-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8942 del 7 marzo 2011
«L'ordinanza dibattimentale di esclusione della parte civile dal processo non è impugnabile mediante ricorso per cassazione, salva l'ipotesi in cui la stessa sia affetta da abnormità, presentando un contenuto talmente incongruo e singolare da...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12959 del 12 aprile 2006
«Non integra gli estremi della revoca della costituzione di parte civile, ex art. 82, comma secondo, c.p.p., la mancata presentazione di conclusioni scritte nel giudizio di appello, posto che, in virtù del principio di immanenza della costituzione...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14828 del 16 aprile 2010
«...le. In tale contesto, è riscontrabile in capo alle associazioni ecologiche un interesse legittimo alla tutela del territorio ed è stata riconosciuta la loro possibilità di costituirsi parti civili nel processo. Le ricordate associazioni...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9837 del 19 novembre 1996
«Pertanto, proprio perché nel danno ambientale è inscindibile l'offesa ai valori naturali e culturali e la contestuale lesione dei valori umani e sociali di ogni persona la legittimazione processuale non spetta solo ai soggetti pubblici, come...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5187 del 3 giugno 1997
«Ne deriva che sarebbe contraddittorio riconoscere alla condotta tenuta da un soggetto il cui ingresso nel processo è contrassegnato da nullità l'attitudine a sanare il vizio medesimo. (Fattispecie di omesso avviso a uno dei difensori della data...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5568 del 11 novembre 1999
«Il fatto che la trattazione del ricorso proposto avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di gratuito patrocinio debba essere effettuata, per il richiamo operato dall'art. 6, comma 4, della legge 30 luglio 1990 n. 217 all'art. 29 della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1757 del 27 maggio 1995
«L'opposizione proposta avverso il provvedimento di rigetto della istanza di liquidazione, a debito dello Stato, del compenso professionale per la difesa svolta, in processo penale, di un minore deve in ogni caso essere trattata e decisa previa...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6817 del 16 febbraio 2007
«Il difensore della persona ammessa nel procedimento penale al patrocinio a spese dello Stato, purché iscritto nell'albo speciale dei patrocinanti davanti alle magistrature superiori, è legittimato a proporre personalmente il ricorso per cassazione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40869 del 28 ottobre 2003
«In tema di patrocinio a spese dello Stato, la competenza per la liquidazione delle spese relative ai procedimenti incidentali spetta al giudice della fase o del grado del processo principale in cui è stata svolta l'attività difensiva da...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5517 del 4 febbraio 2000
«In materia di patrocinio a spese dello Stato nel processo a carico di minorenni, con riferimento alla disposizione di cui al quinto comma dell'art. 1 della legge n. 217 del 1990, va affermato che la liquidazione del compenso al difensore deve...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11783 del 30 novembre 1995
«Qualora la parte civile non compaia nel giudizio di appello e non presenti le conclusioni, la sua costituzione non può intendersi revocata ai sensi dell'art. 82, comma 2, c.p.p., valendo tale disposizione solo per il processo di primo grado. Ed...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33369 del 12 agosto 2008
«In tema di impugnazione della parte civile, la presunzione di efficacia della procura speciale soltanto per un determinato grado del processo, stabilita dall'art. 100, comma terzo, c.p.p., può essere superata da una volontà diversa espressa...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 15208 del 25 febbraio 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 319 ter c.p., è "atto giudiziario" l'atto funzionale ad un procedimento giudiziario, sicché rientra nello stesso anche la deposizione testimoniale resa nell'ambito di un processo penale.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8350 del 2 marzo 2011
«In caso di condanna per il reato di falsa testimonianza, il risarcimento disposto in favore della parte civile non può ricomprendere la totalità degli effetti dannosi subiti per la sottoposizione al procedimento penale, ma solo del danno...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5307 del 1 febbraio 2008
«È affetto da abnormità il provvedimento con cui il giudice dell'udienza preliminare dispone la restituzione degli atti al pubblico ministero per genericità o indeterminatezza dell'imputazione, senza avergli previamente richiesto di precisarla,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23 del 29 gennaio 1997
