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Diritto successorio -

Successione mortis causa e sorte dei rapporti contrattuali

TESI MOLTO VENDUTA
AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Parma
FACOLTÀ: Giurisprudenza
ABSTRACT
Il presente studio si ripromette di indagare – partendo da una concisa analisi storica, orientata ad illustrare le vicissitudini evolutive del fenomeno successorio e dei principi che ne costituiscono le fondamenta – le conseguenze che la morte di una delle parti può avere sul vincolo contrattuale, al fine di appurare se la regola generale sia quella della trasmissibilità agli eredi dei rapporti giuridici patrimoniali facenti capo al de cuius, o se, al contrario, la morte sia da qualificare come causa di cessazione del rapporto contrattuale. Nonostante l’assenza di una puntuale disposizione precettiva concernente i rapporti contrattuali, può ritenersi implicitamente acquisita nel sistema la regola in virtù della quale le posizioni contrattuali si trasmettono in capo agli eredi. Tuttavia, si avrà modo di osservare come il novero di deroghe legali al regime ordinario di prosecuzione del rapporto risulti decisamente ampio e variegato; tra l’altro, sono molteplici le fattispecie contrattuali per le quali il legislatore ha optato, talora, nel senso dell'intrasmissibilità del vincolo per morte di una delle parti; talaltra, nel senso della continuazione del rapporto, ma con soggetti terzi, diversi dagli eredi. A fronte dell’ampio ventaglio di soluzioni positivizzate o presupposte dall'ordinamento nel senso della trasmissibilità ovvero dell'intrasmissibilità dei rapporti contrattuali in caso di morte di una o di entrambe le parti, lo studio indaga, poi, se, ed entro quali limiti, sia dato all'autonomia privata incidere sul regime legale di volta in volta vigente. In altri termini, occorrerà analizzare il perimetro di discrezionalità riconosciuto alle parti del contratto, funzionale alla determinazione di una significativa deviazione rispetto al principio di trasmissibilità/intrasmissibilità in capo agli eredi; esse potranno agire prevedendo pattiziamente lo scioglimento di un rapporto destinato per legge a proseguire alla morte di una delle parti, o la continuazione di un vincolo destinato per legge a sciogliersi (così dette, deroghe convenzionali); oppure, disponendo per testamento un legato di specie avente ad oggetto un bene determinato o, in alternativa, un legato di posizione contrattuale (così dette, deroghe testamentarie). Da ultimo, si avrà modo di rendere visibili le eterogenee modalità con cui si atteggia il principio generale di trasmissibilità agli eredi dei contratti già facenti capo al de cuius, se la vicenda successoria interviene quando il procedimento di formazione della fattispecie negoziale è ancora incompleto. A corredo della presente indagine, soprattutto al fine di attenuarne l’inevitabile astrattezza descrittiva, è un costante – seppure succinto – richiamo alle fattispecie contrattuali più comuni, dalle quali si potrà avere riscontro delle suddette sfaccettature, che connotano il vigente regime successorio. In breve, l’obiettivo di tale studio, è allora quello di acquisire conoscenza della multiforme interazione fra vicenda successoria e contratto, cioè comprendere quale sia il differente destino riservato ai rapporti negoziali (già conclusi o ancora in via di formazione), e alle relative posizioni contrattuali, al sopraggiungere dell’evento morte di una delle parti contrattualmente vincolate.

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