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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 6481 del 14 marzo 2017
            
          
          «Qualora la messa in circolazione di un veicolo in condizioni  di  insicurezza (nella  specie, un ciclomotore con a bordo tre persone, di cui uno minore d’età, in violazione dell’art. 170 cod. strada) sia  ricollegabile  all’azione  o  omissione...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 4993 del 11 marzo 2004
            
          
          «Qualora la messa in circolazione dell’autoveicolo in  condizioni  di  insicurezza  (e  tale  è  la  circolazione senza  che  il  trasportato  abbia  allacciato  le cinture  di  sicurezza), sia  ricollegabile  all’azione  o omissione  non  solo...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 13748 del 12 giugno 2007
            
          
          «In tema di violazioni alle norme del codice della strada, con riferimento alla sanzione pecuniaria inflitta per  l’illecito  amministrativo  previsto  dal  combinato disposto  degli  articoli  126-bis,  secondo  comma, penultimo  periodo,  e  180,...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              ordinanza n. 24589 del  2 ottobre 2019
            
          
          «In tema di riscossione dei contributi previdenziali mediante iscrizione a ruolo, deve escludersi la configurabilità di un litisconsorzio necessario tra l'ente creditore ed il concessionario del servizio di riscossione qualora il giudizio sia...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 28986 del 11 novembre 2019
            
          
          «In tema di risarcimento del danno alla salute, la preesistenza della malattia in capo al danneggiato costituisce una concausa naturale dell'evento di danno ed il concorso del fatto umano la rende irrilevante in virtù del precetto dell'equivalenza...» 
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              Cassazione penale, Sez. IV,              sentenza n. 41796 del 30 ottobre 2009
            
          
          «Il reato di guida in stato di ebbrezza è integrato dalla condotta di guida in stato d’alterazione psicofisica determinato dall’assunzione di sostanze e non già dalla condotta di guida tenuta dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, sicché ai...» 
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              Cassazione penale, Sez. IV,              sentenza n. 41486 del 30 ottobre 2009
            
          
          «Il reato di guida in stato di ebbrezza è integrato dalla condotta di guida in stato d’alterazione psicofisica determinato dall’assunzione di sostanze e non già dalla condotta di guida tenuta dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, sicché ai...» 
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              Cassazione penale, Sez. IV,              sentenza n. 1827 del 15 gennaio 2010
            
          
          «I  risultati  del prelievo  ematico, effettuato durante  il  ricovero  presso  una  struttura  ospedaliera pubblica  a  seguito  di  incidente  stradale, sono  utilizzabili nei confronti dell’imputato per l’accertamento del reato di guida in stato...» 
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              Cassazione penale, Sez. IV,              sentenza n. 11367 del 31 marzo 2006
            
          
          «Poiché  le  fattispecie  contravvenzionali  previste dagli  artt.  186  e  187  cod.  strada,  che  puniscono, rispettivamente,  chi  si  pone  alla  guida  in  stato  di alterazione causato dall’uso dell’alcool e chi si pone alla guida sotto...» 
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              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 23114 del 14 giugno 2007
            
          
          «Nel procedimento davanti al giudice di pace, la particolare  tenuità  del  fatto  quale  causa  di  improcedibilità non opera in relazione al reato di guida in stato di  ebbrezza,  ove  la  legge  prende  in  considerazione il mero fatto della...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 29327 del 13 novembre 2019
            
          
          «Il giudizio di opposizione all'esecuzione ex art. 615, comma 1, c.p.c. non può essere proseguito dalla curatela fallimentare dopo la dichiarazione di fallimento del debitore opponente, perché la causa è attratta alla competenza del tribunale...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 26285 del 17 ottobre 2019
            
          
          «Il pignoramento eseguito dopo che il giudice adito con opposizione a precetto abbia disposto la sospensione dell'efficacia esecutiva del titolo ai sensi dell'art. 615, primo comma, c.p.c., è affetto da nullità, rilevabile - anche di ufficio - dal...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 17441 del 28 giugno 2019
            
          
          «Nel giudizio di opposizione all'esecuzione, ex art. 615 c.p.c., l'opponente ha veste sostanziale e processuale di attore, sicché le eventuali "eccezioni" da lui sollevate per contrastare il diritto del creditore a procedere ad esecuzione forzata...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 24224 del 30 settembre 2019
            
          
          «Nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi il termine per la costituzione in giudizio della parte che introduca la fase di merito non subisce alcuna riduzione - essendo, pertanto, di dieci giorni dalla prima notificazione dell'atto di citazione.» 
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              Cassazione penale, Sez. Unite,              sentenza n. 13682 del  6 aprile 2016
            
          
          «La causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis cod. pen., applicabile ad ogni  fattispecie criminosa, è  compatibile con  il  reato  di  rifiuto  di  sottoporsi  all’accertamento  alcoolimetrico, previsto...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 5415 del 25 febbraio 2019
            
