-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6403 del 23 dicembre 1996
«Allorché il ricorso per cassazione venga depositato in cancelleria mediante presentazione da parte di un incaricato (che può anche essere un avvocato) non occorre l'autenticazione della sottoscrizione. Ne consegue che è del tutto irrilevante...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7555 del 26 luglio 1996
«Il delitto di corruzione è reato di evento caratterizzato dalla particolarità di perfezionarsi alternativamente o con l'accettazione della promessa o con il ricevimento dell'utilità promessa: quando entrambi questi eventi si realizzano in logica...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8635 del 3 ottobre 1996
«Con riguardo a pretesa creditoria (nella specie, corrispettivi maturati nel corso di un rapporto di agenzia) nei confronti di un'impresa sottoposta a liquidazione coatta amministrativa si verifica una situazione di improponibilità o, se proposta,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8817 del 9 ottobre 1996
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, in caso di inabilità temporanea o di inabilità permanente, l'art. 4 del D.L. 23 dicembre 1976 n. 857, convertito con...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10268 del 30 novembre 1996
«L'aggravante di cui all'art. 61 n. 5 c.p. — minorata difesa pubblica o privata — ha carattere obiettivo e ricorre persino quando la situazione che ostacola la difesa sia insorta occasionalmente e comunque indipendentemente dalla volontà...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10393 del 3 dicembre 1996
«Ai fini della sussistenza del reato contravvenzionale di cui all'art. 660 c.p. - molestia o disturbo alle persone - deve considerarsi petulante l'atteggiamento di chi insista nell'interferire inopportunamente nell'altrui sfera di libertà, anche...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2 del 20 settembre 1997
«La dichiarazione di nomina del difensore di fiducia effettuata dall'imputato (o indagato) detenuto con atto ricevuto dal direttore dello stabilimento di custodia a norma dell'art. 123 c.p.p., ha immediata efficacia come se fosse direttamente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3 del 8 gennaio 1997
«Il parziale accoglimento dell'impugnazione dell'imputato non elimina la condanna, sicché - pur impedita la sua condanna al pagamento delle spese processuali - è consentita la condanna dello stesso alla rifusione delle spese sostenute dalla parte...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 262 del 17 gennaio 1997
«In tema di favoreggiamento non è configurabile l'esimente di cui all'art. 378 c.p. (autofavoreggiamento) allorché il giudice di merito accerti, con motivazione congrua e convincente, che l'imputato — ben conscio delle circostanze del fatto e delle...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 433 del 19 aprile 1997
«In materia di reati fallimentari non sussiste alcuna pregiudizialità del giudizio sul rendiconto rispetto alla possibilità di procedere per il reato di peculato nei confronti del commissario liquidatore. La costatazione di prelievi operati dal...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 901 del 5 febbraio 1997
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, se si reca offesa alla reputazione di un partito politico, attraverso il comportamento attribuito a suoi esponenti non identificati, che agiscono in un determinato territorio, legittimato a proporre querela...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 926 del 2 maggio 1997
«In tema di revoca o sostituzione delle misure cautelari per ragioni di salute, il giudice deve tenere conto della situazione di incompatibilità con lo stato di detenzione dal punto di vista oggettivo. Perciò quando si sia determinata una...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 927 del 1 aprile 1997
«In sede di ricorso la Cassazione deve annullare senza rinvio il capo di imputazione di una sentenza, che concerne un fatto non preveduto dalla legge come reato ed eliminare la relativa pena computata a titolo di continuazione, anche se si tratti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1108 del 6 febbraio 1997
«In tema di detenzione di stupefacenti, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel delitto va individuata nel fatto che, mentre la prima postula che l'agente mantenga un comportamento meramente passivo, nel concorso detto...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1286 del 16 ottobre 1997
«Qualora il luogo dell'arresto in flagranza o del fermo sia diverso da quello della consumazione del reato, il giudice competente per la convalida in relazione al luogo dell'esecuzione dell'atto coercitivo da parte della polizia giudiziaria ben può...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1411 del 15 febbraio 1997
