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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 21613 del 4 settembre 2018
«In tema di liquidazione delle spese del giudizio di appello, ai fini della determinazione del valore della controversia, quando la sentenza di primo grado sia impugnata solo in ordine ad una questione processuale, il cui ipotetico accoglimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 30840 del 20 novembre 2018
«Nella determinazione del valore della controversia, ai fini della liquidazione degli onorari difensivi, occorre tener conto anche del valore delle domande riconvenzionali, la cui proposizione, ove sia diretta all'attribuzione di beni diversi da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25680 del 15 ottobre 2018
«Le spese di registrazione della sentenza, in quanto conseguenti alla pronuncia, devono ritenersi rientranti tra le spese di lite, senza che nella provvedimento di condanna della parte soccombente sia necessaria un'espressa statuizione al riguardo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25047 del 10 ottobre 2018
«In tema di compenso dovuto al consulente tecnico d'ufficio, il decreto di liquidazione che pone lo stesso a carico di entrambe le parti (o di una di esse) non è implicitamente assorbito dalla regolamentazione delle spese di lite ex art. 91 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 23059 del 26 settembre 2018
«In tema di spese giudiziali, le "gravi ed eccezionali ragioni" richieste per giustificare la compensazione totale o parziale, ai sensi dell'art. 92, comma 2, c.p.c., nella formulazione applicabile "ratione temporis", non sono determinabili "a...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 21281 del 29 agosto 2018
«Se la parte è assistita da più difensori, la distrazione delle spese processuali ai sensi dell'art. 93 c.p.c. richiede l'attestazione che nessuno di essi abbia riscosso gli onorari oggetto della richiesta; tale dichiarazione può essere resa anche...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27397 del 29 ottobre 2018
«Nel giudizio di legittimità, è inammissibile la richiesta di distrazione delle spese di merito a favore di altro difensore costituito nei precedenti gradi di giudizio, atteso che l'art. 93 c.p.c., delineando una fattispecie eccezionale e perciò...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 30945 del 29 novembre 2018
«In tema di condanna al pagamento delle spese processuali, il debitore non ha interesse a criticare il relativo capo della sentenza per il solo fatto che tale condanna sia stata pronunciata a favore del difensore della sua controparte, anziché...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25799 del 18 novembre 2013
«La legittimità del manufatto danneggiato dall'opera pubblica costituisce il presupposto del pregiudizio risarcibile, consentendosi altrimenti al proprietario di trarre beneficio dalla sua illecita attività, invece preclusa, sotto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27934 del 31 ottobre 2018
«L'indennità di espropriazione di costruzioni legittimamente edificate - nella specie, un appartamento situato in un edificio inserito nel programma regionale di riqualificazione urbana - dev'essere commisurata al valore venale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24703 del 28 novembre 2007
«In tema di calcolo dell'indennità di espropriazione, non ha natura di area edificata - cui si applica il parametro del valore di mercato secondo l'art. 38 D.P.R. n. 327 del 2001 e l'art. 8, comma 5, L. prov. Bolzano 15 aprile 1991 n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5528 del 14 marzo 2006
«In tema di espropriazione per pubblico interesse, il criterio indennitario previsto per le aree edificabili, introdotto dall'art. 5-bis D.L. 11 luglio 1992 n. 333 (conv. in L. 8 agosto 1992 n. 359), non è applicabile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21638 del 8 novembre 2005
«Il principio per cui l'indennità di espropriazione di un'area edificata va determinata in modo unitario, senza possibilità di distinguere l'area di sedime dalla costruzione, non trova applicazione quante volte il fabbricato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13001 del 17 giugno 2005
«Il principio per cui, agli effetti dell'indennità di espropriazione o del risarcimento del danno da occupazione appropriativa, il valore dei fabbricati deve essere considerato in aggiunta al valore del suolo, effettuandosi la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12844 del 15 giugno 2005
