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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17151 del 3 dicembre 2002
«...limiti a comparire ma è necessario che si opponga alla convalida), sia i presupposti generali dell'azione (quelli attinenti cioè alla giurisdizione, alla competenza, alla capacità processuale dell'intimante e alla corretta vocazione in giudizio).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2851 del 13 agosto 1969
«...dal rito con cui è emesso — che il provvedimento abbia natura decisoria, che sia idoneo a produrre, con forza di giudicato, effetti di diritto sostanziale e processuale sul piano contenzioso, e che contro di esso non sia dato alcun altro rimedio.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11856 del 4 dicembre 1995
«La morte dell'imputato, intervenuta successivamente alla proposizione del ricorso per cassazione, impone l'annullamento senza rinvio della sentenza, per estinzione del reato, con l'enunciazione della relativa causale nel dispositivo, risultando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9075 del 12 ottobre 1985
«In tema di reati previsti dall'art. 374 c.p., l'assoluta inidoneità dell'immutazione dei luoghi a generare la frode processuale si verifica solo quando la condotta è talmente grossolana da rivelare ictu oculi l'artificio, sì da togliere qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6936 del 28 giugno 1991
«Sicché essa, che è eccezionalmente operativa dopo la consumazione del reato, non è concepibile in relazione ad un comportamento processuale di collaborazione con gli organi inquirenti, quando tale collaborazione non appaia collegabile alla minore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14412 del 2 novembre 1990
«...processuale di semplice collaborazione con gli inquirenti, trattandosi di comportamento intrinsecamente ispirato a calcoli utilitaristici (riduzione di pena) e non collegabile ad una minore capacità a delinquere o a sincero ravvedimento.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10002 del 26 settembre 1991
«Poiché nel vigente sistema processuale non sono previste prove rituali e vige il principio del libero convincimento, il giudice non è tenuto a disporre apposita perizia, potendo ricavare gli elementi necessari al giudizio sulla maturità del minore...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7454 del 19 maggio 1989
«...molteplicità di fattori correlati agli aspetti psicologici e fisici dell'evoluzione del minore, alle sue condizioni socio-ambientali e familiari, al grado di istruzione e di educazione, alla natura dei reati commessi, al comportamento processuale.»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 20387 del 9 ottobre 2015
«In tema di capacità processuale, qualora la procura sia rilasciata dal direttore generale di una società che si assuma munito del potere rappresentativo della società, ossia da un soggetto diverso da quelli - come la persona fisica che ricopre la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22503 del 23 ottobre 2014
«Tale legittimazione, tuttavia, ha portata meramente sostitutiva e processuale, con la conseguenza che gli effetti sostanziali della pronuncia si spiegano solo nei confronti dell'effettivo nuovo titolare, sia o meno il medesimo intervenuto in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8621 del 5 agosto 1995
«Qualora non sia stata prodotta da parte dell'appellato fallimento l'autorizzazione del giudice delegato al curatore a stare in giudizio, la possibilità di sanare il difetto di capacità processuale mediante la successiva produzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2608 del 5 febbraio 2014
«La perdita della capacità processuale del fallito nel periodo compreso tra la dichiarazione di fallimento e la chiusura della procedura non è assoluta, ma relativa, con la conseguenza che il creditore può convenire in giudizio il fallito...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27263 del 20 dicembre 2006
«Il fallito che abbia impugnato personalmente l'avviso di accertamento tributario a lui direttamente notificato non è legittimato a far valere l'invalidità dell'atto derivante dalla mancata notifica al curatore del fallimento: la perdita della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2965 del 27 febbraio 2003
«La perdita della capacità processuale del fallito, a seguito della dichiarazione di fallimento, non è assoluta, ma relativa alla massa dei creditori, alla quale soltanto — e per essa al curatore — è concesso eccepirla, con la conseguenza che, se...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6262 del 2 maggio 2002
«La pronuncia di fallimento non produce effetti interruttivi automatici sui processi in corso in cui sia parte il fallito, perchè la perdita della capacità processuale che ne consegue non si sottrae alla regola, dettata a tal fine dall'art. 300...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20285 del 27 settembre 2010
