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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12477 del 7 luglio 2004
«Il mantenimento del figlio maggiorenne convivente è da escludere quando quest'ultimo, ancorché allo stato non autosufficiente economicamente, abbia in passato espletato attività lavorativa, così dimostrando il raggiungimento di un'adeguata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4616 del 7 maggio 1998
«Anche in caso di separazione personale tra coniugi, l'obbligo dei genitori di concorrere tra loro, secondo le regole di cui all'art. 148 c.c., al mantenimento dei figli non cessa automaticamente con il raggiungimento, da parte di questi, della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24498 del 17 novembre 2006
«...del conseguimento, da parte figlio, di uno status di autosufficienza economica consistente nella percezione di un reddito corrispondente alla professionalità – quale che sia – acquisita in relazione alle normali e concrete condizioni di mercato.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26259 del 2 dicembre 2005
«Il diritto del coniuge separato di ottenere dall'altro coniuge un assegno per il mantenimento del figlio maggiorenne convivente è da escludere quando quest'ultimo, ancorché allo stato non autosufficiente economicamente, abbia in passato iniziato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2392 del 4 marzo 1998
«Il dovere di mantenimento del figlio maggiorenne, gravante sul genitore (tanto separato quanto divorziato) non convivente sotto forma di obbligo di corresponsione di un assegno ex art. 156 c.c., ( recte : 155 c.c. - N.d.R.) cessa all'atto del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4800 del 4 aprile 2002
«...sono la non titolarità di adeguati redditi propri, e cioè di redditi che consentano al richiedente di mantenere un tenore di vita analogo a quello mantenuto in costanza di matrimonio, e la sussistenza di una disparità economica tra le parti.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13666 del 7 dicembre 1999
«Infatti durante la separazione non viene meno la solidarietà economica che lega i coniugi durante il matrimonio e che comporta ia condivisione delle reciproche fortune nel caso della convivenza, e d'altronde la finalità considerata dall'art. 156...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11786 del 29 novembre 1993
«...giudice del lavoro, non è configurabile quando i rapporti intervenuti tra i componenti della famiglia, estrinsecantesi in un'attività economica produttiva, trovino il loro fondamento in un diverso rapporto contrattuale, quale quello di società.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2430 del 12 marzo 1994
«La distinzione tra atti di ordinaria e straordinaria amministrazione prevista dal codice civile in relazione ai beni degli incapaci (artt. 320, 374 e 394 c.c.) non coincide con quella applicabile in tema di determinazione dei poteri attribuiti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3090 del 15 marzo 1993
«...commerciale, il criterio dell'utilità sociale, cui è informato l'art. 844 citato, impone di graduare le esigenze in rapporto alle istanze di natura personale ed economica dei condomini, privilegiando, alla luce dei principi costituzionali (v.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8151 del 15 giugno 2001
«In tema di servitù, infatti, il concetto di utilitas può comprendere ogni vantaggio, anche di natura non economica, come quello di assicurare semplicemente una maggiore amenità e, pertanto, va tutelata da ogni forma di compressione o ingerenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 209 del 11 gennaio 2006
«Con riferimento alla servitù di veduta, deve, pertanto, tenersi conto non solo dell'attuale destinazione o situazione ma anche delle normali possibilità di ulteriore sviluppo e sfruttamento, come la trasformazione del tetto in terrazzo, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4446 del 7 agosto 1982
«...parti, senza che ad escludere l'esistenza di una società (occasionale) sia sufficiente l'unicità dell'affare, in dipendenza della sua rilevanza economica e della molteplicità e complessità degli atti che lo svolgimento ai fini di lucro comporta.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3619 del 28 ottobre 1975
«...nel lucro cessante e nel mancato guadagno, e questo non può mai confondersi con i ricavi dell'attività economica, la cui riduzione è conseguenza della subita lesione, ma si identifica invece nella sola differenza fra i ricavi ed i costi.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19445 del 15 luglio 2008
«In tema di risarcimento del danno alla persona, posto che le lesioni non irrilevanti della integrità personale di un minore di età, non svolgente attività lavorativa, sono presumibilmente destinate a produrre un danno patrimoniale futuro, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13634 del 22 luglio 2004
