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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 17829 del 22 agosto 2007
            
          
          «La controversia  relativa  al  pagamento  dei corrispettivi  di  un  contratto  di appalto  di  pubblici servizi non rientra nella previsione di cui all'art. 33 del D.Lgs. n. 80 del 1998 come successivamente modificato, che  attiene  solo  alle...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              ordinanza n. 8766 del 29 marzo 2019
            
          
          «Il giudicato, oltre ad avere una sua efficacia diretta nei confronti delle parti, loro eredi e aventi causa, è dotato anche di un'efficacia riflessa, nel senso che la sentenza, come affermazione oggettiva di verità, produce conseguenze giuridiche...» 
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              Cassazione penale, Sez. VI,              sentenza n. 15849 del 12 febbraio 2019
            
          
          «Non integra il reato di cui all'art. 353-bis cod. pen. la designazione  del  gestore  del  servizio  di  smaltimento rifiuti  disposta  dal  sindaco  con ordinanza  contingibile ed  urgente, a  condizione  che  ricorrano  situazioni  di...» 
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              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 46012 del 12 dicembre 2008
            
          
          «In  tema  di  gestione  dei  rifiuti,  al  fine  di evitare  la confisca obbligatoria del mezzo di trasporto prevista per  il  reato  di  traffico  illecito  di  rifiuti  (art.  259,  comma secondo, D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152), incombe al terzo...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 26495 del 17 ottobre 2019
            
          
          «Il giudice innanzi al quale sia proposta una domanda di nullità contrattuale deve rilevare d'ufficio l'esistenza di una causa di nullità diversa da quella prospettata, che sia desumibile dai fatti dedotti in giudizio ed abbia carattere assorbente,...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 23565 del 23 settembre 2019
            
          
          «La proprietà e gli altri diritti reali di godimento appartengono alla categoria dei cd. diritti "autodeterminati", individuati, cioè, sulla base della sola indicazione del relativo contenuto sì come rappresentato dal bene che ne forma l'oggetto,...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 2037 del 24 gennaio 2019
            
          
          «In tema d'appalto, la domanda di riduzione del prezzo in presenza di difetti dell'opera può essere proposta, in luogo di quella originaria di risoluzione per inadempimento, sia nel giudizio di primo grado sia in quello d'appello, giacché, essendo...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              ordinanza n. 12875 del 15 maggio 2019
            
          
          «Il giudice d'appello può qualificare il rapporto dedotto in giudizio in modo diverso rispetto a quanto prospettato dalle parti o ritenuto dal giudice di primo grado, purché non introduca nel tema controverso nuovi elementi di fatto, lasci...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              ordinanza n. 20883 del  5 agosto 2019
            
          
          «La sentenza d'appello può essere motivata "per relationem", purché il giudice del gravame dia conto, sia pur sinteticamente, delle ragioni della conferma in relazione ai motivi di impugnazione ovvero della identità delle questioni prospettate in...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 21243 del  9 agosto 2019
            
          
          «La nullità del contratto posto a fondamento dell'azione di adempimento è rilevabile d'ufficio, ma non può essere accertata sulla base di una "nuda" eccezione, sollevata per la prima volta con il ricorso per cassazione, basata su contestazioni in...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              ordinanza n. 13603 del 21 maggio 2019
            
          
          «Il ricorrente in cassazione il quale deduca che l'interpretazione di un contratto è avvenuta in violazione degli artt. 1366 e 1369 c.c. ha l'onere di indicare, a pena di inammissibilità del gravame, l'elemento semantico di tale contratto che,...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 6169 del 13 marzo 2009
            
          
          «L’istituzione da parte dei comuni, previa  deliberazione  della  giunta,  di aree  di  sosta  a  pagamento ai sensi dell’art. 7, primo comma, lettera f), del d.lgs. 30 aprile 1992 n. 285 (codice della strada), non comporta  l’assunzione...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              sentenza n. 8027 del 24 luglio 1999
            
          
          «In relazione ad un’area destinata, ex art. 7 del decreto legislativo n. 285 del 1992, a parcheggio non custodito,  non  è  inconcepibile, di  per  sé, l’instaurarsi di un contratto di parcheggio privato (perfezionabile perciò anche ai sensi...» 
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              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 18419 del 24 agosto 2006
            
          
          «Ai dipendenti comunali, ai quali a norma dell’art. 17, comma centotrentaduesimo, della legge 15 maggio 1997, n. 127, come interpretato dall’art. 68 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, possono essere conferite — come «ausiliari  del  traffico» —...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 8040 del 21 marzo 2019
            
          
          «In tema di esecuzione in forma specifica ex art. 2932 c.c. di contratto preliminare stipulato da promittente venditore sposato in regime di comunione legale dei beni senza il consenso dell'altro coniuge, quest'ultimo deve considerarsi...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 12679 del 19 maggio 2017
            
