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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 19758 del 25 luglio 2018
            
          
          «Le opposizioni alla stima dell'indennità di occupazione e quelle all'indennità di espropriazione contengono domande distinte ed autonome, avuto riguardo alle diversità delle relative "causae petendi", costituite l'una dalla privazione del...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 10292 del 29 aprile 2010
            
          
          «In tema di espropriazione per pubblica utilità, deve dichiararsi preclusa l'opposizione alla stima dell'indennità di occupazione, prospettata per la prima volta con le conclusioni rese in una causa avente originariamente ad oggetto la sola...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 112 del  9 gennaio 2003
            
          
          «In tema di servitù di elettrodotto e di determinazione della relativa indennità  di  asservimento  ex  art.  123 R.D. 11 dicembre 1933 n. 1775, il sistema introdotto dall'art. 5-bis  D.L.  11  luglio  1992  n.  333  (aggiunto  dalla  legge  di...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 30738 del 27 novembre 2018
            
          
          «L'art. 42 c.p.c. - come novellato dalla l. n. 353 del 1990 - non attribuisce al giudice il potere di sospendere il processo al di fuori dei casi tassativi previsti dal legislatore; infatti, ove ammesso, tale potere - oltre che inconciliabile con...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 28417 del  7 novembre 2018
            
          
          «In caso di rigetto della domanda, nei giudizi per pagamento di somme o risarcimento di danni, il valore della controversia, ai fini della liquidazione degli onorari di avvocato a carico dell'attore soccombente, è quello corrispondente alla somma...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 24703 del 28 novembre 2007
            
          
          «In tema di calcolo dell'indennità di espropriazione, non ha natura di area edificata - cui si applica il parametro del valore di mercato secondo l'art. 38  D.P.R.  n.  327  del  2001  e  l'art.  8,  comma  5,  L.  prov. Bolzano 15 aprile 1991 n....» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 1907 del  4 marzo 1997
            
          
          «Il  fenomeno dell'occupazione  appropriativa, in virtù del quale, a causa della radicale trasformazione del fondo  privato  con  irreversibile  destinazione  all'opera pubblica,  la  proprietà  del suolo,  in mancanza  di  decreto di  esproprio,...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 4040 del 31 luglio 2014
            
          
          «Il  diritto  alla  restituzione  del  bene  in  tanto  può avere riconoscimento  in  quanto  venga  accertata l'illegittimità degli atti del procedimento espropriativo  che  hanno  avuto  ad  oggetto  la res, accertamento per il quale la...» 
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              Cassazione civile, Sez. V,              ordinanza n. 31396 del  5 dicembre 2018
            
          
          «La sottoscrizione della sentenza collegiale da parte di un presidente, il cui nominativo sia diverso da quello indicato in epigrafe, qualora il nome del giudice estensore firmatario sia correttamente indicato, costituisce un vizio di costituzione...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. III,              sentenza n. 4795 del 10 settembre 2010
            
          
          «L'individuazione  della  lottizzazione  abusiva presuppone l'accertamento di una serie di elementi, accertamento  che  implica  indagini  complesse  che impongono  la  necessaria  partecipazione  dei soggetti interessati al relativo procedimento,...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 3699 del 25 maggio 2010
            
          
          «A  mente  dell'art.  9,  T.U.  ed.  costituisce  regola generale  ed  imperativa,  in  materia  di  governo  del territorio,  il  rispetto  delle  previsioni  del  p.r.g.  che impongano, per una determinata zona, la pianificazione di dettaglio:...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 2960 del 22 maggio 2006
            
          
          «Pare maggiormente persuasivo, però, il tradizionale orientamento  della  giurisprudenza  amministrativa  che, nel  caso  di  titolo  edilizio  relativo  ad  un  fabbricato unico,  esclude  la  possibilità  di  annullamento parziale dello  stesso,...» 
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              Cassazione civile, Sez. V,              sentenza n. 30341 del 23 novembre 2018
            
          
          «La cancellazione della società dal registro delle imprese dà luogo a un fenomeno estintivo che priva la stessa della capacità di stare in giudizio, costituendo un evento interruttivo la cui rilevanza processuale è peraltro subordinata, ove la...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. VI,              sentenza n. 6562 del 20 novembre 2018
            
          
          «Soltanto il  cambio  di  destinazione  d'uso  fra categorie  edilizie  omogenee  non  necessita  di permesso  di  costruire (in  quanto  non  incidente  sul carico urbanistico) mentre, allorché lo stesso intervenga tra  categorie  edilizie...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 35 del  8 gennaio 2016
            
          
          «In  tema  di  edilizia, il  mutamento  di  destinazione d'uso  giuridicamente  rilevante  è  solo  quello  tra categorie  funzionalmente  autonome  dal  punto  di vista  urbanistico, posto  che  nell'ambito  delle  stesse categorie  possono...» 
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              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 8220 del  6 aprile 2010
            