«In tema di processo instaurato dal minore legalmente rappresentato dal genitore esercente la potestà parentale, al raggiungimento della maggiore età da parte del rappresentato che venga successivamente dichiarato fallito, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3719 del 13 marzo 2003
«In tema di fallimento, il decreto con il quale il giudice delegato dichiari esecutivo lo stato passivo non è suscettibile di denunzia con rimedi diversi dalle impugnazioni tipiche dello stato passivo — tassativamente previste dagli artt. 98, 100,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5662 del 9 marzo 2010
«In materia di risarcimento danni conseguenti ad attività venatoria, ove la società assicuratrice del responsabile venga sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, si determina, oltre alla perdita della capacità (anche) processuale degli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11509 del 9 marzo 2017
«In tema di valutazione della chiamata in reità o correità in sede cautelare, le dichiarazioni accusatorie rese dal coindagato o coimputato nel medesimo reato o da persona indagata o imputata in un procedimento connesso o collegato, integrano i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9781 del 22 settembre 1995
«I benefici di legge non possono essere negati in considerazione «della assenza di resipiscenza processuale» dell'imputato che non consente una prognosi favorevole. Infatti, l'esercizio del diritto di difendersi — in cui finisce per sostanziarsi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 23 giugno 2000
«In tema di interpretazione degli atti, poiché l'efficacia operativa dell'art. 143 c.p.p. è subordinata all'accertamento dell'ignoranza della lingua italiana da parte dell'imputato, qualora l'imputato straniero mostri, in qualsiasi maniera, di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13183 del 25 maggio 2017
«La cancellazione della società di persone dal registro delle imprese determina l’estinzione della società stessa, privandola della capacità di stare in giudizio, sicché, quando ciò intervenga nella pendenza di un giudizio del quale la medesima è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7403 del 23 marzo 2017
«In tema di esecuzione forzata, l’atto di pignoramento notificato personalmente al debitore esecutato privo di capacità processuale, perché in stato di interdizione legale, è nullo, ma tale nullità – qualora il debitore interdetto, già costituito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40801 del 13 settembre 2018
«Qualora nel corso del processo penale intervenga il fallimento della società costituita parte civile, non si verifica la perdita della capacità processuale del soggetto fallito se il proprio procuratore o il curatore del fallimento ometta la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5108 del 24 novembre 1977
«Il principio, enunciato nell'art. 300 c.p.c., secondo cui gli eventi relativi alla modificazione della capacità processuale della parte costituita hanno rilevanza processuale solo se dichiarati in udienza o notificati alle altre parti dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1104 del 14 febbraio 1984
«...ad causam) — l'alienazione del diritto controverso per atto tra vivi a titolo particolare non fa venir meno l'interesse ad agire o a ricorrere in capo all'originario attore, onde il rapporto processuale prosegue tra le parti originarie.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1230 del 21 febbraio 1984
«...esclusivamente dalle disposizioni dell'art. 300 c.p.c., restando preclusa ogni integrazione od interferenza delle diverse disposizioni che regolano gli effetti di detti eventi ove verificatisi in successivi momenti del rapporto processuale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5291 del 19 ottobre 1984
«Seppure la morte o la perdita della capacità di stare in giudizio della parte costituita, verificatasi nel corso del giudizio e prima della chiusura della discussione, hanno rilevanza processuale soltanto ove dichiarate in udienza o notificate...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6209 del 9 dicembre 1985
«...quanto al primo motivo, configura opposizione all'esecuzione (rimessa alla competenza del giudice determinato ex artt. 615 e 616 c.p.c.) quanto al secondo motivo con cui è contestata la capacità processuale del creditore precedente.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7911 del 6 agosto 1990
«...atteso che alla società di persone deve riconoscersi un'autonoma capacità processuale, mentre ciascun socio ha per intero, salva diversa disposizione dell'atto costitutivo, il potere di rappresentanza sia sostanziale che processuale della società.»