«Pertanto, il tribunale non deve instaurare un processo nel processo, ma svolgere l'indispensabile ruolo di garanzia, tenendo nel debito conto le contestazioni difensive sull'esistenza della fattispecie dedotta ed esaminando l'integralità dei...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3675 del 30 gennaio 2012
«Il richiamo, nel corso di un atto di indagine, del contenuto di un precedente atto ovvero la lettura del relativo processo verbale non comportano alcun onere di allegazione di quanto richiamato o letto, non essendo tale formalità contemplata da...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13117 del 30 marzo 2011
«Il verbale di udienza del processo penale fa piena prova fino a querela di falso di quanto in attestato, perché è atto pubblico redatto da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, il cui regime di efficacia è sancito dalla norma...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 843 del 27 maggio 1995
«In virtù della norma di cui all'art. 143 c.p.p., nella lettura fornitane dalla Corte costituzionale con sentenza 19 gennaio 1993, n. 10, tra gli atti indirizzati all'imputato alloglotta, dei quali occorre assicurare la traduzione nella lingua a...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5502 del 4 giugno 1996
«Il rinvio in prosecuzione del processo ad altra udienza non comporta l'obbligo di notificare all'imputato ritualmente citato e non comparso il relativo avviso essendo egli rappresentato in giudizio dal suo difensore. Tale principio desumibile...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4946 del 8 febbraio 2012
«È ammissibile la rinuncia alla prescrizione del reato già dichiarata con sentenza, qualora l'imputato non sia stato in grado, senza sua colpa, di avere notizia della pendenza del processo a suo carico, cosicché il primo momento utile per la...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17179 del 8 maggio 2002
«Il principio di immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità sancito dall'art. 129 c.p.p. impone che nel giudizio di cassazione, qualora ricorrano contestualmente una causa estintiva del reato e una nullità processuale assoluta e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5505 del 29 aprile 1999
«Il divieto di reformatio in peius vige nei rapporti tra il processo di primo grado e quello di appello, ma non nei rapporti tra due successivi giudizi di rinvio a seguito di due annullamenti delle sentenze conclusive di essi da parte della Corte...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1460 del 16 luglio 1998
«La regola di giudizio di cui al comma 2 dell'art. 530 c.p.p. — cioè l'obbligo del giudice di pronunciare sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova della responsabilità — è dettata esclusivamente per...»
-
Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 4140 del 5 ottobre 1998
«È valida la notifica del decreto di citazione a giudizio all'imputato, anche se detenuto, eseguita a norma dell'art. 157, comma ottavo, c.p.p., mediante deposito dell'atto nella casa del comune, l'affissione dell'avviso di deposito sulla porta...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31693 del 28 luglio 2003
«In tema di notifica degli atti, quando l'imputato sia stato arrestato all'estero per un fatto diverso, e lo stesso abbia manifestato un totale disinteresse al procedimento pendente a suo carico in Italia, rinunciando espressamente a comparire, e...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1894 del 21 febbraio 2000
«In difetto di tale comunicazione, la notificazione a mani di persona capace e convivente nella residenza risultante dagli atti del processo o comunque dichiarata, così come nel domicilio eletto, è validamente eseguita; ciò tenuto conto che il...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38557 del 10 ottobre 2008
«Sono nulle le notificazioni eseguite mediante consegna al difensore a causa della sopravvenuta inidoneità del domicilio dichiarato al momento della scarcerazione dall'imputato, qualora non risulti che quest'ultimo sia stato avvisato dell'obbligo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32678 del 3 ottobre 2006
«In tema di restituzione nel termine per proporre impugnazione contro una sentenza contumaciale, il giudice è tenuto a conformarsi alla decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo che, in accoglimento del ricorso proposto dal condannato,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 119 del 7 gennaio 2005
«La notificazione della citazione dell'imputato effettuata presso il domicilio reale a mani di persona convivente, anziché presso il domicilio eletto, non integra necessariamente una ipotesi di “omissione” della notificazione ex art. 179 c.p.p., ma...»