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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1034 del 29 maggio 1993
«In tema di misura cautelare personale, la concretezza del pericolo della commissione di gravi delitti o di reati della stessa specie di quello per cui si procede, non può essere valutata con riferimento esclusivo ad un «pericolo» già verificatosi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3128 del 20 ottobre 1992
«In materia di misure cautelari personali, l'art. 274 c.p.p. — nel definire i criteri di una prognosi di pericolosità dell'indagato simmetrica al periculum in mora civilistico — accoglie nella norma della lett. c) l'esigenza di prevenzione speciale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3561 del 26 aprile 1990
«L'interesse ad agire con azione di mero accertamento presuppone una pregiudizievole situazione di incertezza oggettiva, relativa non a meri fatti o a norme giuridiche astratte ma incidente su diritti soggettivi, la quale non sia eliminabile senza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6780 del 21 febbraio 2012
«I gravi indizi di colpevolezza, necessari per l'applicazione di una misura cautelare, possono essere desunti anche dal semplice dispositivo di una sentenza di condanna, ancorchè non sia stata ancora depositata la motivazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10329 del 6 marzo 2008
«La revoca della misura cautelare, richiesta ai sensi dell'art. 89, comma secondo, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, nei confronti del tossicodipendente sottoposto a custodia cautelare in carcere che abbia scelto di sottoporsi ad un programma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29405 del 24 agosto 2006
«In tema di misure cautelari, nella verifica sulla sussistenza delle esigenze cautelari legate al pericolo che l'indagato o l'imputato commetta alcuni gravi delitti o comunque delitti della stessa specie di quello per cui si procede, il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10673 del 7 marzo 2003
«In materia di misure cautelari personali, qualora venga richiesta la custodia in carcere per reati commessi dall'imputato in epoca non recente, il giudice, nell'esposizione delle specifiche esigenze cautelari e degli indizi che giustificano la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43014 del 29 novembre 2001
«In tema di custodia cautelare in carcere, non può trovare applicazione analogica il dettato dell'art. 146 c.p. che, con riferimento alla donna incinta, dispone il differimento della esecuzione della pena, atteso che sono diversi i presupposti e le...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42075 del 23 novembre 2001
«In tema di applicazione di misure coercitive, le esigenze cautelari di particolare gravità devono sussistere anche nel caso in cui il giudice, ai sensi dell'art. 275, comma 4 ter, c.p.p., accertato che l'imputato è affetto da una malattia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5555 del 12 gennaio 1999
«Poiché la «capacità a delinquere del colpevole» è concetto che si pone in relazione di continenza con quello più ampio di «personalità» considerato dall'art. 274, lett. c), c.p.p., ne deriva che, ai fini del giudizio prognostico di pericolosità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6613 del 16 febbraio 1996
«Ai fini dell'emissione di una misura cautelare o del ripristino della stessa a seguito di impugnazione del P.M. avverso la revoca, il tribunale deve valutare la rilevanza dell'intervenuto ritiro dalla attività politica dell'indagato quando essa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4829 del 9 febbraio 1996
«In tema di misure cautelari personali, le tre esigenze cautelari relative al pericolo di inquinamento delle prove, pericolo di fuga e di reiterazione del reato, non devono necessariamente concorrere, bastando anche l'esistenza di una sola di esse...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1619 del 4 luglio 1995
«Ai fini della formulazione della prognosi richiesta dai paragrafi b) o c) dell'art. 274 c.p.p., il giudice di merito ha l'obbligo di indicare le ragioni per le quali ritiene sussistente o persistente la probabilità che la liberazione della persona...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1428 del 25 maggio 1992
«In tema di misure cautelari, il pubblico ministero ha interesse ad impugnare il provvedimento del Gip che ritenga sussistente l'esigenza cautelare di cui all'art. 274, primo comma, lettera a), c.p.p. ma non anche quella di cui alla lettera c) di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1643 del 28 aprile 1992
«Una volta venuto meno uno degli indizi posti a fondamento della sottoposizione dell'indiziato a misura cautelare, ne può essere ritenuto legittimo, dal giudice dell'impugnazione, il mantenimento sulla base di altri e diversi elementi indiziari,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4996 del 8 febbraio 2010
