-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8498 del 26 settembre 1996
«In caso di successore a titolo universale che intervenga prima del momento che determina l'instaurazione del processo — e cioè della notifica della domanda giudiziale, non surrogabile dalla consegna della citazione all'ufficiale giudiziario per la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25898 del 8 luglio 2002
«In tema di «giusto processo», la disciplina transitoria dettata dall'art. 1, comma 2, del decreto legge 7 gennaio 2000 n. 2, convertito dalla legge 25 febbraio 2000 n. 35, e dall'art. 26, comma 4, della legge 1 marzo 2001 n. 63, secondo cui le...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7583 del 11 giugno 1999
«...l'iter del processo, fosse comunque venuto in concreto a trovarsi in condizione di difendersi in ordine all'oggetto della contestazione. (Fattispecie in tema di concorso, tra amministratore «di fatto» e «di diritto», in bancarotta fraudolenta).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1842 del 12 febbraio 1999
«Tale principio consente infatti di far salva, ove compiuta da un diverso giudice, soltanto l'attività relativa a provvedimenti ordinatori miranti all'ordinato svolgimento del processo e privi di valenza nel giudizio, quali la sospensione o il...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1625 del 14 gennaio 2013
«Deve ritenersi violato il principio del giusto processo, sotto il profilo del diritto alla difesa e del contraddittorio, la riqualificazione, all'esito del giudizio abbreviato incondizionato, dell'originaria imputazione di furto in quella di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11082 del 28 ottobre 2000
«La violazione dell'obbligo di correlazione tra l'imputazione contestata e la sentenza, non si verifica quando l'accusa venga precisata o integrata con le risultanze degli interrogatori e degli altri atti acquisiti al processo, e in particolare...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3043 del 11 giugno 1999
«L'art. 521, comma 3, c.p.p., secondo cui il giudice dispone con ordinanza la trasmissione degli atti all'ufficio requirente ove il pubblico ministero abbia effettuato una nuova contestazione fuori dei casi previsti degli artt. 516, 517 e 518,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21584 del 6 maggio 2004
«In riferimento ad un'accusa per il delitto di violenza sessuale ex art. 609 bis, comma primo n. 1) c.p., commesso con abuso delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima, la sentenza che dichiara invece accertata una condotta di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12779 del 29 dicembre 1995
«Tuttavia, tale violazione non ricorre nel caso in cui il giudice che ha emesso la decisione abbia rinnovato ex novo la procedura. (Fattispecie relativa a processo per reato militare nel quale — quantunque, a seguito di numerosi rinvii, la...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34655 del 28 settembre 2005
«Non può essere nuovamente promossa l'azione penale per un fatto e contro una persona per i quali un processo già sia pendente (anche se in fase o grado diversi) nella stessa sede giudiziaria e su iniziativa del medesimo ufficio del P.M., di talché...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30327 del 11 settembre 2002
«Premesso che “la costituzione di parte civile produce i suoi effetti in ogni stato e grado del processo” (art. 76, comma 2), che il giudice di appello è tenuto a citare la parte civile (art. 601, comma 4) e che se l'appello è stato proposto dal...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12489 del 1 dicembre 2000
«Costituisce capo della sentenza passibile di passare in giudicato in conseguenza di omessa impugnazione, la statuizione con la quale il giudice, in caso di esercizio dell'azione civile nel processo penale, decide circa le restituzioni ed il...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3005 del 26 marzo 1993
«Nel caso in cui il processo di appello sia stato trattato, ai sensi dell'art. 599 c.p.p., con il rito camerale disciplinato dalla normativa prevista dall'art. 127 stesso codice in quanto applicabile, il provvedimento terminativo può rivestire non...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3018 del 2 aprile 1997
«Pertanto, per il principio della competenza funzionale esclusiva, il processo deve regredire nel grado in cui l'atto nullo è stato compiuto; per il principio dell'autonomia funzionale degli atti, la declaratoria di nullità della sentenza non può...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4090 del 5 febbraio 2002
«Non è abnorme il provvedimento con cui il giudice annulla — con restituzione degli atti al Pubblico ministero — il decreto di citazione a giudizio emesso dopo l'entrata in vigore della legge 16 dicembre 1999, n. 479 e recante l'indicazione del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5303 del 16 novembre 1996