          
          «La mancanza di specifica contestazione circa la veste  di  sostituto  del  legale  rappresentante  di  una persona giuridica in chi,  indicando  tale  veste, abbia sottoscritto la procura speciale alle liti, non produce, a  differenza...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 196 del  1 luglio 2009
            
          
          «Non è fondata la q.l.c. dell'art. 54, comma 5, del D.Lgs.  n.  267  del  2000, come sostituito  dall'art.  6  del D.L.  n.  92  del  2008,  sollevata,  in  riferimento  all'art.  52, comma 2 dello statuto, potendosi dare della disposizione...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 23337 del 18 novembre 2010
            
          
          «In  tema  di  cause  d'ineleggibilità, è  incompatibile con la carica di consigliere comunale la funzione di Presidente  del  consiglio  di  amministrazione  di  una società di capitali, appaltatrice di servizi pubblici del Comune, anche  se...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 5082 del 26 agosto 2009
            
          
          «Il passaggio, ai sensi dell'art. 113 comma 5, D.Lgs. 18  agosto  2000  n.  267,  dal  Comune  al  Consorzio di bacino del servizio di gestione operativa dei rifiuti urbani non  spoglia  il  primo  della  titolarità  e  della  difesa dell'interesse...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. III,              sentenza n. 4792 del 19 ottobre 2015
            
          
          «L'art.  143,  comma  1,  del  D.Lgs.  18  agosto  2000,  n. 267  (T.U.  Enti  locali),  nel testo  novellato  dall'art.  2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n. 94, che prevede lo scioglimento dei Consigli comunali per infiltrazioni della...» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 1747 del 30 gennaio 2015
            
          
          «Il procedimento  giurisdizionale  per  la  dichiarazione  di  incandidabilità degli  amministratori responsabili  delle  condotte  che  hanno  dato  causa  allo scioglimento  dei  consigli  comunali  o  provinciali  per infiltrazioni  di  tipo...» 
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              Corte dei Conti,               sentenza n. 327 del 21 maggio 2009
            
          
          «Pur  a fronte  di  illegittimità  della  procedura di spesa, adottata  per  il  finanziamento  delle attività  filantropiche, non in linea con le previsioni degli artt. 186 e 187 D.Lgs. n. 267 del 2000 laddove prevedono le spese ammissibili con...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 22029 del 11 settembre 2018
            
          
          «Il custode giudiziale, quale amministratore dei beni pignorati, agisce in giudizio esclusivamente per assicurarne la conservazione e la piena fruibilità nell'interesse dei soli creditori procedenti, allo scopo dell'espropriazione, con la...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 20825 del 20 agosto 2018
            
          
          «L'operazione di leasing finanziario, pur non dando luogo a un contratto plurilaterale, realizza un collegamento negoziale tra contratto di fornitura e contratto di leasing, che legittima l'utilizzatore a esercitare in nome proprio le azioni...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 1609 del 19 marzo 2013
            
          
          «Il danno da mobbing è una fattispecie che va fatta risalire, quanto alla natura giuridica, alla responsabilità datoriale, di tipo contrattuale, prevista dall'art. 2087 del codice  civile  che  pone  a  carico  del  datore  di  lavoro l'onere  di...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI-2,              ordinanza n. 19946 del 23 luglio 2019
            
          
          «In tema di immissioni, la competenza del giudice di pace ex art. 7, comma 3, n. 3, c.p.c. è tassativamente circoscritta alle cause tra proprietari e detentori di immobili ad uso abitativo, esulando da essa le controversie relative ad immissioni...» 
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              Cassazione civile, Sez. V,              sentenza n. 8120 del 22 marzo 2019
            
          
          «Colui che agisce in giudizio in qualità di legale rappresentante di una società di capitali, non in virtù di una formale nomina di fonte statutaria o assembleare, ma quale amministratore di fatto, che esercita poteri gestori analoghi...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 8930 del 29 marzo 2019
            
          
          «L'illeggibilità della firma del conferente la procura alla lite, apposta in calce od a margine dell'atto con il quale sta in giudizio un ente esattamente indicato, non determina nullità dell'atto processuale allorché il nome del sottoscrittore...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 1518 del 21 gennaio 2019
            
          
          «In tema di giudizi in cui è consentita alla parte la difesa personale ex art. 82 c.p.c., è onere dell'interessato, che rivesta la qualità di avvocato, specificare a che titolo intenda partecipare al processo, poiché, mentre la parte che sta in...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI-1,              ordinanza n. 16244 del 18 giugno 2019
            
          
          «L'art. 93 c.p.c., nel prevedere che il difensore con procura può chiedere che il giudice distragga in favore suo e degli altri difensori gli onorari non riscossi e le spese che dichiara di avere anticipato, contempla un caso di sostituzione...»