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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13850 del 17 ottobre 1989
«Il delitto di banda armata non assorbe o comprende quello di associazione sovversiva ma può coesistere e concorrere con esso. Quando i due fatti, costituenti rispettivamente associazione sovversiva e banda armata, avvengono in tempi diversi, come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6582 del 29 aprile 1989
«Il dolo specifico del delitto di banda armata, consistente nella speciale intenzione di commettere o far commettere uno o più delitti contro la personalità dello Stato indicati dall'art. 306 c.p., rappresenta un elemento di distinzione decisivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3160 del 25 febbraio 1989
«La banda armata — nelle due distinte ipotesi previste dal comma primo dell'art. 306 c.p. e dal comma secondo dello stesso articolo, quest'ultimo concernente la semplice partecipazione — rientra nel più vasto fenomeno associativo criminoso contro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2101 del 11 febbraio 1989
«La differenza tra il delitto di partecipazione a banda armata e di assistenza ai partecipi è da individuarsi nell'elemento psicologico che caratterizza il comportamento dell'agente. È così configurabile il paradigma legale dell'art. 307 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6952 del 15 giugno 1988
«A differenza dei delitti associativi di cui all'art. 270 e 270 bis c.p. dei quali basta soltanto l'in idem placitum consensum rivolto alla costituzione, promozione, organizzazione di una associazione od alla adesione ad essa con i fini previsti da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5437 del 9 maggio 1992
«Ai fini della configurabilità del delitto di assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata, il riconoscimento della natura tassativa dell'espressione «dà rifugio o fornisce vitto» non può condurre ad escludere dalla previsione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7063 del 10 maggio 1989
«La finalità di terrorismo e di eversione dell'ordinamento costituzionale non è elemento essenziale del delitto di cui all'art. 306 c.p. (banda armata: formazione e partecipazione). Esso si pone come estremo eventuale e secondario rispetto alla sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1964 del 21 settembre 1984
«L'aggravante di cui all'art. 1, d.l. 15 dicembre 1979, n. 625, convertito nella L. 6 febbraio 1980, n. 15 (finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico) è compatibile con il delitto di banda armata previsto dall'art. 306 c.p. Gli...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14 del 7 giugno 1984
«Il dolo specifico, nella previsione dell'art. 306 c.p., estrinsecandosi nel proposito di commettere uno dei delitti contro la personalità interna o internazionale dello Stato, punibili con le pene dell'ergastolo o della reclusione, non si radica...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14612 del 30 ottobre 1989
«Per l'integrazione del reato sussidiario previsto dall'art. 307 c.p. il fatto di dare rifugio o vitto al partecipe dell'associazione o della banda armata richiede, da parte di chi presta tale assistenza, la necessaria consapevolezza dell'attualità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11949 del 28 novembre 1987
«Il delitto di assistenza ai partecipi di cospirazione politica mediante associazione o di banda armata riguarda il dare rifugio o fornire vitto a taluna delle persone che partecipano alla banda armata o all'associazione, cioè a singoli componenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6092 del 28 giugno 1984
«Il delitto di banda armata, anche nell'ipotesi di semplice partecipazione, ha natura di reato permanente, sicché ogni aiuto consapevolmente prestato alla banda in quanto tale non configura né reato di favoreggiamento personale (che richiede la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 617 del 23 gennaio 1984
«Il delitto di assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata, può trovare applicazione, secondo l'espressa previsione legislativa, al di fuori dei casi di concorso nel reato di favoreggiamento e riguarda il dare rifugio o fornire vitto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9357 del 21 ottobre 1981
«Ai fini della sussistenza della causa speciale di non punibilità prevista per i delitti di cospirazione politica, l'espressione «anteriormente al procedimento» designa — tenuto conto della dilatazione che ha subito il concetto di procedimento — la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3995 del 21 marzo 1990
«Ad escludere l'applicazione della causa di non punibilità prevista dall'art. 309 c.p. è sufficiente che uno qualsiasi dei delitti scopo sia stato commesso, a nulla rilevando la circostanza che l'autore non si identifichi con colui che abbia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10269 del 19 ottobre 1988
