giugno 1998
«Per il combinato disposto degli artt. 10 e 18 della legge 24 dicembre 1969 n. 990 sulla assicurazione obbligatoria della Rca l'azione diretta che il danneggiato può esercitare nei confronti dell'assicuratore postula che quest'ultimo sia un'impresa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8044 del 26 giugno 1980
«La correzione materiale di una scrittura privata in tanto costituisce falso punibile in quanto dalla correzione derivi un contrasto fra i diritti rappresentabili dal documento sbagliato e quelli rappresentabili dal documento corretto, così che la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4417 del 26 ottobre 1989
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti ed in forza del combinato disposto degli artt. 19 e 25 della L. 24 dicembre 1969, n. 990, nonché 9 e 13 del d.l. 23...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 531 del 29 gennaio 1990
«Colui che ha stipulato la cessione di propri beni ai creditori non può invocare, ai fini della risoluzione per eccessiva onerosità di una vendita compiuta dal liquidatore di quei beni, il proprio stato di bisogno come conseguenza automatica della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3486 del 4 aprile 1998
«Mentre nella originaria formulazione dell'art. 269 c.c. antecedente alle modifiche introdotte con la legge di riforma (art. 113 della L. 19 maggio 1975, n. 151) la quale ha soppresso le presunzioni di paternità, la ricerca della paternità naturale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15510 del 14 luglio 2011
«La proposta di concludere un contratto, costituendo un atto giuridico di natura negoziale diretto a provocarne l'accettazione da parte del destinatario, presuppone la volontà del proponente di impegnarsi contrattualmente; detta volontà - che vale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 411 del 6 aprile 1992
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 del nuovo codice di procedura penale, le determinazioni delle parti ed il giudizio motivato sulle stesse non possono più essere messe in discussione dalle medesime...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3698 del 5 aprile 1991
«L'attenuante di cui all'art. 62, n. 6, seconda ipotesi, c.p. (l'essersi il colpevole adoperato per elidere od attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato) non è applicabile ai reati contro il patrimonio, per i quali l'attenuazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6998 del 17 giugno 1992
«È consentito proporre domanda di oblazione anche in un momento successivo alla scadenza del termine di quindici giorni dalla notifica del decreto di citazione a giudizio e fino a quando non interviene la dichiarazione di apertura del dibattimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13669 del 28 dicembre 1992
«Nel giudizio promosso per l'esecuzione in forma specifica di contratto preliminare, la domanda riconvenzionale di accertamento della simulazione di detto contratto, ovvero la domanda riconvenzionale di rescissione del medesimo per lesione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3173 del 11 febbraio 2008
«In tema di pagamento effettuato dal terzo, dopo il fallimento del debitore, la surrogazione ex lege del solvens nel diritto di credito e, di conseguenza, la trasmissione, in favore di quest'ultimo dell'ipoteca spettante all'originario creditore,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 23 aprile 1993
«Il controllo del giudice del riesame non può investire, in relazione alle misure cautelari reali, la concreta fondatezza di un'accusa, ma deve limitarsi all'astratta possibilità di sussumere il fatto attribuito ad un soggetto in una determinata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 65 del 7 gennaio 1993
«La risoluzione della locazione finanziaria, per inadempimento dell'utilizzatore, non si estende alle prestazioni già eseguite, in base alle previsioni dell'art. 1458, primo comma, c.c. in tema di contratti ad esecuzione continuata e periodica ove...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1703 del 11 agosto 1993
«In tema di misure cautelari personali, per accertare la sussistenza delle esigenze di prevenzione, il giudizio prognostico, richiesto dall'art. 274 lett. c) c.p.p., su elementi specifici, dai quali sia logicamente possibile dedurre, secondo la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 7 luglio 1993
«Un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso da più giudici per le indagini preliminari appartenenti allo stesso ufficio e, quindi, tutti egualmente competenti, costituisce non un atto collegiale ma un atto congiunto, processualmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 201 del 4 marzo 1993
«In materia di esigenze cautelari, mentre appartiene al legittimo esercizio della strategia difensiva la facoltà di negare taluno o tutti gli addebiti che vengono mossi, è corretto e congruo, in tema di giudizio incidentale de libertate, il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4632 del 6 maggio 1993
«In tema di tutela delle acque dall'inquinamento, qualora vengano effettuati scarichi con valori superiori ai limiti tabellari, non è applicabile la circostanza attenuante dell'eliminazione delle conseguenze dannose del reato, di cui all'art. 62 n....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6 del 23 febbraio 1993
«Le regole dell'art. 677 c.p.p. per l'individuazione della competenza territoriale della magistratura di sorveglianza si applicano, per la clausola di salvaguardia contenuta nel comma secondo dello stesso articolo, sempre che la legge non disponga...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 1 luglio 1993
«La mancata esecuzione del fermo disposto dal pubblico ministero per essersi l'indiziato dato alla fuga comporta la immediata e definitiva caducazione del relativo decreto, essendo venuta a mancare in ordine ad esso la condizione tipica (ossia il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 206 del 8 marzo 1994
«In tema di proroga dei termini di custodia cautelare richiesta dal P.M. ai sensi del secondo comma dell'art. 305 c.p.p., nel caso in cui l'indagato sia assistito da due difensori, l'omesso avviso della richiesta di proroga ad uno dei difensori non...»