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Cassazione civile, sentenza n. 2281 del 9 agosto 1973
«Il quarto comma dell'art. 155 c.p.c. diretto a prolungare la durata del termine che scade in giorno festivo, riguarda i termini a decorrenza successiva e non quelli che si computano a ritroso. Pertanto esso non è applicabile al termine fissato per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2913 del 7 novembre 1973
«La domanda di insinuazione di un creditore nel fallimento è idonea a interrompere la prescrizione nei confronti non solo del debitore fallito ma anche del debitore solidale non fallito.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3296 del 29 novembre 1973
«La facoltà concessa all'assicurato dall'art. 75 del T.U. 13 febbraio 1959, n. 449 di recedere dal contratto nelle ipotesi in cui l'impresa assicuratrice abbia operato in violazione delle disposizioni di cui allo stesso testo unico o abbia ricevuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3400 del 14 dicembre 1973
«Quando occorre procedere all'esame di documenti che non siano in lingua italiana, l'art. 123 c.p.c. non obbliga, ma faculta il giudice a nominare un traduttore; del quale, pertanto, può farsi a meno qualora il documento prodotto sia accompagnato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3460 del 28 dicembre 1973
«Qualora, in pendenza di un ordinario procedimento di cognizione nel quale si controverta sul diritto alla continuazione delle locazioni in forza di proroga legale, il locatore intimi licenza per finita locazione alla scadenza contrattuale, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1090 del 19 aprile 1974
«Presupposto necessario, perché sorga l'onere per il convenuto di costituirsi in giudizio, è la notifica legale, a lui eseguita, dell'atto introduttivo del giudizio, la quale non può essere surrogata, ai fini di istituire un valido contraddittorio,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1187 del 24 aprile 1974
«Le spese di custodia delle cose oggetto di sequestro giudiziario ed il compenso al custode rientrano fra quelle concernenti gli atti necessari del processo – che, a norma dell'art. 90 c.p.c., devono essere anticipate dalla parte a carico della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1244 del 3 maggio 1974
«La richiesta di pagamento degli interessi corrispettivi sulle somme dovute in virtù di titoli di credito scaduti in base ai quali, come prova del credito, è chiesto decreto ingiuntivo, è legittima e ammissibile, trattandosi di crediti liquidi ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 145 del 18 gennaio 1974
«In tema di liquidazione del danno da fatto illecito, non è esatto che una modica invalidità permanente non abbia, in assoluto, mai influenza determinante sulla misura della capacità di guadagno per il futuro. Il giudice di merito, nel liquidare il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1502 del 21 maggio 1974
«L'omessa indicazione del termine perentorio per la notificazione del decreto con il quale il pretore, investito di una domanda di reintegrazione, abbia dato immediatamente i provvedimenti necessari fissando nel contempo l'udienza per la conferma,...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1880 del 21 giugno 1974
«L'art. 413 c.p.c. (nella formulazione assunta a seguito dell'entrata in vigore della L. 11 agosto 1973, n. 533) conserva al foro dell'azienda o della dipendenza natura di competenza speciale esclusiva, aggiungendovi un ulteriore titolo, dato dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2489 del 13 settembre 1974
«I crediti riconosciuti da sentenze di primo grado, dichiarate provvisoriamente esecutive, producono, nonostante l'impugnazione, interessi di pieno diritto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3130 del 25 ottobre 1974
«L'atto ricevuto da notaio o da pubblico ufficiale autorizzato, cui si riferisce per l'emissione del decreto ingiuntivo l'art. 642 c.p.c., non è qualunque atto da cui si possa dedurre l'esistenza di un fatto idoneo a far sorgere il credito vantato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 338 del 7 febbraio 1974
«A differenza dell'estromissione disposta dall'istruttore con ordinanza ai sensi degli artt. 108, 109 e 111 c.p.c., quella disposta con la sentenza, relativamente ad una parte, nel presupposto che nei suoi confronti mancano le condizioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 343 del 7 febbraio 1974
«In materia di separazione consensuale dei coniugi, il presidente del tribunale che procede all'audizione degli stessi e non riesca a conciliarli, si limita a dare atto, nel verbale di cui all'art. 711 c.p.c., del consenso dei medesimi alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3690 del 18 novembre 1974
