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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 28972 del 17 dicembre 2020
«La pattuizione avente ad oggetto l'attribuzione del cd. "diritto reale di uso esclusivo" su una porzione di cortile condominiale, costituente, come tale, parte comune dell'edificio, mirando alla creazione di una figura atipica di diritto reale...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 14503 del 6 giugno 2018
«Ai fini dell'accoglimento di una domanda di usucapione di servitù di passaggio, il requisito della contiguità o vicinanza dei fondi rappresenta un elemento di fatto, più che di diritto, il cui accertamento comporta una valutazione di merito, come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7561 del 18 marzo 2019
«In tema di servitù, lo schema previsto dall'art. 1027 c.c. non preclude in assoluto la costituzione di servitù aventi ad oggetto il parcheggio di un'autovettura su un immobile di proprietà altrui, a condizione che, in base all'esame del titolo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 524 del 14 gennaio 2021
«Allorchè il proprietario di un terreno decida di frazionarlo e venderlo a scopo edificatorio, le limitazioni a carico degli acquirenti circa la destinazione del bene contenute in una pattuizione dei contratti di compravendita, ove regolarmente...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5737 del 27 febbraio 2019
«In materia di diritti reali di godimento, pur potendo il requisito della "utilitas" consistere, per la ricorrenza di una servitù prediale, in una destinazione del fondo servente a mera comodità od amenità di quello dominante ovvero a...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 18465 del 4 settembre 2020
«In tema di servitù prediali, il concetto di "utilitas" è talmente ampio da ricomprendere ogni elemento che, secondo la valutazione sociale, sia legato da un nesso di strumentalità con la destinazione del fondo dominante e si immedesimi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17301 del 31 luglio 2006
«In virtù del c.d. principio di ambulatorietà delle servitù, l'alienazione del fondo dominante comporta anche il trasferimento delle servitù attive ad esso inerenti, anche se nulla venga al riguardo stabilito nell'atto di acquisto, così come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19294 del 8 settembre 2006
«Dalla retroattività degli effetti dell'acquisto di un diritto per usucapione - stabilita per garantire, alla scadenza del termine necessario, la piena realizzazione dell'interesse all'adeguamento della situazione di fatto a quella di diritto -...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10169 del 27 aprile 2018
«Ai fini della costituzione convenzionale di una servitù prediale non si richiede l'uso di formule sacramentali o di espressioni formali particolari, essendo sufficiente che dall'atto scritto si desuma la volontà delle parti di costituire un...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 26437 del 17 ottobre 2019
«L'ammontare dell'indennità dovuta in conseguenza della imposizione di una servitù, necessaria per la realizzazione di linee ferroviarie, deve essere determinato con riferimento alla data del decreto di asservimento e non a quella di imposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 24367 del 4 ottobre 2018
«Ai fini della costituzione di una servitù coattiva di passaggio, l'accertamento della interclusione di un fondo, ai sensi dell'art. 1051c.c. art. 1051 - Passaggio coattivo c.c., va eseguito in riferimento all'immobile nel suo complesso e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 14 del 3 gennaio 2020
«Costituisce accertamento di fatto, demandato al giudice del merito e sottratto al sindacato della Corte di cassazione, se congruamente ed esattamente motivato, stabilire l'esistenza della interclusione di un fondo per effetto della mancanza di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 8779 del 12 maggio 2020
«La determinazione del luogo di esercizio di una servitù di passaggio coattivo deve essere compiuta alla stregua dei criteri enunciati dal comma 2 dell'art. 1051 c.c., costituiti dalla maggiore brevità dell'accesso alla via pubblica, sempreché la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8817 del 10 aprile 2018
«L'art. 1052 c.c. può essere invocato al fine della costituzione di una servitù coattiva di passo carraio, in favore di un fondo non intercluso, non solo per esigenze dell'agricoltura o dell'industria, ma anche a tutela di esigenze abitative, da...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21866 del 9 ottobre 2020
«L'indennità dovuta dal proprietario del fondo in cui favore è stata costituita la servitù di passaggio coattivo non rappresenta il corrispettivo dell'utilità conseguita dal fondo dominante, ma un indennizzo risarcitorio da ragguagliare al danno...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 24966 del 7 ottobre 2019
