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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3106 del 16 novembre 1999
«La inabilitazione all'esercizio della professione notarile ex art. 140 della legge 16 febbraio 1913, n. 89 ha natura di misura cautelare interdittiva conseguente alla promozione di un procedimento penale, ed è riconducibile alla misura del divieto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4820 del 9 febbraio 1996
«...contestazione, in modo che l'indagato sia posto in grado di conoscere il fatto per cui gli è applicata la misura cautelare e di poter approntare la propria difesa, riservata poi la contestazione al momento in cui il P.M. esercita l'azione penale.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40538 del 20 ottobre 2009
«...dall'art. 407, comma terzo, c.p.p., fermi restando gli eventuali profili di responsabilità disciplinare o penale del magistrato del P.M. che abbia ritardato l'iscrizione. (Fattispecie di ordinanza di misura coercitiva sottoposta a riesame).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1486 del 26 giugno 1995
«L'obbligo dell'interrogatorio ad opera del giudice della persona in stato di custodia cautelare è imposto dall'art. 294 c.p.p. limitatamente alla fase delle indagini preliminari, che concerne le determinazioni inerenti all'esercizio dell'azione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4748 del 29 gennaio 1996
«...con l'esercizio, da parte del pubblico ministero, dell'azione penale in una delle forme previste dall'art. 405 c.p.p., nulla rilevando in contrario la possibilità di effettuazione, successivamente al detto esercizio, di ulteriori indagini.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 88 del 4 marzo 1995
«...penitenziario, delle pene accessorie, come pure nella circostanza che, prevedendosi ivi, oltre all'estinzione della pena, anche quella «di ogni altro effetto penale», non segue a tale espressione la specificazione «della condanna».»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16492 del 24 aprile 2007
«...processualmente significativa e finalisticamente orientata a valutazioni e apprezzamenti propri dell'attività di indagine preliminare, quale è quella richiesta ai fini dell'articolo 297, comma 3, del codice di procedura penale. (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1751 del 20 maggio 1997
«Ciò tenuto conto dell'assoluta radicalità del vizio, che si risolve nella disapplicazione non solo delle norme del codice di procedura penale (art. 50 — azione penale obbligatoria ed irretrattabile; artt. 444 e segg. - patteggiamento sulla pena e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3597 del 16 settembre 1994
«Nel procedimento incidentale d'impugnazione straordinaria attivabile, mediante la richiesta di revoca di misura di cautela personale detentiva, a norma delle disposizioni di cui agli artt. 299, 310 e 311 del codice di procedura penale, la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19364 del 17 maggio 2002
«Nei procedimenti che proseguono con l'applicazione delle norme vigenti anteriormente all'entrata in vigore del codice di procedura penale, il ripristino della custodia cautelare nei confronti dell'imputato, assolto in primo grado e, poi,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11057 del 27 ottobre 2000
«Nel caso in cui il fatto per il quale era stata esercitata l'azione penale non sia più previsto dalla legge come reato, il giudice non è tenuto, ove la situazione probatoria favorevole non sia cristallizzata con i caratteri dell'evidenza, al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 375 del 13 gennaio 1998
«Il giudice procedente che ritenga doversi disporre la cessazione della custodia cautelare per intervenuto decorso dei relativi termini non è tenuto ad acquisire preventivamente il parere del pubblico ministero, mancando nel vigente codice di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1246 del 6 giugno 1997
«Ai fini del computo dei termini di durata massima della custodia cautelare nella fase delle indagini preliminari, allorquando il pubblico ministero, nell'esercitare l'azione penale con la richiesta di rinvio a giudizio, muta l'originaria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35195 del 19 ottobre 2006
«In tema di misure cautelari personali, ai fini del computo del termine di fase delle indagini preliminari si deve aver riguardo al reato contestato nel provvedimento restrittivo, costituito dalla reciproca integrazione dell'ordinanza cautelare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1560 del 18 marzo 1999
«... Ed invero la norma dell'art. 129 c.p.p. è dettata per «ogni stato e grado del processo», ed è quindi estranea alla fase in questione, anteriore all'esercizio dell'azione penale. Ne consegue che il giudice al quale sia chiesto il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19365 del 17 maggio 2002