«Una volta emesso dal P.M., a norma dell'art. 560 c.p.p., il decreto di citazione per il giudizio abbreviato, non è più ammissibile la regressione del processo con la restituzione degli atti al P.M., tranne che siano riscontrate dal giudice che...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2371 del 15 novembre 1996
«Tale principio non può subire deroghe nemmeno per effetto dell'autonomia degli uffici del P.M. nel proporre impugnazione, ai sensi dell'art. 570 c.p.p., quali che siano state le conclusioni del rappresentante del pubblico ministero: invero,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4462 del 5 febbraio 2002
«In tema di diffamazione a mezzo stampa non è configurabile la scriminante del diritto di cronaca per il solo fatto che il contenuto dell'articolo diffamatorio sia riproduttivo di un'arringa difensiva svolta in sede dibattimentale poiché nel...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 8 febbraio 2001
«È legittima l'ordinanza con la quale il giudice, nel rinviare a udienza fissa la prosecuzione del processo, pone a carico del pubblico ministero l'onere di curare la rinnovata citazione dei testimoni non comparsi inseriti nella sua lista, in...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4821 del 28 aprile 1992
«Nel caso in cui i motivi prospettati dal ricorrente riguardino esclusivamente la dichiarazione di contumacia e non anche la sentenza di applicazione della pena richiesta, pure impugnata, la Corte di cassazione si trova di fronte non già a due...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21308 del 7 giugno 2005
«L'omesso avviso del giudizio di appello al difensore dell'imputato quando questi sia assistito anche da altro difensore regolarmente assistito si configura come lesione del diritto dell'imputato alla difesa tecnica (art. 178 lett. c c.p.p.) e,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9850 del 19 novembre 1996
«Infatti, l'art. 609, comma secondo, c.p.p., sancisce espressamente che la Corte di cassazione decide «altresì», e cioè quali che siano i motivi dedotti in ricorso, le questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del processo, per cui essa...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1238 del 12 aprile 1994
«Il potere-dovere di decidere «le questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del processo e quelle che non sarebbe stato possibile dedurre in grado di appello», attribuito alla Corte di cassazione dall'art. 609, secondo comma, c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10156 del 12 marzo 2002
«All'annullamento da parte della Cassazione della sentenza di appello non consegue automaticamente la cessazione della misura cautelare in atto, dovendosi interpretare l'art. 624 bis c.p.p. (introdotto dalla legge 26 marzo 2001, n. 128) nel senso...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4943 del 7 settembre 2000
«Qualora la persona condannata con sentenza irrevocabile lamenti sia l'erronea indicazione delle generalità nella sentenza stessa, sia la propria estraneità al fatto, adducendone le prove, sono configurabili due distinte questioni: la prima,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2974 del 7 novembre 1996
«In tema di persona condannata per errore di nome, qualora il processo si sia svolto nei confronti di persona diversa da quella contro cui si sarebbe dovuto procedere, non può applicarsi la procedura di cui all'art. 130 c.p.p., non potendosi...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37 del 12 febbraio 1999
«Ai fini della pronuncia di sentenza favorevole all'estradizione, la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'estradando è richiesta soltanto se non esista una convenzione internazionale di estradizione tra lo Stato italiano e lo...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 138 del 30 marzo 1993
«Ai fini della pronuncia di sentenza favorevole all'estradizione la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'estradando è richiesta soltanto se non esiste una convenzione di estradizione tra lo Stato italiano e lo Stato...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3281 del 27 novembre 1995
«L'art. 3, comma 2 della Convenzione europea di estradizione prevede la possibilità per lo Stato richiesto di rifiutare la estradizione per sospetto di processo politico. Il giudizio sulla eventuale sussistenza di una estradizione cosiddetta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3125 del 13 ottobre 1995
«Devono ritenersi non sussistere le condizioni per la concessione dell'estradizione di un cittadino italiano condannato all'estero qualora la richiesta di esecuzione della pena venga dal richiedente sollecitata solo per esigenze di cosiddetta...»