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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2577 del 6 marzo 1995
«Tali sono, per loro natura, quelli che tutelano gli interessi considerati dai delitti previsti dal codice penale, rispetto ai quali la tutela civilistica assegnata alle vittime costituisce il riflesso patrimoniale della violazione di un divieto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1183 del 19 gennaio 2007
«Nel vigente ordinamento alla responsabilità civile è assegnato il compito precipuo di restaurare la sfera patrimoniale del soggetto che ha subito la lesione, anche mediante l'attribuzione al danneggiato di una somma di denaro che tenda a eliminare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3751 del 23 febbraio 2005
«In tema di risarcimento del danno (anche non patrimoniale), perché si configuri la responsabilità civile dell'autore di un fatto costituente reato non è richiesto che il fatto costituisca anche nel caso concreto un illecito penalmente sanzionato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1646 del 14 febbraio 2000
«In tema di liquidazione del danno patrimoniale in favore dei genitori di un soggetto deceduto, qualora venga dedotto non già il generale pregiudizio inerente alla perdita della futura assistenza economica, che i genitori hanno ordinariamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10629 del 26 ottobre 1998
«In tema di diritto al risarcimento del danno che spetta ai congiunti di persona deceduta a causa dell'altrui fatto illecito, la perdita da parte dei familiari di una serie di prestazioni economicamente valutabili attinenti alla cura e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10482 del 1 giugno 2004
«Con riguardo all'art. 2054, primo e secondo comma c.c., il danno non patrimoniale di cui all'art. 2059 (salvo che per il danno non patrimoniale da lesione di valori della persona umana costituzionalmente garantiti) è risarcibile a condizione che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4754 del 9 marzo 2004
«I prossimi congiunti di persona deceduta a causa di un fatto illecito sono titolari iure hereditatis del diritto di agire quali eredi e nei limiti della relativa quota, per ottenere il risarcimento del danno biologico e di quello patrimoniale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20684 del 25 settembre 2009
«Ai fini del risarcimento del danno non patrimoniale, ai sensi dell'art. 2059 c.c., l'inesistenza di una pronuncia del giudice penale, nei termini in cui ha efficacia di giudicato nel processo civile in virtù degli artt. 651 e 652 c.p.p.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8703 del 9 aprile 2009
«In tema di responsabilità per fatto illecito, rientra tra i principi informatori della materia, ai quali è tenuto ad uniformarsi il giudice di pace nel giudizio di equità, quello di cui al disposto dell'art. 2059 c.c. il quale, secondo una lettura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 729 del 15 gennaio 2005
«Il risarcimento del danno non patrimoniale non richiede che la responsabilità dell'autore del fatto illecito sia stata accertata in un procedimento penale, in quanto l'interpretazione conforme a Costituzione dell'art. 2059 c.c. (Corte cost.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4359 del 3 marzo 2004
«Non è ostativo al risarcimento del danno non patrimoniale il fatto che la responsabilità dell'autore del fatto illecito non sia stata accertata in concreto in un procedimento penale, in quanto — come affermato da Corte cost. con sentenza n. 233...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 469 del 13 gennaio 2009
«Nel caso in cui dall'illecito sanitario (per responsabilità aquiliana o contrattuale) derivi una lesione gravissima alla salute del neonato, il danno morale richiesto "iure proprio" dai genitori va risarcito come danno non patrimoniale, nell'ampia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19057 del 12 dicembre 2003
«Riportata la responsabilità aquiliana nell'ambito della bipolarità prevista dal codice vigente tra danno patrimoniale (art. 2043 c.c.) e danno non patrimoniale (art. 2049 c.c.), e ritenuto che il danno non patrimoniale debba essere risarcito non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14835 del 24 giugno 2009
«...la reintegrazione di una diminuzione patrimoniale collegata alle modalità della prestazione lavorativa svolta - e il relativo accertamento è riservato al giudice di merito, restando incensurabile in sede di legittimità se congruamente motivato.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20980 del 30 settembre 2009
«In caso di accertato demansionamento professionale, la liquidazione del danno alla professionalità del lavoratore non può prescindere dalla prova del danno e del relativo nesso causale con l'asserito demansionamento, ferma la necessità di evitare,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3630 del 12 marzo 2002