«L'edificazione del suolo, da cui consegue, in caso di espropriazione, la necessità di commisurare l'indennizzo al valore di mercato, anziché secondo il criterio della semisomma di cui all'art. 5-bis della L. n. 359 del 1992, presuppone che si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 499 del 11 gennaio 2017
«In tema di espropriazione per pubblica utilità, l'area "edificata" presuppone che su di essa siano stati costruiti edifici ed installate attrezzature tali da avere impresso al terreno una stabile trasformazione, così da renderne attuali le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9372 del 5 maggio 2005
«Nella determinazione dell'indennità di esproprio di un'area edificata, secondo il criterio del valore venale, il valore del sedime, diversamente dalle aree pertinenziali (che, mantenendo la propria individualità fisica e giuridica,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4921 del 1 aprile 2003
«Nell'ipotesi di espropriazione di un fabbricato con un'area latistante di terreno edificabile, devono adottarsi diversi criteri indennitari: quello del valore venale, ex art. 39 L. n. 2359 del 1865, per il fabbricato, e quello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 645 del 12 gennaio 2018
«Il diritto all'indennità, a seguito dell'esproprio, non è escluso dalla iniziale abusività dell'edificazione, se l'immobile, alla data in cui interviene l'esproprio, è stato fatto oggetto di una domanda di sanatoria che la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25523 del 30 novembre 2006
«Ai fini della determinazione dell'indennità per l'espropriazione di terreno edificato, vigendo il principio generale, desumibile dall'art. 16, nono comma, della L. n. 865 del 1971, collegato all'art. 15 della L. n. 10 del 1977,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2612 del 7 febbraio 2006
«Con riguardo all'espropriazione di area su cui insista una costruzione abusiva, l'indennità è commisurabile al valore della sola area ove per la costruzione non risulti rilasciata (anche se richiesta) la concessione in...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 314 del 20 luglio 2007
«È costituzionalmente illegittimo il combinato disposto dell'art. 10, comma 9, L.R. Camp. 13 agosto 1998 n. 16, e dell'art. 77, comma 2, L.R. Camp. 11 agosto 2001 n. 10, nella parte in cui proroga per un triennio i...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 397 del 25 luglio 2002
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 42 comma 3 Cost., la q.l.c. degli artt. 36, comma 1, 37, 38 e 39 L.R. Friuli Venezia Giulia 19 novembre 1991 n. 52, nella parte in cui consentirebbero all'amministrazione la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12468 del 21 maggio 2018
«Ai fini dell'accoglimento della domanda di indennità per reiterazione di un vincolo preordinato all'esproprio, il proprietario può limitarsi al generico assunto di non potere più liberamente commerciare l'area, senza dover...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2627 del 6 maggio 2010
«Ai sensi dell'art. 39 comma 1, t.u. sugli espropri, approvato con D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, il principio della spettanza di un indennizzo al proprietario nel caso di reiterazione o di tempestiva proroga del vincolo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6936 del 6 novembre 2009
«L'art. 39 t.u. n. 327 del 2001, avente natura ricognitiva del preesistente quadro normativo, evidenzia che l'ordinamento non impone l'indicazione di un indennizzo nel caso di reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15162 del 11 giugno 2018
«In materia urbanistica, qualora il Comune rimanga inerte a seguito della situazione di provvisoria inedificabilità dovuta alla scadenza del vincolo di destinazione di piano preordinato all'esproprio (cd. vuoto urbanistico),...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25320 del 25 ottobre 2017
«In materia di espropriazione per pubblica utilità, il vincolo particolare imposto dalla variante al piano regolatore generale che incida su beni determinati, in funzione non già di una generale destinazione di zona ma della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15519 del 7 dicembre 2001
«Premesso che il piano regolatore generale contiene di regola il programma generale di sviluppo urbanistico, e che le previsioni, necessariamente generiche, in esso contenute, sono condizionate dalle caratteristiche fisico-geografiche del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2934 del 22 maggio 2000
«In occasione della formazione dello strumento urbanistico generale, le scelte discrezionali dell'amministrazione in ordine alla destinazione di singole aree non necessitano di apposita motivazione, oltre a quella che si può evincere...»