          
          «In tema di noleggio con conducente (ncc), l’esistenza di un contratto di appalto, in virtù del quale l’autovettura adibita al servizio di autonoleggio sia a disposizione dei clienti del committente in giorni ed orari predeterminati, esclude...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 14906 del 22 ottobre 2002
            
          
          «Ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 6 R.D.L. 15 marzo 1927, n. 436 (in base al quale i contratti di  compravendita  degli  autoveicoli,  se  non  registrati, non  hanno  efficacia  di  fronte  ai  terzi,  non  indicando tuttavia...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 5110 del 26 maggio 1999
            
          
          «Qualora  in  un  contratto  di  assicurazione  della responsabilità  civile  derivante  dalla  circolazione  di veicoli a motore sia prevista una clausola che escluda la garanzia  assicurativa  per  i  danni  verificatisi  quando  il conducente...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 30939 del 29 novembre 2018
            
          
          «In  tema  di  violazioni  del  codice  della  strada regolate  dal  combinato  disposto  degli  artt.  126-bis, comma 2, del codice della strada — nel testo successivo alla modifica di cui al d.l n. 262 del 2006, convertito con modif. dalla L. n....» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 22042 del 16 ottobre 2009
            
          
          «In  tema  di  sanzioni  amministrative  per  violazione  delle  norme  del  codice  della  strada,  il  proprietario  di  un  veicolo  è  obbligato  a  comunicare all’autorità  amministrativa  che  gliene  faccia  legittima richiesta, al fine di...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 12270 del 27 maggio 2009
            
          
          «La clausola di una polizza assicurativa della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli che escluda la copertura assicurativa nel caso in cui il conducente non sia abilitato alla guida può trovare applicazione nel caso in cui...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 6394 del  5 marzo 2019
            
          
          «La conoscibilità "ex officio" di un contratto collettivo si atteggia diversamente a seconda che si versi in un'ipotesi di violazione del contratto collettivo nazionale di lavoro privatistico o di un contratto collettivo nazionale del pubblico...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              ordinanza n. 6728 del  8 marzo 2019
            
          
          «Nel rito del lavoro, ricorrendo gravi motivi e previa autorizzazione del giudice, le parti possono modificare ex art. 420 c.p.c. domande, eccezioni e conclusioni già formulate ma non anche proporre domande nuove per "causa petendi" o "petitum",...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI-lav.,              ordinanza n. 22843 del 12 settembre 2019
            
          
          «Nel regime di impiego privato, il contratto collettivo di cui si chiede l'applicazione diretta costituisce un fatto storico che va allegato in modo specifico dall'attore, sicché è generica la domanda formulata senza che tale contratto sia...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 13594 del 21 maggio 2019
            
          
          «Il giudice dell'opposizione a decreto ingiuntivo può rilevare d'ufficio l'inammissibilità dell'opposizione per inosservanza del termine prescritto dall'art. 641 c.p.c., solo se dagli atti emerga con certezza la tardività dell'opposizione in...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 8240 del 22 marzo 2019
            
          
          «Gli accordi "paradivisori", volti alla formazione di porzioni dei beni da assegnare a determinate condizioni, pur non producendo l'effetto distributivo dei beni stessi tipico del contratto di divisione, hanno finalità preparatoria di quest'ultimo...» 
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              Cassazione civile, Sez. I,              ordinanza n. 3795 del  8 febbraio 2019
            
          
          «La clausola compromissoria, in mancanza di espressa volontà contraria, deve essere interpretata nel senso di ascrivere alla competenza arbitrale tutte le controversie che si riferiscono a pretese aventi la "causa petendi" nel contratto cui detta...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 15697 del 11 giugno 2019
            
          
          «La clausola compromissoria, contenuta nello statuto di una società, la quale preveda la devoluzione ad arbitri delle controversie connesse al contratto sociale, deve ritenersi estesa alla controversia riguardante il recesso del socio dalla...» 
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              Cassazione civile, Sez. V,              sentenza n. 29437 del 17 dicembre 2008
            
          
          «Laddove il socio non abbia a contestare l'entità del reddito imputato alla società ma puramente e semplicemente la propria qualità di socio e l'esistenza del vincolo sociale, la controversia dedotta non è riconducibile alle ipotesi di...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 10258 del 20 ottobre 1997
            
          
          «Il comma sesto dell'art. 6 della legge 1 dicembre 1970, n. 898, come modificato dall'art. 11 della legge 6 marzo 1987, n. 74, nel prevedere che “l'abitazione nella casa familiare spetta di preferenza al genitore cui vengono affidati i figli...” e...»