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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23093 del 8 giugno 2011
«I criteri soggettivi di commisurazione della pena (art. 133, comma secondo, c.p.,) non rilevano ai fini della configurabilità dell'ipotesi di minore gravità del reato di violenza sessuale, non rispondendo la mitigazione della pena all'esigenza di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10085 del 6 marzo 2009
«In tema di violenza sessuale, ai fini del riconoscimento della circostanza attenuante della "minore gravità" non rileva la semplice assenza di un rapporto sessuale con penetrazione, in quanto è necessario valutare il fatto nella sua complessità....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1190 del 11 gennaio 2008
«In tema di reati sessuali, non ricorre l'attenuante della minore gravità del fatto (art. 609 bis, comma terzo, c.p.) nel caso in cui la violenza sessuale sia perpetrata dal genitore ai danni del proprio figlio, in quanto, ponendo in essere tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34902 del 17 settembre 2007
«In tema di violenza sessuale, la diminuente prevista dall'art. 609 bis, ultimo comma, c.p. per i casi di minore gravità non è soggetta al giudizio di comparazione di cui all'art. 69 c.p.p., stante l'obbligatorietà della sua applicazione allorché...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2597 del 26 gennaio 2004
«In tema di reati contro la libertà sessuale,ai fini dell'accertamento della sussistenza o meno dell'attenuante speciale del fatto di minore gravità, prevista dall'art. 609 bis, terzo comma, c.p., deve farsi riferimento oltre che alla materialità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47730 del 15 dicembre 2003
«In tema di abusi sessuali, ai fini della configurabilità della diminuente del fatto di minore gravità prevista dall'art. 609 bis, terzo comma, c.p. non può farsi riferimento esclusivo alla materialità del fatto, come nel precedente assetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5646 del 16 maggio 2000
«In tema di violenza sessuale, stante il carattere indefinito e discrezionale della circostanza attenuante ad effetto speciale di cui all'art. 609 bis, è necessario fare riferimento a criteri normativi certi quali gli elementi menzionati dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11558 del 11 ottobre 1999
«La circostanza attenuante, prevista dal terzo comma dell'art. 609 bis c.p. nei «casi di minore gravità» deve considerarsi applicabile in tutte quelle fattispecie in cui — avuto riguardo ai mezzi, alle modalità esecutive ed alle circostanze...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1040 del 6 febbraio 1997
«Il compimento di atti sessuali diversi dalla congiunzione carnale può avere anche connotazioni di gravità maggiore della congiunzione stessa e l'applicazione della circostanza attenuante speciale prevista da comma 3 dell'art. 609 bis deve avere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10248 del 4 marzo 2014
«Ai fini della configurabilità del delitto di violenza sessuale, la rilevanza di tutti quegli atti che, in quanto non direttamente indirizzati a zone chiaramente definibili come erogene, possono essere rivolti al soggetto passivo, anche con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19033 del 2 maggio 2013
«In tema di violenza sessuale commessa mediante strumenti telematici di comunicazione a distanza, la mancanza di contatto fisico tra l'autore del reato e la vittima non è determinante ai fini del riconoscimento della circostanza attenuante del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35150 del 28 settembre 2011
«Non integra concorso nell'altrui reato di violenza sessuale il mero "voyeurismo", salvo che l'atto del guardare sia stato oggetto di un preventivo accordo tra i soggetti oppure venga palesato all'esecutore materiale della violenza in modo tale da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26369 del 6 luglio 2011
«Il concorso di persone nel reato di violenza sessuale è configurabile solo nella forma del concorso morale con l'autore materiale della condotta criminosa ove il concorrente non sia presente sul luogo del delitto, configurandosi diversamente il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23988 del 15 giugno 2011
«La fattispecie criminosa di violenza sessuale di gruppo richiede per l'integrazione la presenza di più persone al momento e sul luogo del delitto e in ciò si differenzia dall'ipotesi di concorso nel reato di violenza sessuale. (Nella specie la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1818 del 20 gennaio 2011
«La dichiarazioni della persona offesa, vittima del reato di violenza sessuale, possono essere assunte, anche da sole, come prova della responsabilità dell'imputato, non necessitando le stesse di riscontri esterni. (In motivazione la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33464 del 5 ottobre 2006