«In tema di misure cautelari emesse in relazione ad un mandato di arresto europeo, il rinvio contenuto nell'art. 9 L. 22 aprile 2005, n. 69, alle disposizioni dell'art. 274, comma primo, lettera b) c.p.p. comporta l'obbligo per il giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1990 del 12 luglio 1999
«Il pericolo di fuga di cui all'art. 274, lett. b), c.p.p. non può essere desunto esclusivamente da una mera presunzione, quale è la condizione di straniero dell'indagato, ma deve essere ancorato a concreti elementi dai quali sia logicamente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35713 del 28 settembre 2007
«Il protrarsi della custodia cautelare in carcere per un periodo corrispondente in parte rilevante all'entità della pena detentiva inflitta con la sentenza non ancora definitiva, non è motivo sufficiente per ordinare la revoca della misura, dovendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2174 del 27 marzo 1999
«In tema di ripristino della custodia cautelare nei confronti dell'imputato, già scarcerato per decorrenza dei termini, in seguito alla pronuncia della sentenza di condanna di primo o secondo grado (art. 307, comma 2, lett. b), c.p.p.), una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4344 del 11 agosto 1998
«Lo stato di detenzione per altra causa, ed anche in virtù di condanna definitiva, del destinatario di una misura coercitiva custodiale non è di per sè in contrasto con la configurabilità di esigenze cautelari, ed in particolare di quella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 744 del 22 aprile 1998
«In tema di sostituzione di misure cautelari personali per colui che è già detenuto da tempo la prognosi va posta in relazione ai fatti dei quali è chiamato a rispondere ed agli eventuali precedenti penali. Il tempo trascorso nello stato di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4975 del 28 gennaio 1998
«In materia di misure cautelari, quando la valutazione del fatto e della personalità dell'imputato giustificano una valutazione di pericolosità a norma dell'art. 274 c.p.p., lo stato di preesistente detenzione in espiazione di pena dell'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5439 del 4 dicembre 1996
«Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari previste dalle lettere b) e c) dell'art. 274 c.p.p., il giudice di merito non può prescindere dal verificare se la preesistente condizione detentiva dell'indagato abbia incidenza, o non, sul...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1913 del 8 agosto 1996
«Anche se la detenzione, a seguito di titolo definitivo, di un soggetto cui è stata applicata la custodia cautelare in carcere rende oggettivamente inattuali le esigenze cautelari previste dall'art. 274, lett. b) e c), c.p.p., tale astratta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 719 del 20 aprile 1995
«Il preesistente stato di detenzione dell'imputato, a titolo tanto di espiazione quanto di custodia cautelare, non impedisce, sotto il profilo delle esigenze cautelari, l'emissione di un nuovo provvedimento custodiale, atteso che la valutazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 427 del 16 marzo 1994
«Lo stato di detenzione per altra causa del destinatario di una misura coercitiva custodiale non è di per sé in contrasto con la configurabilità di esigenze cautelari, presupposto per l'emissione del provvedimento, e ciò per molteplici benefici che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2229 del 21 ottobre 1993
«In tema di ripristino della custodia cautelare ex art. 307, secondo comma, lett. b) c.p.p., lo stato di detenzione attuale dell'imputato, anche in esecuzione di pena, non può condizionare di per sè la possibilità di riconoscere la sussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4374 del 12 febbraio 1998
«Le specificazioni introdotte con la legge n. 332 del 1995 all'art. 292 c.p.p. mirano ad evitare che si applichi la misura custodiale per reati prossimi alla prescrizione, e riguarda un periodo di tempo notevole trascorso dal fatto, tale da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2538 del 4 gennaio 1996
«La legge n. 332/1995 è di immediata applicazione, poiché contiene una normativa di carattere processuale. Si impone pertanto l'annullamento con rinvio per nuovo esame dell'ordinanza di merito allorché la contestata sussistenza delle esigenze...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4495 del 11 novembre 1995
«Qualora sia oggetto del procedimento incidentale di impugnazione un provvedimento sulla libertà personale (nella specie, ordinanza del tribunale del riesame ripristinatoria della custodia in carcere in sostituzione degli arresti domiciliari)...»