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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23909 del 20 marzo 1990
«Sono manifestamente infondate le eccezioni di illegittimità costituzionale degli artt. 600 e 602 c.p., prospettate per violazione dell'art. 3 della Costituzione (per presunta disparità di trattamento tra nomadi che sfruttano per la consumazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2514 del 22 febbraio 1990
«Nel caso in cui il pretore abbia intimato al datore di lavoro, con decreto emesso ai sensi dell'art. 28, L. 20 maggio 1970, n. 300 (statuto dei lavoratori), l'immediata reintegra del dipendente licenziato nel suo posto di lavoro, commette il reato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 275 del 15 gennaio 1990
«Il diniego delle attenuanti, specificamente richieste dall'imputato nei motivi di impugnazione, deve essere sorretto da congrua motivazione. (Nella fattispecie la corte ha annullato la sentenza del giudice di merito per avere affermato in modo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 298 del 15 gennaio 1990
«Deve ritenersi ricorrere il delitto di rapina propria in luogo di quello di furto con strappo quando l'azione violenta in origine esercitata sulla cosa, per la particolare adesione o connessione della cosa medesima al corpo del possessore e per la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3042 del 3 marzo 1990
«In tema di attenuanti, le circostanze generiche, di cui all'art. 62 bis c.p., vanno riferite a quanto in concreto il legislatore non ha potuto prevedere, ai fini della individuazione e della personalizzazione della pena, stante la impossibilità di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3114 del 3 marzo 1990
«Essendo essenziale connotazione del reato continuato l'esistenza di una previa programmazione nell'ambito della quale siano state previste e deliberate, sia pure in modo generico, le varie violazioni costituenti contenuto ed esplicazione di quel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3235 del 31 ottobre 1990
«Sia l'art. 176 c.p. che l'art. 8, L. 29 maggio 1982, n. 304 (misure per la difesa dell'ordinamento costituzionale) richiedono per l'ammissione alla liberazione condizionale non la semplice probabilità o la mera possibilità di un futuro...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3708 del 16 marzo 1990
«Il delitto di invasione di terreni o edifici di cui all'art. 633 c.p. è di natura permanente, la cui permanenza cessa con la pronuncia di primo grado. (Fattispecie in tema di applicazione della amnistia).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3792 del 16 marzo 1990
«In tema di rapina, l'aggravante prevista dal terzo comma, n. 3 dell'art. 628 c.p., è integrata dalla mera appartenenza alla associazione di tipo mafioso — rilevante come fatto storico anche se precedente alla introduzione dell'espressa previsione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3797 del 16 marzo 1990
«I reati di cui agli artt. 629 e 353 c.p. possono concorrere formalmente. Le due norme infatti hanno diversa obiettività giuridica: la prima tutela il patrimonio, attraverso la repressione di atti diretti a coartare la libertà di autodeterminazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3860 del 17 marzo 1990
«Ai fini della concessione della circostanza attenuante della riparazione del danno, di cui all'art. 62, n. 6, c.p., è correttamente negato dal giudice d'appello qualsiasi valore probatorio alla esibita copia informale di un atto di transazione e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4003 del 21 marzo 1990
«Per la configurabilità della circostanza attenuante prevista dall'art. 62, n. 6, c.p., non occorre che l'azione riparatrice abbia realmente conseguito lo scopo, ma è sufficiente la sua potenziale idoneità a realizzare l'obiettivo perseguito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 406 del 14 marzo 1990
«Nel caso di dichiarazione di incompetenza adottata dal giudice ai sensi del comma primo dell'art. 22 del nuovo c.p.p., il P.M. rimane libero di proseguire le indagini preliminari, non essendo vincolato alla pronuncia del giudice. Qualora però il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4211 del 26 marzo 1990
«La violazione dei sigilli non consiste nell'atto materiale dell'infrazione ma nella condotta diretta in maniera specifica a violare la misura cautelare e strumentalizzata al proseguimento dei lavori abusivi, sicché il reato può concretarsi in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4390 del 31 marzo 1990
«La circostanza che la dichiarazione di querela sia stata inserita in un verbale di inchiesta amministrativa pretorile per un infortunio sul lavoro non fa venir meno la natura di querela della manifestazione di volontà del dichiarante, sia perché...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4506 del 2 aprile 1990