«La causa di non punibilità per il delitto di banda armata, prevista dall'art. 309, n. 2, c.p., è applicabile unicamente allorquando non si sia realizzata la condizione negativa della consumazione di uno dei delitti - scopo per i quali la banda...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14724 del 23 dicembre 1986
«La circostanza attenuante — prevista dall'art. 311 c.p. in tema di delitti contro la personalità dello Stato — della lieve entità del fatto differisce da quella regolata dall'art. 114 c.p. e cioè della partecipazione di minima importanza, poiché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28468 del 2 luglio 2013
«L'attenuante prevista dall'art. 311 c.p. è circostanza avente natura oggettiva, per cui la valutazione del danno o del pericolo va riferita al contributo non del singolo concorrente nel reato ma all'attività complessiva di tutti i partecipi.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4938 del 5 giugno 1986
«La diminuente prevista dall'art. 311 c.p. per i delitti contro la personalità dello Stato presuppone che il fatto nel suo complesso, risulti di lieve entità, sicché essa è esclusa quando manchi il suddetto requisito o in rapporto all'evento o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20847 del 3 giugno 2010
«Nei reati di malversazione e di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, persona offesa è sempre il soggetto pubblico, sia esso lo Stato, l'Unione europea, ovvero un ente pubblico, trattandosi di reati posti a tutela della corretta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9881 del 17 settembre 1998
«L'elemento materiale del reato di cui all'art. 316 bis c.p. (Malversazione a danno dello Stato) si compone di un presupposto e della condotta. Il presupposto consiste nell'avere l'agente, estraneo alla pubblica amministrazione, ottenuto dallo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3362 del 15 dicembre 1992
«La finalità perseguita dall'art. 316 bis c.p., introdotto dall'art. 3 della L. 26 aprile 1990, n. 86, è quella di reprimere le frodi successive al conseguimento di prestazioni pubbliche dallo scopo tipico individuato dal precetto che autorizza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29541 del 24 luglio 2001
«L'elemento soggettivo del reato di malversazione a danno dello Stato (art. 316 bis introdotto dall'art. 3 della legge 26 aprile 1990, n. 86), è costituito dal dolo generico, ossia, dalla volontà cosciente di sottrarre le risorse (contributo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34563 del 8 agosto 2013
«Integra esclusivamente l'illecito amministrativo di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato di cui all'art. 316 ter, comma secondo, c.p., la condotta di colui che in sede di dichiarazione sostitutiva di certificazione - proposta al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40688 del 17 ottobre 2012
«Integra esclusivamente il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, la condotta di colui che in sede di dichiarazione sostitutiva di certificazione - proposta al fine di ottenere il contributo relativo al c.d. bonus bebè,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7537 del 25 febbraio 2011
«Il reato di falso di cui all'art. 483 c.p. resta assorbito in quello di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato in tutti i casi in cui l'uso o la presentazione di dichiarazioni o documenti falsi costituiscano elementi essenziali di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31737 del 29 luglio 2008
«La fattispecie incriminatrice di cui all'art. 316 ter c.p. è posta a tutela della libera formazione della volontà della Amministrazione pubblica, con riferimento ai flussi di erogazione e distribuzione delle risorse economiche, al fine di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34437 del 13 ottobre 2006
«È configurabile il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.) nella condotta dell'agente che renda dichiarazioni mendaci in ordine alle proprie condizioni personali, familiari e patrimoniali al fine di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6915 del 23 febbraio 2011
«Integra il reato di indebita percezione di erogazioni a carico dello Stato, previsto dall'art. 316-ter, c.p., e non quello di truffa aggravata ai sensi dell'art. 640-bis, c.p., l'indebito conseguimento di un contributo integrativo per il pagamento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11145 del 24 marzo 2010
«Ai fini della configurabilità del reato di indebita percezione di elargizioni a carico dello Stato, per la valutazione del superamento o meno della soglia quantitativa (pari ad euro 3.999,96) al di sotto della quale, ai sensi dell'art. 316 ter,...»