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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9116 del 4 agosto 1998
«La riabilitazione estingue le pene accessorie e ogni altro effetto penale della condanna ma non preclude la valutazione dei precedenti penali e giudiziari del riabilitato, e, in genere, della sua condotta e della sua vita, antecedenti al reato,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2439 del 4 luglio 1996
«In tema di esigenze cautelari per l'adozione di misure coercitive personali, la prognosi idonea a fondare il giudizio di probabile reiterazione della condotta criminosa risulta correttamente formulata quando il giudice abbia dato rilievo sia alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11355 del 10 novembre 1994
«Ai sensi del comma 2 dell'art. 133 c.p. i precedenti penali e giudiziari del reo rilevano ai fini della determinazione della capacità a delinquere del colpevole e possono essere presi in considerazione per la commisurazione della pena, nel senso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38771 del 17 giugno 2014
«La rateizzazione della pena pecuniaria, ex art. 133 ter cod. pen., costituisce oggetto della discrezionalità del giudice ed è, pertanto, sottratta all'accordo delle parti in sede di applicazione della pena su richiesta delle stesse. Tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43006 del 28 novembre 2005
«La prescrizione del reato continuato inizia a decorrere dalla consumazione dell'ultimo dei reati uniti dal vincolo della continuazione, fermo restando il tempo di prescrizione proprio di ciascun reato, anche nell'ipotesi in cui il vincolo della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16023 del 6 aprile 2004
«La prescrizione del reato continuato inizia a decorrere dalla consumazione dell'ultimo dei reati uniti dal vincolo della continuazione, fermo restando il periodo prescrittivo proprio di ciascun reato. Tale vincolo non è scindibile, quando la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29885 del 13 luglio 2015
«Qualora venga disposto un rinvio dell'udienza, in accoglimento di un'istanza difensiva di riunione ad altro processo pendente nello stesso stato e grado dinanzi al medesimo giudice, il corso della prescrizione è sospeso per tutta la durata del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28081 del 2 luglio 2015
«Il rinvio del dibattimento disposto dal giudice in accoglimento della concorde richiesta delle difese (di imputato e di parte civile), nulla opponendo il pubblico ministero, non determina la sospensione del termine di prescrizione, non potendosi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4909 del 2 febbraio 2015
«Il rinvio dell'udienza per impedimento legittimo del difensore per contemporaneo impegno professionale determina la sospensione del corso della prescrizione fino ad un termine massimo di sessanta giorni a far capo dalla cessazione dell'impedimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27676 del 24 giugno 2013
«Il rinvio del dibattimento richiesto dalla parte civile, non costituisce causa di sospensione del corso della prescrizione nella ipotesi in cui la difesa dell'imputato non abbia espressamente prestato consenso al rinvio né si sia limitata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5950 del 11 febbraio 2009
«Nel calcolo del tempo di sospensione della prescrizione, non deve tenersi conto del termine indicato dal giudice di primo grado per il deposito della sentenza.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7242 del 20 febbraio 2004
«La sospensione del corso della prescrizione, quando si connette — in applicazione del comma primo dell'art. 159 c.p. — ad una sospensione del procedimento imposta da una particolare disposizione di Legge, è condizionata dall'esatta applicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24603 del 5 giugno 2003
«La mancata partecipazione del difensore all'udienza dibattimentale per adesione allo sciopero di categoria costituisce legittimo impedimento a comparire, a norma dell'art. 486, quinto comma c.p.p., solo se tempestivamente comunicata al giudice;...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38492 del 18 novembre 2002
«In tema di prescrizione, il rinvio o la sospensione del dibattimento disposti dal giudice in accoglimento della richiesta dell'imputato di esibizione di documentazione, già in suo possesso ovvero che avrebbe potuto ottenere al momento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2156 del 6 marzo 1997
«Nel caso in cui il giudice abbia disatteso la richiesta di rinvio del dibattimento per l'adesione del difensore di fiducia all'astensione dalle udienze deliberata dalla classe forense ed abbia nominato all'imputato un difensore di ufficio per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40154 del 13 ottobre 2004
