-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3294 del 15 ottobre 1968
«Sia nella forma della liquidazione individuale (art. 495 c.c.) sia più ancora nella forma della liquidazione concorsuale (artt. 498 e segg. c.c.) i poteri di amministrazione nonché di disposizione con le cautele prescritte dalla legge, che l'erede...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5143 del 22 maggio 1998
«Le norme di cui all'art. 872, secondo comma, c.c. in tema di distanze di costruzioni, nonché quelle integrative del codice civile in subiecta materia , sono le uniche che consentano, in caso di loro violazione nell'ambito dei rapporti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18877 del 10 luglio 2008
«L'adempimento dell'obbligazione pecuniaria, ai sensi degli artt. 1182, terzo comma, e 1183 cod. civ., si perfeziona nel luogo e nel tempo in cui il creditore entra in concreto nella disponibilità della somma di denaro. (In applicazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13208 del 31 maggio 2010
«In tema di contratti, il principio della buona fede oggettiva, cioè della reciproca lealtà di condotta, deve presiedere all'esecuzione del contratto, così come alla sua formazione ed alla sua interpretazione e, in definitiva, accompagnarlo in ogni...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1510 del 23 febbraio 1999
«Il condomino può esser escusso per l'intero addebito del condominio da un terzo, nei cui confronti è un condebitore solidale, indipendentemente dall'adempimento del suo obbligo nei confronti del condominio, ed ha diritto di regresso nei confronti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2211 del 13 maggio 1989
«Le modalità della disdetta del contratto di locazione, che siano indicate nel contratto medesimo (nella specie, lettera raccomandata con ricevuta di ritorno), non possono integrare una forma convenzionale ad substantiam , e, pertanto, non ostano...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13248 del 31 maggio 2010
«Nelle locazioni di immobili ad uso diverso dall'abitazione, alle quali non si applica la disciplina di cui all'art. 55 della legge 27 luglio 1978, n. 392, l'offerta o il pagamento del canone (che, se effettuati dopo l'intimazione di sfratto, non...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13840 del 9 giugno 2010
«Nei contratti con prestazioni corrispettive, ai fini della pronuncia di risoluzione per inadempimento in caso di inadempienze reciproche, il giudice di merito è tenuto a formulare un giudizio - incensurabile in sede di legittimità se congruamente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2523 del 17 giugno 1977
«Giustamente il giudice del merito dichiara cessata la materia del contendere in una causa di risoluzione della locazione per avere l'inquilino, attraverso l'asportazione del mobilio, sottratto le garanzie idonee ad assicurare il pagamento della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14530 del 22 giugno 2009
«Qualora in un contratto di locazione la parte locatrice sia costituita da più locatori, ciascuno di essi è tenuto, dal lato passivo, nei confronti del conduttore alla medesima prestazione, così come, dal lato attivo, ognuno degli stessi può agire...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4968 del 4 giugno 1997
«Il maggior danno che il locatore assuma di aver subito per effetto della morosità del conduttore e del mancato, tempestivo rilascio dell'immobile locato (art. 1591 c.c.), scaturendo da una fonte di responsabilità ex contractu , va rigorosamente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 172 del 22 gennaio 1972
«Il principio secondo cui il rilascio di una quietanza presuppone la esistenza di un negozio produttivo dell'obbligazione di pagamento, la cui esistenza la quietanza stessa serve a documentare, non può essere invocato a sostegno di una sanatoria...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 29776 del 19 dicembre 2008
«L'assunzione della qualità di socio e l'obbligo di buona fede nell'adempimento delle obbligazioni, che discendono dal contratto di società, non comportano la preventiva rinuncia del socio ad avvalersi dei suoi diritti e facoltà, anche derivanti da...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4059 del 22 febbraio 2010
«Nell'esecuzione in forma specifica dell'obbligo di concludere un contratto di compravendita, l'esecutività provvisoria, ex art. 282 c.p.c., della sentenza costitutiva emessa ai sensi dell'art. 2932 c.c., è limitata ai capi della decisione che sono...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4448 del 20 marzo 2012
«In tema di azioni possessorie, agli effetti dell'art. 1169 c.c., secondo cui la reintegrazione si può domandare anche contro chi è nel possesso in virtù di un acquisto a titolo particolare, fatto con la conoscenza dell'avvenuto spoglio, la nozione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12883 del 24 luglio 2012
