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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1337 del 2 maggio 1995
«La legittimazione a proporre ricorso per cassazione avverso provvedimenti ricorribili del magistrato di sorveglianza deve essere riconosciuto, in via esclusiva, all'ufficio del pubblico ministero che esercita le sue funzioni presso detto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1453 del 20 luglio 1995
«Il preesistente stato di detenzione cautelare od esecutivo di un soggetto sottoposto ad indagini, non è di per sè impeditivo, sotto il profilo delle esigenze cautelari, dell'emissione di un nuovo titolo cautelare; siffatto stato infatti può avere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1457 del 20 luglio 1995
«Il giudice richiesto della revoca di una misura cautelare personale, rispetto alla quale sia già stata proposta istanza di riesame a suo tempo respinta, qualora escluda l'intervento di fatti nuovi atti a modificare l'originario quadro, non ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1460 del 17 luglio 1995
«In tema di misure cautelari personali, il pericolo per l'acquisizione o la genuinità della prova, richiesto dall'art. 274, lettera a), c.p.p., per l'applicazione delle stesse, deve essere concreto e va identificato in tutte quelle situazioni dalle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1467 del 9 febbraio 1995
«Sussiste il potere del tribunale di dichiarare lo stato di insolvenza di impresa di assicurazione anche successivamente alla sottoposizione della stessa a liquidazione coatta amministrativa, a norma dell'art. 202 L. fall., benché l'art. 82 del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1499 del 20 aprile 1995
«La parte civile, non essendo fra i soggetti legittimati a proporre appello, ai sensi dell'art. 310 c.p.p., avverso provvedimenti in materia de libertate, non ha neppure titolo a ricevere l'avviso dell'udienza camerale ed a proporre, quindi,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1571 del 28 aprile 1995
«In tema di patteggiamento, l'illegalità della pena concordata dalle parti ed erroneamente convalidata dal giudice comporta che la richiesta doveva essere rigettata in toto e che, in conseguenza, in sede di ricorso per cassazione, deve disporsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2129 del 16 gennaio 1995
«In tema di peculato d'uso, non è ipotizzabile il tentativo, in quanto con l'appropriazione risulta consumato il reato di peculato comune e la mancata restituzione impedisce solo che detto reato degradi nell'ipotesi minore di peculato d'uso. (La...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2287 del 9 maggio 1995
«In tema di sequestro probatorio delle cose che assumono la qualifica di «corpo del reato», non è richiesta la dimostrazione della necessità del sequestro in relazione all'accertamento dei fatti, tuttavia il pubblico ministero dovrà motivare,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2335 del 17 luglio 1995
«In tema di istanza di revoca di misura cautelare personale, il giudice è tenuto a valutare anche la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza posti a base della stessa, anche d'ufficio, né la parte ha l'onere di indicare fatti sopraggiunti o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2471 del 3 marzo 1995
«La presunzione di colpa prevista dall'art. 2054 c.c., a carico del proprietario di un veicolo (oltre che a carico del conducente), non si applica in favore delle persone trasportate, non assimilabili ai terzi estranei alla circolazione, a maggior...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2578 del 31 agosto 1995
«La persona offesa, in quanto tale non rientra tra i soggetti che a norma dell'art. 257, comma 1, c.p.p., possano proporre istanza di riesame contro il provvedimento di sequestro: essa pertanto non è destinataria dell'avviso dell'udienza previsto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2755 del 21 giugno 1995
«In tema di liberazione anticipata (art. 54 dell'ordinamento penitenziario), fermo restando l'obbligo, per il giudice, di acquisire d'ufficio gli elementi di valutazione previsti dall'art. 678, comma 2, c.p.p., deve riconoscersi all'interessato, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2809 del 7 settembre 1995
«In tema di pericolo di fuga di cui all'art. 274 lett. b) c.p.p. il ricorso alla prova logica diviene decisivo quando ci si trovi in presenza di comportamenti che, sempre comunque richiesti dalla legge, e valutati congiuntamente con l'ausilio di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2911 del 30 giugno 1995
«La condanna al pagamento delle spese del procedimento può essere inflitta dal giudice dell'imputato, in base al principio della soccombenza, soltanto con il provvedimento (sentenza e non ordinanza) con cui si definisce un grado del procedimento....»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 3027 del 21 ottobre 1995