«In tema di reati sessuali, la condotta vietata dall'art. 609 bis c.p. comprende, oltre ad ogni forma di congiunzione carnale, qualsiasi atto che, risolvendosi in un contatto corporeo, ancorché fugace ed estemporaneo, tra soggetto attivo e soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25464 del 8 giugno 2004
«Le prestazioni sessuali eseguite in videoconferenza in modo da consentire al fruitore delle stesse di interagire in via diretta ed immediata con chi esegue la prestazione, con la possibilità di richiedere il compimento di atti sessuali...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 66551 del 5 giugno 1998
«Con la nuova disciplina introdotta con la legge 15 febbraio 1996, n. 66 l'illiceità dei comportamenti deve essere valutata alla stregua del rispetto dovuto alla persona umana e della loro attitudine ad offendere la libertà di determinazione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18847 del 22 aprile 2003
«La condotta vietata dall'art. 609 bis c.p. (violenza sessuale) comprende — se connotata da costrizione — sia ogni forma di congiunzione carnale tra autore del reato e soggetto passivo, sia qualsiasi atto che offende in modo diretto ed univoco la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36758 del 25 settembre 2003
«In tema di violenza sessuale, deve ritenersi «atto sessuale», previsto dall'art. 609 bis c.p., oltre al coito di qualsiasi natura, ogni atto diretto ed idoneo a compromettere la libertà della persona attraverso l'eccitazione o il soddisfacimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19562 del 29 settembre 2004
«Nell'espropriazione promossa dal creditore contro il terzo proprietario nei casi e nei modi di cui agli artt. 602 e seguenti c.p.c., sono parti tanto il terzo assoggettato all'espropriazione, quanto il debitore, per cui nel giudizio di opposizione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39710 del 3 novembre 2011
«L'intenzionale e prolungata pressione sulla zona genitale della vittima, sia essa protetta o meno dalla biancheria, integra il reato di violenza sessuale anche nel caso in cui sia ispirata da una finalità diversa da quella a sfondo sessuale. (In...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28815 del 11 luglio 2008
«In tema di reati sessuali, è atto sessuale sia il contatto fisico diretto che quello simulato con una zona erogena del corpo (nella specie, la bocca ), in quanto atto parimenti invasivo dell'altrui sfera sessuale. (Fattispecie nella quale è stata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25112 del 2 luglio 2007
«Ai fini della configurabilità del reato di violenza sessuale, va qualificato come «atto sessuale» anche il bacio sulla bocca che sia limitato al semplice contatto delle labbra, potendosi detta connotazione escludere solo in presenza di particolari...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7369 del 1 marzo 2006
«In tema di violenza sessuale (art. 609 bis c.p.), la condotta sanzionata comprende qualsiasi atto che, risolvendosi in un contatto corporeo, pur se fugace ed estemporaneo, tra soggetto attivo e soggetto passivo del reato, ovvero in un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44246 del 5 dicembre 2005
«In tema di violenza sessuale, la nozione di atti sessuali è la risultante della somma dei concetti di congiunzione carnale ed atti di libidine, previsti dalle previgenti fattispecie di violenza carnale ed atti di libidine violenti, per cui essa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15464 del 1 aprile 2004
«I reati di violenza sessuale offendono la libertà personale intesa come libertà di autodeterminazione a compiere un atto sessuale, e non già la libertà morale della vittima, oppure il pudore e l'onore sessuale. Ne consegue che non ogni atto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12446 del 1 dicembre 2000
«La condotta vietata dall'art. 609 bis c.p. (violenza sessuale) ricomprende, se connotata da costrizione (violenza, minaccia o abuso di autorità), sostituzione ingannevole di persona ovvero abuso di condizione di inferiorità fisica o psichica,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7772 del 4 luglio 2000
«Devono includersi nella nozione di atti sessuali tutti quegli atti indirizzati verso zone erogene, e che siano idonei a compromettere la libera determinazione della sessualità del soggetto passivo e ad entrare nella sua sfera sessuale con modalità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29603 del 25 luglio 2011
«Il delitto di violenza sessuale, aggravato dalla circostanza speciale dell'uso di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti gravemente lesive della salute della persona offesa assorbe quello di procurata incapacità mediante somministrazione di...»