«È configurabile la circostanza aggravante del motivo futile nel caso di un omicidio commesso come reazione immediata anche ad espressioni minacciose provenienti dalla vittima quando tali espressioni, per il contesto nel quale vengono formulate e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1551 del 22 aprile 1997
«Nel caso in cui l'impugnazione avverso le ordinanze in materia di misure cautelari sia stata presentata in data anteriore alla entrata in vigore della legge modificatrice della competenza, ma il giudice investitone non abbia, prima di tale data,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1608 del 18 giugno 1997
«In tema di termini per la dichiarazione di ricusazione, in base all'art. 38, comma primo, c.p.p., la presentazione della dichiarazione, nel giudizio, può essere proposta fino a che non sia scaduto il termine previsto dall'art. 491, comma primo,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2655 del 19 marzo 1997
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 97 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 310 c.p.p., nella parte in cui non prevede che debba essere comunicato l'avviso di udienza al P.M., in quanto il principio di buon...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2993 del 5 marzo 1997
«L'idoneità a rendere testimonianza è concetto diverso, e di maggior ampiezza, rispetto a quello della capacità di intendere e volere, implicando non soltanto la necessità di determinarsi liberamente e coscientemente, ma anche quella di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3340 del 21 gennaio 1997
«L'omessa notifica dell'avviso per l'udienza camerale d'appello avverso provvedimento di diniego di revoca di misura cautelare al difensore che assiste l'imputato nel procedimento principale, ancorché non identificantesi con il difensore che ha...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3972 del 8 ottobre 1997
«La decorrenza ex novo dei termini di fase della custodia cautelare, nel caso previsto dall'art. 303, comma 2, c.p.p., ha luogo anche quando, a seguito della risoluzione di un conflitto da parte della Corte di cassazione, il procedimento torni ad...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4088 del 8 maggio 1997
«A norma dell'art. 571, terzo comma, c.p.p., il difensore dell'imputato può proporre impugnazione avverso la sentenza contumaciale solo se munito di specifico mandato, rilasciato con la nomina o anche successivamente; il mandato deve essere...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4108 del 7 gennaio 1997
«Configura il reato di falsità materiale commessa dal privato (artt. 477 e 482 c.p.) l'alterazione della scadenza dell'orario di parcheggio sullo scontrino rilasciato dal parchimetro nelle aree adibite alla sosta per le autovetture del comune. Ciò...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4245 del 14 maggio 1997
«I termini previsti dall'art. 19 L. fall. per l'impugnazione della sentenza resa nel giudizio di opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento si applicano in tutti i casi in cui sia consentita l'opposizione disciplinata dall'art. 18 L....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4473 del 15 maggio 1997
«L'obbligo (o il potere), previsto dall'art. 195 c.p.p., di disporre l'esame delle persone che hanno fornito l'informazione al teste è finalizzato alla ricerca di una convalida e all'ottenimento di un controllo su quanto riferito da colui che rende...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4703 del 20 maggio 1997
«Nei confronti degli animali è consentita ogni attività che non rientri in uno dei divieti specificamente dettati dalla legge 11 febbraio 1992, n. 157 per la «Protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio»; quest'ultima,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4800 del 22 maggio 1997
«Ai fini della configurabilità di penale responsabilità, a titolo di concorso, in ordine al reato di detenzione illegale di un'arma, è necessaria la coscienza e la volontà di contribuire con il proprio operato alla perpetrazione dell'illecito: ove...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5007 del 13 novembre 1997
«Nel procedimento di sorveglianza ben possono essere valutati fatti storicamente accertati, costituenti ipotesi di reato riferibili al condannato, senza necessità di attendere la definizione del relativo procedimento penale. Ed invero, in questa...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5455 del 19 dicembre 1997
«L'art. 676, comma 1, c.p.p., che prevede e disciplina le “altre competenze” del giudice dell'esecuzione, diverse da quelle specificamente indicate negli articoli precedenti, trova applicazione, per analogia, anche con riguardo al provvedimento di...»