«In tema di oblazione nelle contravvenzioni punite con pene alternative, il rigetto della richiesta di ammissione al beneficio, quando fondato sulla gravità del fatto, deve essere motivato dal giudice non soltanto in relazione al principio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9689 del 3 marzo 2004
«Nell'ipotesi in cui l'oblazione diventi ammissibile in corso di giudizio per ius superveniens, è applicabile in via analogica il disposto di cui all'art. 141 comma quattro bis att. c.p.p., che, in caso di modifica dell'originaria imputazione in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10294 del 28 settembre 1994
«Ai fini dell'ammissibilità dell'oblazione speciale di cui all'art. 162 bis c.p. non è richiesta che la recidiva reiterata, l'abitualità e la professionalità nelle contravvenzioni siano state giudizialmente dichiarate dal giudice, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3768 del 31 marzo 1994
«La cessazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore costituisce, a norma dell'art. 162 bis, terzo comma, c.p., il presupposto necessario per l'ammissione all'oblazione, la cui sussistenza non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 446 del 19 gennaio 1994
«In tema di oblazione speciale, lo scopo e il contenuto dispositivo dell'art. 127 L. 24 novembre 1981, n. 689, sulle modifiche al sistema penale, sono quelli di introdurre una deroga alla disciplina generale dell'oblazione nei casi di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4708 del 11 maggio 1993
«Qualora la domanda di oblazione venga respinta per la gravità del fatto, poiché questa è prevista dall'art. 162 bis c.p. come una delle cause che possono giustificare il rigetto, è necessaria una specifica motivazione sulle ragioni di tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40509 del 14 novembre 2001
«Qualora l'estinzione del reato per oblazione divenga possibile solo in seguito alla modifica dell'originaria imputazione disposta con la sentenza pronunciata all'esito del dibattimento, con la quale venga inflitta la pena per il reato in essa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 739 del 21 gennaio 1998
«Ai fini della sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 674 c.p. — getto pericoloso di cose (nel caso di specie, emissioni di vapori) — non si richiede un effettivo nocumento alle persone, in dipendenza della condotta contestata, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 971 del 13 gennaio 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di getto pericoloso di cose non si richiede che la condotta contestata abbia cagionato un effettivo nocumento, essendo sufficiente che essa sia idonea ad offendere, imbrattare o molestare le persone, nè tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38073 del 16 ottobre 2007
«In tema di getto pericoloso di cose, nel caso di emissioni di fumi, gas o vapori atti ad offendere o molestare le persone, la prova del superamento del limite di tollerabilità deve essere determinato di volta in volta dal giudice, anche mediante...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28356 del 1 luglio 2013
«In tema di reati edilizi, il giudice, nella sentenza di condanna, può subordinare il beneficio della sospensione condizionale della pena alla demolizione dell'opera abusiva, in quanto tale ordine ha la funzione di eliminare le conseguenze dannose...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22342 del 24 maggio 2013
«È illegittima la decisione con cui il giudice subordina la concessione della sospensione condizionale della pena al risarcimento del danno contestualmente liquidato senza procedere, con apprezzamento motivato, alla valutazione, sia pure sommaria,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13456 del 2 aprile 2007
«Nel caso in cui la sospensione condizionale della pena sia stata subordinata al risarcimento del danno o alla eliminazione delle conseguenze del reato, il termine per la esecuzione decorre dal passaggio in giudicato della sentenza, atteso che non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 933 del 19 gennaio 2004
«Non è possibile subordinare la sospensione condizionale della pena all'adempimento di un obbligo risarcitorio in favore della parte offesa senza che quest'ultima abbia esercitato l'azione civile nel processo penale, potendo in tal caso il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24714 del 5 giugno 2003
«Di fronte all'inadempienza dell'obbligazione condizionante la sospensione della pena, il giudice deve dare conto, ai fini della eventuale revoca del beneficio, della impossibilità o della estrema difficoltà di adempiere, non potendo disattendere...»