«L'acquirente di un immobile locato a terzi, in quanto cessionario "ex lege" del contratto di locazione e di tutti i diritti e le facoltà da esso scaturenti, è pienamente legittimato ad intimare al conduttore lo sfratto, a nulla rilevando né che la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2316 del 19 maggio 1998
«La normativa sull'inquinamento acustico di cui alla legge n. 447 del 1995 non ha abrogato la norma di cui all'art. 659, comma primo, c.p., in quanto la legge speciale ha inteso fissare un limite di rumorosità, al fine di tutelare la salute della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1467 del 23 gennaio 2008
«In tema di determinazione del valore della causa ai sensi dell'art. 12 c.p.c., nel testo vigente dal 30 aprile 1995, a seguito della riforma recata dalla legge n. 353 del 1990, in ipotesi di domanda di risoluzione di un rapporto di locazione per...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2987 del 6 luglio 1977
«Qualora il conduttore esegua l'ordinanza di pagamento della somma non controversa emessa ai sensi dell'art. 666 c.p.c., il giudice non può convalidare l'intimazione di sfratto per morosità, ma il processo può continuare nelle forme della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 676 del 14 gennaio 2005
«In tema di procedimento per convalida di sfratto per morosità, se all'esito dell'opposizione dell'intimato il giudizio di convalida prosegue con la conversione del rito ex art. 667 c.p.c. il locatore può chiedere, trattandosi di domanda fondata...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1529 del 17 febbraio 1994
«Contro il decreto ingiuntivo emesso ai sensi dell'art. 664 c.p.c., essendo ammessa l'opposizione di cui all'art. 645 c.p.c., non può essere proposto ricorso per cassazione.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7815 del 15 luglio 1991
«In difetto della relativa opposizione da parte del conduttore intimato il decreto ingiuntivo per i canoni scaduti e da scadere pronunciato nei suoi confronti in seguito all'istanza del locatore contenuta nell'atto di intimazione di sfratto per...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2182 del 26 giugno 1972
«Qualora la qualifica di locatario moroso, dedotta come titolo a fondamento dell'ingiunzione di pagamento dei canoni scaduti, sia stata altresì dedotta come titolo di giustificazione della domanda di convalida di sfratto per morosità, il giudicato...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1394 del 5 luglio 1965
«La competenza del giudice della causa di sfratto per morosità ad emettere il decreto ingiuntivo per il pagamento dei canoni scaduti si determina in base all'ammontare dei canoni scaduti al momento della domanda (art. 658 c.p.c.); verificatosi tale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12117 del 19 agosto 2003
«Presupposto necessario della cessazione degli effetti processuali dell'intimazione di sfratto per morosità ai sensi dell'art. 662, c.p.c., è la mancata comparizione del locatore all'udienza fissata nell'atto di citazione e, pertanto, detta norma...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1879 del 14 giugno 1972
«L'intimazione di licenza o di sfratto, richiesta per il procedimento di convalida, non ha il contenuto e gli effetti sostanziali della disdetta. Essa è una dichiarazione precettiva del locatore o concedente che tende ad avere incidenza diretta...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8405 del 10 aprile 2014
«Costituisce domanda nuova, come tale inammissibile, la richiesta di ripetizione dei canoni di locazione superiori alla misura legale versati anche nel corso di causa, ovvero successivamente alla data di proposizione della domanda, in quanto si...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27595 del 12 luglio 2007
«In tema di appropriazione indebita, la legittimazione alla proposizione della querela non presuppone l'accertamento della potestà dominicale sulle cose di cui si denuncia l'altrui impossessamento, essendo sufficiente la deduzione di un diritto di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17453 del 31 luglio 2006
«La notificazione effettuata, ai sensi dell'articolo 139 c.p.c., nel luogo in cui il destinatario ha l'ufficio o dove esercita l'industria o il commercio non postula una relazione di fatto con il luogo di lavoro caratterizzata da una presenza...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7809 del 31 marzo 2010
«A seguito della sentenza (di immediata applicazione) della Corte costituzionale n. 3 del 2010, dichiarativa dell'illegittimità costituzionale dell'art. 140 c.p.c., nella parte in cui prevedeva che la notifica si perfezionasse, per il destinatario,...»