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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6837 del 13 giugno 1994
«Detenere un'arma sapendo che essa non presenta quei segni distintivi idonei ad identificarla, configura il reato di ricettazione perché la provenienza da delitto dell'arma è in re ipsa dato che l'agente non può non avere coscienza, essendo stati...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6904 del 15 giugno 1994
«Poiché il contratto assicurativo, volto a coprire i rischi connessi all'attività imprenditoriale del datore di lavoro ed a risarcire i danni che da essa eventualmente conseguano, ha effetti vincolanti tra i soli contraenti con esclusione del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7072 del 16 giugno 1994
«Natura e carattere del tutto peculiari ha la decisione adottata con il rito abbreviato, che è assoggettato ad una disciplina autonoma rispetto al giudizio ordinario, in quanto va svolto «allo stato degli atti». L'imputato, nell'accettare questo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7188 del 17 giugno 1994
«Le due ipotesi dell'art. 659 c.p. costituiscono distinti titoli di reato, essendo rinvenibile, la prima, nel fatto di arrecare disturbo al riposo ed alle occupazioni delle persone e, la seconda, in quello dell'esercizio di un mestiere rumoroso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7463 del 1 luglio 1994
«Le ordinanze che ammettono (o escludono) la costituzione della parte civile, sia che si contesti la titolarità del diritto, sia che si contesti la rappresentanza dell'avente diritto o le finalità stesse della costituzione, non sono impugnabili...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7482 del 1 luglio 1994
«La contravvenzione prevista nel capoverso dell'art. 659 c.p. ha carattere speciale rispetto a quella contemplata nel comma 1 dello stesso articolo, ed è caratterizzata dalla relazione, posta dal legislatore, tra l'esercizio di una professione o di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7504 del 2 luglio 1994
«La diminuente speciale prevista in tema di sequestro di persona a scopo di estorsione per il concorrente che, dissociandosi dagli altri, aiuti concretamente l'autorità di polizia o l'autorità giudiziaria nella raccolta delle prove decisive per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7749 del 11 luglio 1994
«In tema di contravvenzioni per inosservanza all'ordine dato dall'autorità per motivi di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico, o igiene, per la sussistenza del reato è necessario che il soggetto sia effettivamente venuto a conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7759 del 11 luglio 1994
«Il principio fissato nell'art. 185, comma 1, c.p.p., secondo cui la nullità di un atto rende invalidi gli atti consecutivi che dipendono da quello dichiarato nullo, non trova applicazione in materia di inutilizzabilità, riguardando quest'ultima...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 792 del 11 aprile 1994
«La correzione della materiale discordanza tra l'effettivo pensiero del giudice e la sua esternazione consistente nella trascrizione di un importo diverso da quello effettivamente liquidato come provvisionale, non implica una modificazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 819 del 11 marzo 1994
«L'amnistia impropria applicabile a condanne a pena condizionalmente sospesa non fa venir meno gli effetti penali della condanna, tra i quali rientrano l'impossibilità di ottenere la reiterazione della sospensione condizionale della pena per chi ne...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8470 del 29 luglio 1994
«L'estinzione del reato per prescrizione deve essere dichiarata anche nell'ipotesi in cui il relativo termine sia maturato nel periodo intercorrente tra l'emissione del decreto di citazione e la notifica all'imputato: il decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8911 del 8 agosto 1994
«La disposizione di cui all'art. 12 del D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito in L. 5 luglio 1991, n. 197, che punisce, tra l'altro, chi acquisisce al fine di trarne profitto carte di credito ovvero documenti di pagamento o di prelievo «di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 897 del 26 gennaio 1994
«Presupposto indefettibile per la concessione dell'attenuante del risarcimento del danno (art. 62 n. 6 c.p.) è che tale risarcimento avvenga «prima del giudizio», cioè in una fase antecedente alle formalità di apertura del dibattimento di primo grado.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9439 del 2 settembre 1994
«In tema di associazione per delinquere di stampo mafioso, l'effetto di intimidazione ed il conseguente assoggettamento che ne deriva non è escluso dalla reattività dimostrata da alcune delle vittime dei fatti estorsivi commessi dai membri della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9449 del 2 settembre 1994