«Il danno morale subito dai prossimi congiunti di un minore colpito da una grave menomazione alla nascita (nel caso di specie, trattatasi di un bambino nato con una lesione irreversibile all'estetica e alla funzionalità del braccio sinistro,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3160 del 5 marzo 2001
«...produzione dei prospetti dell'Inps, né quella di due avvisi di scadenza di rate di mutuo ipotecario, escludendo che da ciò potessero inferirsi dati sulla possibilità giuridica o la convenienza economica di una parziale estinzione del mutuo stesso.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9645 del 16 novembre 1994
«In tema di inadempimento di obbligazioni pecuniarie, pur se è ammissibile, ai fini del risarcimento del maggior danno da svalutazione monetaria, rispetto a quello coperto dagli interessi legali, il ricorso alla prova presuntiva in correlazione a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5766 del 14 giugno 1994
«In presenza degli altri requisiti fissati dall'art. 2082 c.c., ha carattere imprenditoriale l'attività economica, organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi ed esercitata in via esclusiva o prevalente, che sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8145 del 3 aprile 2009
«...con perdita economica addebitata ai clienti; la S.C., nell'enunciare il principio di diritto, ha censurato la decisione che aveva conseguentemente ritenuto che il mandatario non potesse cedere a terzi il medesimo credito di cui non era titolare).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1738 del 17 maggio 1976
«...fatto non imputabile alle parti, comportante l'esigenza di un ripristino della loro posizione economica anteriore, con la reintegrazione in forma specifica, ovvero con la riparazione mediante equivalente in denaro, se la prima non sia possibile.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8204 del 29 aprile 2004
«Il bilancio redatto dal commissario nominato in sostituzione degli organi ordinari di una società di assicurazioni a norma dell'art. 7 della legge 12 agosto 1982, n. 576 (Riforma della vigilanza sulle assicurazioni), come sostituito dall'art. 2...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3575 del 27 ottobre 1975
«...si attua attraverso lo svolgimento di un'attività economica organizzata ed autonoma, la quale si sostanzia in un risultato di lavoro, posto in essere dall'agente come sopra e con il solo vincolo, verso il preponente, di stabile collaborazione. »
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10482 del 22 ottobre 1993
«Con riguardo al cosiddetto leasing finanziario, stabilire se il canone dovuto dal detentore del bene costituisca corrispettivo del godimento di questo per una durata prestabilita, di guisa che tale funzione di godimento viene a prevalere su...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3415 del 8 aprile 1999
«...del contratto. (Nella specie si è affermato che l'assegnazione in proprietà di un alloggio di edilizia economica e popolare opera dal momento del pagamento integrale del prezzo e che da tale momento decorre il divieto di alienazione del bene).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1391 del 23 febbraio 1983
«Il potere di iniziativa dell'affittuario, diretto ad adattare alle proprie esigenze l'ordinamento colturale esistente nel momento del suo ingresso nel fondo, incontra un limite nella destinazione economica del fondo stesso, nelle norme della buona...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 732 del 18 marzo 1970
«La distinzione tra trasporto gratuito e quello amichevole o di cortesia, si fonda sulla presenza o meno di un interesse economicamente valutabile e giuridicamente rilevante. Un tale interesse non si identifica con quello allo svolgimento di una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9696 del 23 aprile 2009
«L'elemento distintivo tra il rapporto di agenzia e il rapporto di lavoro subordinato va individuato nella circostanza che il primo ha per oggetto lo svolgimento a favore del preponente di un'attività economica esercitata in forma imprenditoriale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7087 del 15 maggio 2002
«L'elemento essenziale e caratterizzante del rapporto di agenzia si sostanzia nella realizzazione da parte dell'agente di un'attività economica organizzata, rivolta ad un risultato di lavoro che questi svolge autonomamente nell'interesse, per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 84 del 8 gennaio 1993
«Il criterio distintivo fondamentale tra il contratto di agenzia e quello di lavoro subordinato va individuato nella circostanza che oggetto del primo è lo svolgimento a favore di un'impresa di un'attività economica esercitata con organizzazione di...»