«Non costituisce violazione dell'art. 528 c.p. la esposizione e la messa in commercio di oggetti di forma fallica quando il contenuto palesemente ironico e canzonatorio degli oggetti stessi ne escluda il carattere di oscenità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3089 del 17 marzo 1995
«Il disposto di cui all'art. 80 della legge fallimentare (a norma del quale il curatore subentra ipso jure nel contratto stipulato dal locatore fallito) non esclude che il contratto di locazione, sia esso ultra o infranovennale, possa formare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3108 del 24 ottobre 1995
«L'art. 324, comma 1, c.p.p. fa decorrere il termine per proporre istanza di riesame avverso un provvedimento di sequestro dalla data di esecuzione dello stesso o dalla diversa data in cui l'interessato abbia avuto conoscenza dell'avvenuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3377 del 28 marzo 1995
«In tema di reati concernenti le armi, per arma in senso proprio deve intendersi quella la cui destinazione naturale è l'offesa alla persona; rientrano in tale categoria, secondo l'art. 30 T.U. di P.S. e l'art. 45, comma 1, del relativo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3661 del 19 settembre 1995
«Avverso il decreto applicativo della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. non è esperibile il ricorso per cassazione se prima non sia stato esperito l'appello: invero il cosiddetto ricorso per saltum è previsto solo contro le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3674 del 7 dicembre 1995
«Qualora sia impugnato con la richiesta di riesame un provvedimento cautelare personale o reale privo di motivazione, fisica o concettuale, il giudice del riesame deve annullarlo, essendogli inibito, in tali ipotesi, fare ricorso al potere di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3722 del 29 marzo 1995
«La disposizione dell'art. 56, comma primo, della L.F. (R.D. 16 marzo 1942 n. 267), secondo la quale i creditori hanno diritto di compensare con i loro debiti verso il fallito i crediti che essi vantano verso lo stesso, ancorché non scaduti prima...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3999 del 12 aprile 1995
«L'art. 473 c.p. sanziona la contraffazione o l'alterazione dei marchi dei prodotti industriali, mentre l'art. 9, secondo comma della L. 10 aprile 1954, n. 125 (riguardante la tutela delle denominazioni di origine e tipiche dei formaggi) punisce...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4363 del 8 settembre 1995
«Avuto riguardo, da un lato, al disposto di cui all'art. 609, comma 2, c.p.p. (in base al quale la cognizione della Corte di cassazione si estende alle questioni - s'intende di legittimità - non proponibili all'atto della presentazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4371 del 15 settembre 1995
«Il ricorso per saltum ex art. 311 n. 2 c.p.p. avverso i provvedimenti restrittivi della libertà personale, è possibile quando la motivazione manchi materialmente o sia del tutto inintellegibile o si esprima con un enunciato tanto incompleto ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4911 del 31 gennaio 1995
«Il principio secondo cui il giudice competente a pronunciarsi sulla revoca delle misure cautelari personali non incontra alcuna preclusione nella mancata impugnazione dell'ordinanza cautelare nei termini previsti dagli artt. 309, comma 1 e 311,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6485 del 8 giugno 1995
«Con riguardo al fallimento di una società per azioni posta in liquidazione, è inammissibile la proposta di concordato fallimentare presentata dall'amministratore. Infatti, la legittimazione a proporre tale proposta spetta ai liquidatori dato che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8470 del 26 luglio 1995
«Non è punibile il tentativo di estorsione (artt. 56, 629 c.p.) commesso con minaccia in danno del coniuge; nella specie deve trovare applicazione, infatti, la causa di non punibilità prevista dall'art. 649 c.p., in quanto le ipotesi criminose che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9781 del 22 settembre 1995
«I benefici di legge non possono essere negati in considerazione «della assenza di resipiscenza processuale» dell'imputato che non consente una prognosi favorevole. Infatti, l'esercizio del diritto di difendersi — in cui finisce per sostanziarsi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10660 del 27 ottobre 1995
«Quando nel corso del dibattimento il P.M. proceda a contestazione suppletiva ai sensi degli artt. 516, 517 e 518, n. 2, la parte offesa ha diritto alla sospensione del dibattimento per essere nuovamente citata in giudizio o, se presente, per...»