Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 13603 del 21 maggio 2019

(1 massima)

(massima n. 1)

Il ricorrente in cassazione il quale deduca che l'interpretazione di un contratto č avvenuta in violazione degli artt. 1366 e 1369 c.c. ha l'onere di indicare, a pena di inammissibilitą del gravame, l'elemento semantico di tale contratto che, essendo oggettivamente incerto nel suo significato, rende non sufficiente, per la ricerca della volontą comune delle parti, l'utilizzo del criterio cd. letterale e necessaria, invece, l'applicazione di quelli della buona fede o della funzione del contratto.

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