«Per il disposto dell'art. 1054 c.c., il quale riconosce al proprietario del fondo rimasto intercluso in conseguenza di alienazione a titolo oneroso o di divisione il diritto di ottenere coattivamente dall'altro contraente il passaggio senza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19555 del 18 settembre 2020
«In tema di domanda volta alla costituzione di una servitù coattiva di passaggio, l'allegazione del convenuto di non essere tenuto a subire la servitù in virtù di interclusione del fondo per effetto di alienazione o di divisione ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 26516 del 19 ottobre 2018
«Per la valida costituzione di una servitù, non è necessario che il titolo contenga la specifica descrizione del fondo dominante e del fondo servente, essendo sufficiente che questi ultimi siano comunque desumibili dal contenuto dell'atto. (Nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 22579 del 16 ottobre 2020
«Essendo la servitù di passaggio, per sua natura, discontinua, ai fini della prescrizione, non assumono rilievo la visibilità delle opere nei confronti del fondo servente ed il carattere sporadico e non apparente dell'esercizio, se la situazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11834 del 6 maggio 2021
«Il requisito dell'apparenza della servitù, necessario ai fini del relativo acquisto per usucapione o per destinazione del padre di famiglia, si configura come presenza di segni visibili di opere permanenti obiettivamente destinate al suo esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20549 del 30 luglio 2019
«In tema di servitù prediali, le modalità di utilizzazione del fondo servente si distinguono in modalità essenziali e modalità estrinseche: le prime incidono o si riflettono sull'"utilitas" con deciso carattere fisionomico, in quanto integrano il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1026 del 20 marzo 1976
«Il diritto di servitù, in quanto disponibile, può estinguersi per rinuncia scritta da parte del titolare. Tale rinuncia non abbisogna di formule sacramentali ed espresse, ma può anche risultare, per implicito, da una dichiarazione incompatibile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24940 del 15 settembre 2021
«Le convenzioni tra privati, con le quali si stabiliscono reciproche limitazioni o vantaggi a favore e a carico delle rispettive proprietà individuali, specie in ordine alle modalità di edificabilità, restringono o ampliano definitivamente i poteri...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 8048 del 6 aprile 2006
«In tema di riparto di competenza tra giudice ordinario e tribunale regionale della acque pubbliche, devono ritenersi appartenenti alla competenza del giudice specializzato tutte le questioni che incidano, direttamente o indirettamente, sugli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19994 del 18 luglio 2008
«L'accertamento della comunione di una via privata, costituita "ex collatione agrorum privatorum", non è soggetto al rigoroso regime probatorio della rivendicazione, potendo, tale comunione, al pari di ogni altra "communio incidens", dimostrarsi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12775 del 20 maggio 2008
«Il perimento, totale o per una parte che rappresenti i tre quarti dell'edificio condominiale, determina l'estinzione del condominio per mancanza dell'oggetto, in quanto viene meno il rapporto di servizio tra le parti comuni mentre permane tra gli...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 7618 del 18 marzo 2019
«In tema di condominio di edifici, l'art 1102 c.c. sull'uso della cosa comune da parte di ciascun partecipante non pone alcun limite minimo di tempo e di spazio per l'operatività delle limitazioni del predetto uso, pertanto può costituire abuso...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 32437 del 11 dicembre 2019
«In tema di uso della cosa comune, è illegittima l'apertura di un varco praticata nel muro perimetrale dell'edificio condominiale da un comproprietario al fine di mettere in comunicazione un locale di sua proprietà esclusiva, ubicato nel medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11870 del 6 maggio 2021
«La nozione di pari uso della cosa comune, di cui all'art. 1102 c.c., sebbene non debba intendersi nel senso di uso identico e contemporaneo, implica pur sempre che la destinazione della cosa resti compatibile con i diritti degli altri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16975 del 18 agosto 2005
«La responsabilità solidale dell'acquirente per il pagamento dei contributi dovuti al condominio dal venditore è limitata al biennio precedente all'acquisto, trovando applicazione l'art. 63, secondo comma, disp. att. cod. civ., e non già l'art....»