          
          «Nell'ordinario giudizio di cognizione, che si instaura a seguito dell'opposizione a decreto ingiuntivo, l'opposto, rivestendo la posizione sostanziale di attore, non può avanzare domande diverse da quelle fatte valere con il ricorso monitorio,...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 6180 del  1 marzo 2019
            
          
          «L'ordinanza di rigetto del reclamo cautelare non è ricorribile per cassazione, neppure in ordine alle sole spese, perché è un provvedimento inidoneo a divenire cosa giudicata, formale e sostanziale, conservando i caratteri della provvisorietà e...» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              ordinanza n. 6039 del 28 febbraio 2019
            
          
          «Nel sistema processuale delineatosi, in tema di procedimenti cautelari, a seguito delle modifiche di cui all'art. 2, comma 3, lett. e bis, del d.l. n. 35 del 2005, convertito, con modificazioni, nella l. n. 80 del 2005, (così come nel precedente)...» 
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              Cassazione penale, Sez. IV,              sentenza n. 23690 del  1 giugno 2016
            
          
          «In tema di guida in stato di ebbrezza, la revoca della  patente  di  guida,  prevista  come  obbligatoria  per l’ipotesi aggravata in cui il conducente abbia causato un incidente stradale, deve  essere  disposta  anche  nel caso  in  cui,...» 
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              Cassazione penale, Sez. IV,              sentenza n. 36777 del 10 settembre 2015
            
          
          «In  tema  di  guida  in  stato  di  alterazione  psicofisica  per uso  di  sostanze  stupefacenti, per  la configurabilità  della  circostanza  aggravante  di  aver causato un incidente, è  sufficiente  che  si  verifichi l’urto del veicolo contro...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 11369 del 29 aprile 2019
            
          
          «Nel giudizio di reintegrazione da spoglio, sussiste domanda nuova, inammissibile a norma dell'art. 183 c.p.c., soltanto nel caso in cui, in corso di causa, venga indicato, come oggetto di spoglio, un bene diverso da quello menzionato nell'atto...» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              ordinanza n. 11220 del 24 aprile 2019
            
          
          «Nel procedimento possessorio, non è ammissibile il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione prima della conclusione della fase sommaria o interdittale, e della introduzione della fase di merito ai sensi dell'art. 703, comma 4, c.p.c.,...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 6030 del 28 febbraio 2019
            
          
          «Nel procedimento possessorio, qualora il giudice abbia accolto l'istanza a tutela del possesso senza rimettere le parti dinanzi a sé per la trattazione della causa di merito, il provvedimento non è reclamabile, ma ha natura di sentenza impugnabile...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 21510 del 20 agosto 2019
            
          
          «Il giudizio di divisione "mortis causa" deve svolgersi, ai sensi dell'art. 784 c.c., con la partecipazione di tutti i condividenti, la cui qualità di litisconsorti necessari permane in ogni stato e grado del processo, indipendentemente...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 20383 del 26 luglio 2019
            
          
          «In sede di divisione, il valore dei beni si determina con riferimento ai prezzi di mercato correnti al tempo della decisione della causa e deve essere, conseguentemente, aggiornato d'ufficio anche in appello in ragione delle fluttuazioni dello...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 8240 del 22 marzo 2019
            
          
          «Gli accordi "paradivisori", volti alla formazione di porzioni dei beni da assegnare a determinate condizioni, pur non producendo l'effetto distributivo dei beni stessi tipico del contratto di divisione, hanno finalità preparatoria di quest'ultimo...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              ordinanza n. 3795 del  8 febbraio 2019
            
          
          «La clausola compromissoria, in mancanza di espressa volontà contraria, deve essere interpretata nel senso di ascrivere alla competenza arbitrale tutte le controversie che si riferiscono a pretese aventi la "causa petendi" nel contratto cui detta...» 
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              Cassazione penale, Sez. II,              sentenza n. 9859 del 14 marzo 2012
            
          
          «Non  integra  il  delitto  di  sostituzione  di persona  (art.  494  c.p.), la  condotta  di  colui  che esponga sul parabrezza di un’autovettura — di cui abbia la  disponibilità  per  accedere  liberamente  alla  zona  a traffico limitato — un...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 14064 del 11 giugno 2010
            
          
          «La prova liberatoria di cui all’art. 2054 cod. civ., nel  caso  di  danni  prodotti  a  persone  o  cose  dalla circolazione  di  un  veicolo,  non  deve  essere  necessariamente  data  in  modo  diretto,  cioè  dimostrando  di avere  tenuto  un...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 3198 del 11 febbraio 2008
            
          
          «In  tema  di  violazioni  delle  norme  sui  limiti  di velocità  previste  dal codice della strada, è legittima  la contestazione non immediata  dell’infrazione  anche quando, nell’organizzazione del servizio di rilevazione degli  illeciti,  sia...»