«La confessione circa la partecipazione al sequestro di persona ed il ruolo svolto dai coimputati non può essere valutata ai fini della concessione dell'attenuante di cui all'art. 630, comma 5, c.p., bensì solo ai fini del riconoscimento delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9461 del 2 settembre 1994
«Ai fini della sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 659, comma 1, c.p., per stabilire se l'uso di uno strumento sonoro superi il limite della normale tollerabilità, disturbando il riposo o le occupazioni di un numero indeterminato di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 973 del 27 gennaio 1994
«L'affidamento di un'autovettura ad un cosiddetto posteggiatore abusivo non comporta la sottoposizione del veicolo a quella vigilanza che esclude l'aggravante dell'esposizione alla pubblica fede. Ciò perché il rapporto che si stabilisce, secondo la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9767 del 9 settembre 1994
«In tema di reato di cui all'art. 633 c.p. — invasione di terreni o edifici — l'errore sull'altruità dell'immobile da parte dell'agente, fondato sull'erronea conoscenza della legge civile, non esclude la punibilità ex art. 47 c.p. e quindi non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 978 del 27 gennaio 1994
«Il cosiddetto patteggiamento in appello non comporta alcuna riduzione premiale della pena né vantaggi di altra natura per l'imputato. Ed infatti né l'art. 602, né l'art. 599, quarto comma, c.p.p., contengono alcun richiamo all'istituto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 995 del 26 agosto 1994
«Il giudice d'appello, se l'impugnazione è stata proposta dal solo imputato, può procedere alla revoca della sospensione condizionale della pena inflitta per altro reato in altro giudizio, a norma del primo comma dell'art. 168 c.p., mentre non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9950 del 20 settembre 1994
«Ai fini della concessione o del diniego delle attenuanti generiche il giudice può prendere in considerazione gli stessi elementi valutati per la concessione di una attenuante comune quando questi incidano non solo sull'intensità del dolo, ma sulla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9967 del 20 settembre 1994
«Integra rimozione di cautele antinfortunistiche in senso tecnico-giuridico non solo la materiale, definitiva o stabile ablazione degli impianti, apparecchi o segnali all'uopo collocati, ma anche la elusione, attuale o potenziale, della loro...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 4 maggio 1995
«Qualora il termine finale di applicazione del trattamento carcerario differenziato, disposto ai sensi dell'art. 41 bis, comma 2, ord. pen., sia interamente decorso al momento della decisione sull'impugnazione del relativo decreto, si deve ritenere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10075 del 3 ottobre 1995
«Nell'ipotesi di reato continuato, il giudice ha l'obbligo di stabilire se e quali circostanze ricorrono in relazione a ciascuna delle violazioni da unificare ai sensi dell'art. 81, c.p., e ciò non solo al fine di dosare l'aumento di pena da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10077 del 3 ottobre 1995
«Colui il quale ha interesse al riconoscimento del vincolo della continuazione ha l'onere della specifica allegazione degli elementi certamente induttivi della preesistenza di quella preventiva deliberazione che include, nelle loro linee...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10138 del 5 ottobre 1995
«Non esiste rapporto di specialità fra la norma incriminatrice di cui all'art. 633 c.p. (invasione di terreni o edifici) e l'illecito amministrativo previsto dall'art. 26, comma 4, L. 8 agosto 1977, n. 513, che sanziona l'occupazione di un alloggio...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 102 del 3 febbraio 1995
«In tema di patteggiamento, tutte le statuizioni non illegittime, concordate dalle parti e adottate dal giudicante, precludono alle parti stesse la proposizione, nella successiva sede dell'impugnazione, che è quella di legittimità, di eccezioni o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10355 del 17 ottobre 1995
«L'inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza dei motivi configura una causa originaria di inammissibilità dell'impugnazione, e non sopravvenuta, sicché non è possibile invocare eventuali cause estintive dei reati.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1054 del 1 febbraio 1995
«In tema di disturbo delle occupazioni o del riposo, la valutazione del criterio della normale tollerabilità va effettuata con parametri riferibili alla media sensibilità delle persone che vivono nell'ambiente ove i rumori fastidiosi vengono...»