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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25227 del 21 giugno 2001
«In tema di successione di leggi penali nel tempo, la disciplina applicabile all'opposizione al decreto penale di condanna e al conseguente giudizio deve essere individuata con riferimento alla legge vigente al momento della presentazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42696 del 23 ottobre 2008
«Nell'ipotesi di convalida dell'arresto e contestuale giudizio direttissimo, le due richieste di termine a difesa e di applicazione alternativa di uno dei riti speciali previsti nell'art. 444 e nell'art. 442 c.p.p. vengono riconosciute all'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31627 del 20 luglio 2004
«L'art. 558 c.p.p., nel disciplinare la convalida dell'arresto ed il contestuale giudizio direttissimo, presuppone l'attualità dello stato di arresto, per cui deve ritenersi che, ove questa sia venuta meno, avendo il pubblico ministero disposto la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31043 del 15 luglio 2004
«Qualora il pubblico ministero intenda chiedere, ai sensi dell'art. 558 c.p.p., la convalida dell'arresto ed il contestuale giudizio direttissimo, la facoltà, riconosciutagli dal comma 4, seconda parte, di detto articolo di chiedere al giudice la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49388 del 24 dicembre 2003
«In tema di formazione della sentenza penale, è valido il provvedimento sottoscritto dal presidente del tribunale nel caso in cui il giudice monocratico che l'abbia deliberato sia deceduto prima del relativo deposito, poiché anche la morte è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3136 del 10 luglio 1997
«Il momento attributivo della competenza in relazione agli atti urgenti tra il Gip della pretura e il pretore deve essere stabilito con riferimento alla trasmissione materiale del fascicolo e del decreto nella cancelleria del pretore.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5303 del 16 novembre 1996
«Una volta emesso dal P.M., a norma dell'art. 560 c.p.p., il decreto di citazione per il giudizio abbreviato, non è più ammissibile la regressione del processo con la restituzione degli atti al P.M., tranne che siano riscontrate dal giudice che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30597 del 6 agosto 2001
«In tema di impugnazioni, deve ritenersi inammissibile, in quanto non previsto dalla legge, il ricorso incidentale per cassazione, né è possibile desumere dall'espressa previsione dell'appello incidentale di cui all'art. 595 c.p.p., l'esistenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10596 del 21 ottobre 1991
«Ai sensi dell'art. 561, secondo e terzo comma, nuovo c.p.p. (udienza per il giudizio abbreviato), «i difensori formulano e illustrano le... conclusioni utilizzando gli atti contenuti nel fascicolo depositato a norma dell'art. 554, quarto comma» e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4530 del 9 aprile 1999
«In caso di trasformazione del rito abbreviato, se il giudice ritiene di non poter decidere allo stato degli atti, non è necessaria l'emanazione di un nuovo decreto di citazione a giudizio se la data dell'udienza fissata nel decreto di citazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 525 del 20 maggio 1993
«Avverso il provvedimento del Gip di rigetto della richiesta di applicazione della pena non è previsto dalla legge alcun mezzo di impugnazione. È, altresì, da eslcudere la riproponibilità di richiesta analoga a quella rigettata.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2833 del 25 giugno 1992
«Ai fini del rispetto del termine di quarantotto ore prescritto dal comma quarto dell'art. 566 c.p.p. per la presentazione da parte P.M. dell'arrestato all'udienza per la convalida ed il contestuale giudizio direttissimo, è sufficiente la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2287 del 24 luglio 1997
«Quando la legge prevede la possibilità di arresto anche fuori flagranza (come nel caso dell'evasione, ai sensi dell'art. 3 del D.L. 13 maggio 1991 n. 152, conv. con modif. in L. 12 luglio 1991 n. 203), detto arresto deve essere ritenuto a tutti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3594 del 23 novembre 1993
«In sede di convalida dell'arresto, il giudice opera un controllo circa la legittimità dell'arresto, che prescinde sia dalla contestuale adozione di misure cautelari, sia dalla scelta del rito. Da un canto, infatti, l'art. 121, comma secondo, att....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8032 del 16 luglio 1992
«Nel disposto di cui all'art. 566 c.p.p. (convalida dell'arresto e giudizio direttissimo) le due richieste di termine a difesa e di applicazione (alternativa) di uno dei riti speciali previsti nell'art. 444 e nell'art. 442 c.p.p. vengono...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8931 del 8 agosto 1994