«Ai fini dell'applicabilità della circostanza attenuante di cui all'art. 62, n. 6, c.p. è necessario che il ravvedimento operoso sia, oltre che spontaneo, anche efficace, nel senso che debba aver conseguito il risultato dell'elisione o, quanto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4684 del 3 aprile 1990
«Il diritto di proporre querela è attribuito dalla legge in via strettamente personale alla persona offesa dal reato; quando questa è una società, deve essere esercitato dall'organo deputato a formare la volontà dell'ente. (Nella fattispecie è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4756 del 3 aprile 1990
«La titolarità del diritto di querela in una persona giuridica non compete al presidente, che ha funzioni di rappresentanza ed esplica prevalentemente compiti di carattere ordinatorio, ma spetta al consiglio di amministrazione, che è l'organo del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4761 del 3 aprile 1990
«Ai fini della sussistenza del reato di rapina impropria, la violenza deve essere esercitata nei confronti della persona e deve tendere ad impedire al derubato di ritornare in possesso della cosa sottrattagli ovvero a procurare l'impunità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5272 del 9 aprile 1990
«Il contegno attuoso post factum dell'imputato, il quale con una lunga opera di modernizzazione abbia agito in modo da ridurre l'incidenza degli infortuni sul lavoro, certamente apprezzabile e producente al fine di beneficiare delle attenuanti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5290 del 11 aprile 1990
«Le due ipotesi di circostanze attenuanti previste dall'art. 62, n. 6, c.p. (risarcimento integrale del danno e spontanea elisione o attenuazione delle conseguenze dannose del reato) non possono concorrere allorché il reato offende il patrimonio,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5349 del 11 aprile 1990
«La norma di cui al primo comma dell'art. 59 c.p. si applica alle circostanze aggravanti o attenuanti del reato, siano esse previste dal codice penale o da leggi speciali. Infatti, in quanto disciplina la loro valutazione a carico o a favore...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5369 del 12 aprile 1990
«La circostanza attenuante della provocazione postula non solo l'accertata (e non meramente putativa, art. 59 c.p.) sussistenza del fatto altresì provocatorio ed obiettivamente ingiusto, il quale, cioè, sia contrario a norma giuridica ed alle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 568 del 30 marzo 1990
«La regola posta dall'art. 78 c.p. — applicabile, per effetto del successivo art. 80, anche nel caso di condanne susseguitesi nel tempo — non comporta che un soggetto il quale abbia riportato più condanne a pene detentive temporanee, non possa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5913 del 23 aprile 1990
«Ai fini della comparazione delle circostanze, nel sistema penale vigente, il criterio generale che deve essere osservato dal giudice, è quello risultante dallo schema dell'art. 133 c.p.; dal coordinamento di detta norma con quello dell'art. 69...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5917 del 23 aprile 1990
«Il giudice di merito ha il dovere di prendere in esame tutte le istanze difensive e di specificare le ragioni in base alle quali esse vengono accolte ovvero respinte. Pertanto la sentenza deve essere annullata sul relativo capo se il giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6183 del 28 aprile 1990
«In tema di risarcimento del danno da fatto illecito, trattandosi di debito di valore che si trasforma in debito di valuta, il giudice di appello deve adeguare il quantum alla svalutazione monetaria verificatasi, anche se il danno sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6271 del 30 aprile 1990
«La violenza richiesta ai fini del delitto di violenza privata consiste in un'energia fisica che può esercitarsi sulle persone (ma anche sulle cose) e tale costrizione di altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa può essere realizzata con i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 635 del 30 marzo 1990
«L'applicazione dell'indulto con la sentenza di condanna è connotata da un carattere di essenziale provvisorietà, ed, essendo l'impugnazione ammissibile solo in ordine alla concessione o al diniego del beneficio, è sempre possibile, in sede...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6384 del 3 maggio 1990
«In tema di ricerca storica o storiografica, la prova della verità, come causa di giustificazione, deve essere ancora più rigorosa, e più rigoroso il controllo delle fonti di prova, non potendosi fare la storia con dubbi o insinuazioni. Infatti,...»