«In tema di procedimenti che proseguono con l'applicazione delle norme vigenti anteriormente all'entrata in vigore del codice di procedura penale, nei confronti dell'imputato scarcerato per decorrenza dei termini e poi condannato il provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6594 del 30 aprile 2012
«In materia di responsabilità contrattuale, perché l'impossibilità della prestazione (nella specie conseguente al sequestro penale dei conti correnti sui quali erano versate le somme necessarie a corrispondere il prezzo della vendita) costituisca...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7180 del 10 maggio 2012
«In tema di clausola penale, il criterio che il giudice deve utilizzare per valutarne l'eccessività, a norma dell'art. 1384 c.c., ha natura oggettiva, dovendosi tener conto non della situazione economica del debitore e del riflesso che la penale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8768 del 10 aprile 2013
«Giustifica l'esercizio del potere equitativo di riduzione della penale, ai sensi dell'art. 1384 cod. civ., anche quando le parti l'abbiano escluso negozialmente, la sussistenza di elementi d'incertezza nei rapporti commerciali delle parti (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21994 del 6 dicembre 2012
«Ai fini dell'esercizio del potere di riduzione della penale, il giudice non deve valutare l'interesse del creditore con esclusivo riguardo al momento della stipulazione della clausola - come sembra indicare l'art. 1384 c.c., riferendosi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10953 del 28 giugno 2012
«Peraltro, ove nello stesso contratto sia stipulata una clausola penale in aggiunta alla caparra confirmatoria, tale ulteriore danno risulta automaticamente determinato nel "quantum" previsto a titolo di penale, la quale ha la funzione di limitare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17315 del 11 ottobre 2012
«Ne consegue che l'assicuratore non è obbligato al rimborso delle spese del procedimento penale, svoltosi nei confronti dell'assicurato, ma senza costituzione di parte civile del danneggiato e definito con declaratoria di estinzione del reato per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3532 del 13 febbraio 2013
«...per decidere se procedere alla contestazione disciplinare degli stessi e, quindi, di valutare la sanzione disciplinare da irrogare senza alcuna necessità di attendere, come poi era invece avvenuto, l'esito delle indagini svolte in sede penale).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8348 del 5 aprile 2013
«Il diritto al risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli e derivante da fatto illecito considerato dalla legge come reato, nel caso di costituzione di parte civile nel processo penale e di estinzione del reato per morte del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 16 febbraio 1995
«...pone in contrasto con gli artt. 3 e 112 Cost., non dando essa luogo ad alcuna ingiustificata differenziazione fra procedimento pretorile e procedimento ordinario, nè lasciando senza tutela l'interesse pubblico al promuovimento dell'azione penale.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1990 del 17 luglio 1997
«L'opposizione al decreto penale di condanna ha natura di impugnazione e perciò per la sua presentazione sono adottabili tutte le forme previste dagli artt. 582 e 583 c.p.p., tra cui la presentazione per mezzo di incaricato. (Nell'affermare il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 198 del 12 marzo 1999
«...che ciò abbia influenza sulla efficacia del provvedimento e salve eventuali conseguenze, a carico del responsabile del ritardo, sul piano civile, amministrativo ed anche penale, da riconnettere al mancato rispetto del predetto termine ordinatorio.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3638 del 25 agosto 1997
«...provvedimento, ha disatteso, in applicazione del principio di cui in massima, l'assunto del ricorrente sul punto relativo alla denunciata violazione del principio devolutivo, stabilito dal primo comma dell'art. 597 del codice di procedura penale).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1907 del 2 agosto 1995
«In tema di divieto di un secondo giudizio, l'istanza di proscioglimento o di non luogo a procedere ex art. 649 cpv. c.p.p. può essere proposta in qualsiasi stato e grado del procedimento al giudice cui è rivolto l'esercizio dell'azione penale che,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 617 del 29 marzo 1994
«Ne consegue che nessuna rilevanza esterna o processuale (in particolare ai fini della cosiddetta competenza, che riguarda propriamente gli organi giudicanti, o dell'attribuzione dell'iniziativa del pubblico ministero nell'esercizio dell'azione...»