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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24039 del 15 giugno 2011
«Ai fini dell'utilizzabilità, mediante lettura, delle dichiarazioni rese in sede predibattimentale dal testimone divenuto irreperibile non è sufficiente l'infruttuoso espletamento delle ricerche previste dall'art. 159 c.p.p., ma è altresì...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42469 del 5 novembre 2009
«È abnorme il provvedimento del giudice del dibattimento che, sulla base della ritenuta illegittimità della revoca, da parte del giudice per le indagini preliminari, del decreto penale di condanna per irreperibilità dell’imputato, cui aveva fatto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30060 del 17 luglio 2003
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 28822 del 26 luglio 2002
«L'art. 159, comma 1, c.p.p. nella parte in cui prescrive che, prima della pronuncia di un eventuale decreto di irreperibilità, l'autorità giudiziaria disponga nuove ricerche anche nel luogo di nascita dell'imputato, trova applicazione anche con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28996 del 16 luglio 2001
«In tema di notificazione con il rito degli irreperibili, risulta correttamente eseguita la notifica della sentenza secondo le forme dell'art. 159 del c.p.p. allorché l'imputato si è volontariamente sottratto alla possibilità di ricevere le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3285 del 5 gennaio 2000
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui, eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1203 del 12 febbraio 1997
«È legittimamente ritenuto irreperibile un teste (con i conseguenti riflessi sul regime delle letture e dell'utilizzabilità in dibattimento delle dichiarazioni rese nel corso delle indagini preliminari) quando, all'atto della notifica dell'avviso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4286 del 2 dicembre 1992
«In tema di notificazioni, per stabilire la legittimità del decreto di irreperibilità si deve aver riguardo alla situazione risultante agli atti del procedimento al momento in cui il decreto è stato disposto, senza che possano avere rilievo le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3707 del 10 novembre 1992
«L'irreperibilità considerata dall'art. 159 c.p.p., non va intesa in senso assoluto, ma ha natura peculiare, nel senso che essa si verifica tutte le volte in cui l'autorità procedente, dopo aver eseguito le nuove ricerche, non sia pervenuta alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3164 del 20 ottobre 1992
«L'irreperibilità considerata dall'art. 159 c.p.p. non va intesa in senso assoluto, ma ha natura processuale, nel senso che essa si verifica tutte le volte in cui l'autorità procedente, dopo aver eseguito le nuove ricerche, non sia pervenuta alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5807 del 19 maggio 1998
«In materia di notificazioni, mentre la latitanza ha immediata rilevanza processuale ed è determinata da una scelta volontaria dell'imputato di sottrarsi ad un provvedimento dell'autorità giudiziaria limitativo della libertà e a non presenziare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3409 del 27 ottobre 1994
«L'istanza di riesame proposta a norma dell'art. 309 c.p.p. apre un procedimento incidentale che resta attinente alla fase delle indagini preliminari e che, in relazione a quanto previsto dall'art. 160 stesso codice in tema di efficacia del decreto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3234 del 10 agosto 1990
«Nella procedura conseguente ad istanza di riesame non sono consentiti né il rinvio dell'udienza né la declaratoria d'irreperibilità dell'imputato, entrambi incompatibili con i suoi termini strettissimi e con le sue finalità. Ne consegue che,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2965 del 8 agosto 1996
«Ai fini dell'emissione del decreto di irreperibilità, dovendo le ricerche essere eseguite cumulativamente e non alternativamente o parzialmente in tutti i luoghi indicati dall'art. 159 c.p.p., esse devono sempre essere effettuate anche nel luogo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3488 del 16 ottobre 1993
«La rigorosa procedura prevista per la dichiarazione d'irreperibilità dell'imputato esige che le nuove ricerche vengano eseguite cumulativamente e non alternativamente o parzialmente nei luoghi indicati dall'art. 159 c.p.p., sicché, nell'ipotesi di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31693 del 28 luglio 2003