«In tema di modificazione dell'imputazione, è del tutto irrilevante, ai fini della corretta osservanza del disposto di cui all'art. 516 del codice di rito penale, anche con riferimento alla disciplina ex art. 519 commi 1 e 2 dello stesso codice, la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4606 del 3 febbraio 2010
«Il ricorso proposto avverso il provvedimento con cui il magistrato di sorveglianza revoca la licenza concessa all'internato, anche se prospetta questioni di diritto, va convertito in appello, non essendo testualmente consentito il ricorso "per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38733 del 14 ottobre 2008
«È qualificabile come appello e non come ricorso per cassazione il gravame proposto dall'imputato avverso la sentenza del giudice di pace di condanna alla pena pecuniaria e al risarcimento del danno, anche indipendentemente dalla specifica...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38560 del 10 ottobre 2008
«L'annullamento con rinvio della sentenza di primo grado che abbia dichiarato l'estinzione del reato per intervenuta oblazione, impugnata dal pubblico ministero con ricorso immediato per cassazione, va disposto in favore del giudice competente per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9705 del 7 marzo 2007
«A seguito della sentenza n. 26 del 2007, emessa dalla Corte costituzionale, con la quale è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 1, comma 1, della L. n. 46 del 2006, nella parte in cui, sostituendo l'art. 593 c.p.p., esclude...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25010 del 19 luglio 2006
«Alla conversione del ricorso immediato per cassazione in appello proposto avverso la sentenza di proscioglimento segue, secondo quanto previsto dall'art. 569 comma terzo c.p.p., la trasmissione degli atti alla Corte di appello che, in forza della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24382 del 14 luglio 2006
«Il ricorso per saltum del pubblico ministero avverso una sentenza di assoluzione emessa dal giudice di pace è da considerare, dopo l'entrata in vigore della L. n. 46 del 2006 che ha eliminato il potere del pubblico ministero di proporre appello...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41694 del 26 ottobre 2004
«Qualora avverso la sentenza del giudice di pace sia esperito, in luogo dell'appello, il ricorso in cassazione per saltum, il giudice di rinvio, in caso di annullamento, va individuato, ai sensi dell'art. 569, comma 4, c.p.p., in quello che sarebbe...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46520 del 4 dicembre 2003
«Il ricorso per saltum in cassazione, previsto dall'art. 569 c.p.p., trova applicazione anche nel procedimento davanti al giudice di pace per effetto del richiamo generale alle disposizioni del codice di procedura penale contenuto nell'art. 2...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1644 del 15 gennaio 2003
«Deve essere qualificato come appello — con conseguente trasmissione degli atti, ai sensi dell'art. 569, comma 3, c.p.p., alla competente Corte di merito — il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza di primo grado con la quale sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 4264 del 23 aprile 1996
«Qualora l'impugnazione proposta sia non quella ordinaria ma quella eccezionale del ricorso per saltum, la Corte di cassazione deve dapprima interpretare la volontà della parte, per stabilire di quale mezzo abbia realmente inteso avvalersi ed, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7551 del 11 giugno 1999
«In tema di diffamazione commessa mediante scritti, il requisito della comunicazione con più persone non sussiste qualora la propagazione dell'offesa, contenuta in una lettera diretta ad un determinato soggetto, non sia voluta dall'agente, ma sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 783 del 29 marzo 1999
«La possibilità del P.M. di proporre appello avverso la sentenza del Gip, prevista dall'art. 594 c.p.p., non esclude l'applicabilità della disposizione di carattere generale contenuta nell'art. 569, primo comma, c.p.p., che prevede la facoltà di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12975 del 11 dicembre 1998
«Nel caso in cui una parte (nella specie, il pubblico ministero) proponga il ricorso immediato per cassazione di cui all'art. 569, comma primo, c.p.p., deducendo motivi che introducono questioni previste dal comma terzo di detta disposizione (art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6240 del 27 maggio 1998
«Qualora la mancata assunzione di una prova decisiva si risolva anche nel difetto di motivazione sul punto, non è possibile far valere con il ricorso immediato per cassazione per saltum tale vizio, che invece è riparabile dal giudice dell'appello.»