«È inammissibile la domanda, proposta nella forma del ricorso per ingiunzione, con la quale viene esercitata un'azione di rivendicazione avente per oggetto una cosa mobile determinata. La inammissibilità della domanda comporta la irrituale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 389 del 11 febbraio 1974
«Il giudice del petitorio, al fine di ritenere inammissibile la domanda proposta davanti a lui dalla parte preventivamente convenuta in giudizio possessorio, deve accertare soltanto il fatto della pendenza e della preesistenza di quest'ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4122 del 9 dicembre 1974
«Ai fini del risarcimento del danno in materia di responsabilità civile, quando il soggetto danneggiato è portatore di una invalidità preesistente, va considerato lo stato fisico del soggetto stesso, nella sua unitarietà organico-funzionale, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 933 del 2 aprile 1974
«Ai fini della determinazione dello scarto tra vita fisica e vita lavorativa, oltre all'età, si deve tener conto anche della specifica attività esercitata, giacché questa si protrae nella vita dell'uomo con limiti ben diversi a seconda del tipo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 969 del 5 aprile 1974
«Il patto con cui il vettore è esonerato da responsabilità stante la assicurazione della merce da parte del mittente, in quanto esclude la sua responsabilità legale (ex art. 1693 c.c.) e quindi la surrogazione, ai sensi dell'art. 1916 stesso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1163 del 27 marzo 1975
«Nello stabilire il tracciato della servitù coattiva di passaggio a favore di un fondo intercluso, il giudice deve apprezzare, a norma dell'art. 1051, secondo comma, c.c., i due requisiti del percorso più breve e del minor danno al fondo servente,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1348 del 11 aprile 1975
«Qualora il debitore assoggettato alla esecuzione forzata per rilascio di un immobile deduca la mancanza di uno specifico titolo esecutivo nei suoi confronti e, comunque, eccepisca che l'esecuzione contro di lui promossa avrebbe dovuto seguire la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1444 del 16 aprile 1975
«Il ricorso alle commissioni tributarie o l'azione giudiziale proposti da uno dei condebitori solidali di imposta non vale ad interrompere il corso della prescrizione dell'azione della finanza anche nei confronti dei condebitori.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1642 del 28 aprile 1975
«Ai fini della responsabilità civile per danno cagionato da persona incapace d'intendere e di volere (art. 2047 c.c.), al fine di accertare se un minore sia incapace di intendere o di volere, il giudice non può limitarsi a tener presente l'età...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1665 del 29 aprile 1975
«Gli artt. 2931 e 2932 c.c. non attribuiscono al giudice, che emette una sentenza di condanna del convenuto all'adempimento di un obbligo di fare o di non fare, il potere di autorizzare l'attore a provvedere egli stesso all'esecuzione di tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1701 del 3 maggio 1975
«La norma dell'art. 125 c.p.c. che prevede la possibilità di rilasciare la procura al difensore in data posteriore alla notificazione dell'atto, purché anteriormente alla costituzione della parte rappresentata non può trovare applicazione nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1774 del 7 maggio 1975
«Quando la notificazione di un decreto ingiuntivo sia inesistente, e non semplicemente invalida, ben può essere proposta opposizione all'esecuzione, anche se non sia stata fatta opposizione tardiva, ai sensi dell'art. 650 c.p.c.; e va qualificata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1955 del 19 maggio 1975
«Il ricorso ai lavori preparatori, nel procedimento di interpretazione di una legge, è consentito in via meramente sussidiaria, al fine di trarre utili elementi per l'individuazione del significato precettivo di singole disposizioni normative e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1967 del 19 maggio 1975
«Il danno, derivato al proprietario di un autoveicolo dall'aggrovigliamento alle ruote delle catene antineve e dal loro urto, durante il movimento, contro la carrozzeria, dà luogo ad una responsabilità contrattuale ex art. 1228 c.c. di colui (il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 219 del 17 gennaio 1975
«Il preponente è libero di non accettare l'affare proposto dall'agente. In tal caso questo, salvo che non sia diversamente pattuito, non ha diritto alla provvigione, sempre che non si tratti di un rifiuto generalizzato dei singoli affari, non...»