«In tema di notifica degli atti, quando l'imputato sia stato arrestato all'estero per un fatto diverso, e lo stesso abbia manifestato un totale disinteresse al procedimento pendente a suo carico in Italia, rinunciando espressamente a comparire, e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1741 del 16 gennaio 2003
«In tema di notificazioni all'imputato irreperibile (art. 159 c.p.p.), lo stato di detenzione all'estero accertato in epoca successiva all'emissione del decreto di irreperibilità (art. 160 c.p.p.) e alla conseguente notifica del decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24527 del 20 giugno 2012
«Il decreto di irreperibilità emesso dal P.M. ai fini della notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari è efficace anche ai fini della notifica del decreto di citazione a giudizio, salvo che il P.M. effettui ulteriori indagini...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5698 del 6 febbraio 2003
«Il decreto di irreperibilità dell'imputato emesso nel corso delle indagini preliminari non spiega efficacia ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio disposta dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 552 c.p.p., in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3410 del 18 ottobre 1994
«Il decreto di irreperibilità emesso nella fase delle indagini preliminari ha efficacia anche ai fini dei procedimenti di riesame che si collochi in detta fase.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16000 del 19 aprile 2007
«Il decreto di irreperibilità emesso nel corso delle indagini preliminari non vale ai fini della notificazione del decreto di citazione a giudizio, poiché la chiusura delle indagini (articolo 160, comma 1, del c.p.p.), che segna il limite di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35191 del 11 settembre 2008
«La deposizione di un ufficiale di polizia giudiziaria sul contenuto di dichiarazioni testimoniali, acquisita agli atti prima dell'entrata in vigore della novella codicistica della L. n. 63 del 2001 che ha introdotto per questa parte ed in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41280 del 18 dicembre 2006
«In tema di notificazioni, la dichiarazione di domicilio prevale su una precedente elezione di domicilio, pur non espressamente revocata. (Fattispecie in cui l'indagato, al momento della scarcerazione per applicazione degli arresti domiciliari,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22844 del 23 maggio 2003
«In tema di notificazioni all'imputato, il domicilio eletto si distingue dal domicilio dichiarato perché, mentre in questo è indicato solo il luogo in cui gli atti debbono essere notificati, nel domicilio eletto viene indicata anche la persona...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34614 del 16 ottobre 2002
«In presenza di una valida elezione di domicilio, ogni mutamento che sia ritualmente comunicato all'autorità procedente, comporta revoca dell'elezione precedente, potendosi ammettere la possibilità di una plurima elezione di domicilio, da parte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3330 del 4 luglio 2000
«L'elezione o dichiarazione di domicilio sono valide ed efficaci unicamente nell'ambito del procedimento nel quale sono state effettuate, mentre non spiegano alcun effetto nell'ambito di altri procedimenti, sia pure geneticamente collegati a quello...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11815 del 15 ottobre 1999
«Nell'ipotesi in cui l'imputato indichi soltanto il luogo in cui devono essergli notificati gli atti processuali si ha dichiarazione di domicilio e non elezione di domicilio, la quale necessita altresì dell'indicazione del c.d. domiciliatario, e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11775 del 13 novembre 1998
«Ogni mutamento della dichiarazione o elezione di domicilio, ritualmente comunicato all'autorità procedente, comporta revoca della precedente dichiarazione o elezione, senza possibilità di elezione plurima, che sarebbe in contrasto con lo spirito,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4870 del 15 maggio 1996
«L'elezione di domicilio prescinde dalla situazione di fatto, cioè dal rapporto reale tra l'imputato e un determinato luogo, e ha natura negoziale e valore costitutivo, in quanto consiste nella manifestazione di volontà di designare un luogo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4108 del 19 aprile 1996
«I riscontri esterni possono essere sia rappresentativi che logici, purché dotati di tale consistenza da resistere agli elementi di segno opposto eventualmente dedotti dall'imputato. Si è inoltre chiarito che essi non debbono consistere né in una...»