«...di tale finalità sia comunque garantita dalla responsabilità patrimoniale dello stesso datore di lavoro, ai sensi dell'art. 2740 c.c., considerato che la garanzia generale potrebbe essere frustrata in caso di insolvenza del medesimo datore»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1036 del 16 gennaio 2009
«In tema di società di persone, e con riguardo alla liquidazione della quota agli eredi del socio defunto, gli art. 2261 e 2289 cod. civ., che devono essere letti congiuntamente, pongono a carico della società l'obbligo di liquidare la quota...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7228 del 7 agosto 1996
«Anche alle società di persone, nonostante la loro non perfetta autonomia patrimoniale, — in relazione alle previsioni degli artt. 2267, 2268 e 2304 c.c. in materia di responsabilità personale dei soci per le obbligazioni sociali —, va riconosciuta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21520 del 12 novembre 2004
«...che la norma citata mira a tutelare l'affidamento dei terzi i quali, non conoscendo la consistenza patrimoniale dell'organismo sociale in via di costituzione, hanno negoziato fidando sulla solvibilità di coloro che hanno agito per il medesimo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20558 del 29 luglio 2008
«Nella società in accomandita semplice, la modifica della ragione sociale per effetto della sostituzione dell'unico socio accomandatario determina esclusivamente una modifica dell'atto costitutivo ma non la trasformazione della società in un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8174 del 7 aprile 2006
«In tema di legittimazione ad causam, le società di capitali, in quanto dotate di personalità giuridica, sono soggetti distinti dai soci che ne fanno parte ed hanno la responsabilità patrimoniale esclusiva, salvo tassative ipotesi previste dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 804 del 25 gennaio 2000
«Gli istituti dell'autonomia patrimoniale e della distinta personalità giuridica della società di capitali (nella specie, società per azioni) rispetto ai soci comportano la esclusione della riferibilità a costoro del patrimonio (ivi compresi i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2053 del 10 marzo 1999
«La personalità giuridica delle società di capitali (e la conseguente autonomia patrimoniale perfetta) comportano l'esclusiva imputabilità all'ente degli atti compiuti e dell'attività svolta in suo nome, nonché delle relative conseguenze...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21831 del 10 novembre 2005
«Tale principio, valevole anche con riguardo ai soci dissenzienti che non abbiano provveduto ad impugnare la deliberazione nei modi e nei termini prescritti, a maggior ragione è destinata a valere nei confronti del socio che abbia concorso con il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6834 del 22 luglio 1994
«Pertanto, qualora vengano addotte violazioni del principio di chiarezza e precisione del bilancio, la nullità della delibera sussiste se i fatti accertati sono concretamente idonei ad ingenerare, per tutti gli interessati, incertezze o comunque...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14655 del 5 luglio 2011
«La controversia riguardante l'azione di responsabilità a carico degli amministratori (o dei terzi che hanno concorso con loro nel cagionare il danno) di una società per azioni a partecipazione pubblica anche se maggioritaria o, come nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9619 del 22 aprile 2009
«L'azione di responsabilità dei creditori sociali nei confronti degli amministratori di società è soggetta a prescrizione quinquennale, decorrente dal momento in cui i creditori sono oggettivamente in grado di venire a conoscenza dell'insufficienza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20476 del 25 luglio 2008
«Ai fini dell'individuazione del momento di esteriorizzazione dell'insufficienza patrimoniale antecedente al fallimento o alla messa in liquidazione coatta amministrativa, è senz'altro idoneo il bilancio di esercizio, tenuto conto della sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8544 del 5 maggio 2004
«In tema di società cooperative, costituisce inosservanza dell'obbligo di conservazione dell'integrità del patrimonio sociale e genera, pertanto, responsabilità patrimoniale degli amministratori ex art. 2394 c.c. l'assegnazione in proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15487 del 6 dicembre 2000
«In tema di società, presupposti necessari e sufficienti per l'esperimento dell'azione di responsabilità verso gli amministratori, ex art. 2394 c.c., devono ritenersi l'esistenza di un pregiudizio patrimoniale per i creditori (costituito...»