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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2430 del 7 maggio 1992
«Ai fini dell'accoglimento della richiesta di liberazione condizionale non basta una normale buona condotta del condannato, perché l'art. 176 c.p. richiede un comportamento tale da far ritenere «sicuro» il suo ravvedimento e quindi un quadro che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2690 del 14 marzo 1992
«La prova degli elementi caratterizzanti dell'ipotesi criminosa di cui all'art. 416 bis c.p. può essere desunta anche con metodo logico induttivo in base ai rilievi (nella specie desunti dal contenuto di lettere sequestrate) che il clan presenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2763 del 27 luglio 1992
«In tema di reato continuato, l'identità del disegno criminoso necessaria per la riduzione ad unità delle diverse violazioni non è ravvisabile in mere circostanze inerenti alla persona del colpevole, quali la capacità o la tendenza a delinquere e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2787 del 7 luglio 1992
«Non può dirsi emanato per ragioni di giustizia, ma rientra fra quelli emanati per ragione di sicurezza pubblica, con conseguente configurabilità comunque, in caso di inosservanza, della contravvenzione di cui all'art. 650 c.p., il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2811 del 16 marzo 1992
«Ai fini della sussistenza del concorso di persone nel reato non occorre un previo concerto, potendo sorgere una volontà che accomuni la condotta dei partecipanti anche nel repentino svolgersi di un fatto improvviso, mentre, d'altro canto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2836 del 15 ottobre 1992
«L'ordine impartito al conducente di autoveicoli di presentarsi presso un ufficio di polizia entro un certo termine, e di esibire il documento — patente o carta di circolazione — di cui sia sprovvisto al momento del controllo è inquadrabile tra i...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2850 del 16 marzo 1992
«Il reato di violenza privata non necessariamente è assorbito in quello di sequestro di persona, dal quale, invece, si può differenziare per la diversità della condotta tenuta dagli imputati con riferimento alla diversità dei beni tutelati dalle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2873 del 16 marzo 1992
«È legittimo il diniego del giudice dell'appello di applicazione della pena nella misura indicata dalle parti. Infatti, se è vero che la «funzione del giudice è limitata a dare esecuzione alla concorde volontà delle parti» solo quando egli...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 24 marzo 1992
«La valutazione sull'ammissibilità dell'opposizione al decreto penale di condanna non è riservata esclusivamente al giudice delle indagini preliminari, ma può essere compiuta anche nel giudizio conseguente all'opposizione, finché il decreto penale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 300 del 15 gennaio 1992
«Il crinale che separa le due autonome fattispecie criminose configurate nell'art. 659 c.p. è costituito dalla fonte, o tipo, del rumore prodotto, poiché, ove esso provenga dall'esercizio di una professione o mestiere rumoroso, ossia quando le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3158 del 7 agosto 1992
«L'esclusione oggettiva dall'indulto per le pene inflitte per i reati di cui all'art. «630, primo, secondo e terzo comma» c.p. prevista dall'art. 8, primo comma, lettera a), n. 38, D.P.R. n. 865 del 1986, analogamente a quelle previste dall'art. 8,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3169 del 5 agosto 1992
«Avverso il provvedimento con il quale il pubblico ministero nega la sospensione dell'emissione dell'ordine di carcerazione o della sua esecuzione, chiesta ai sensi dell'art. 47, quarto comma, L. n. 354 del 1975 e successive modificazioni,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3198 del 18 marzo 1992
«La disciplina dettata dall'art. 601 c.p.p. deve essere riferita solamente all'ordinario giudizio di appello in udienza pubblica, salvo che espressamente sia prevista anche per il giudizio in camera di consiglio, come si verifica in forza del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 320 del 15 gennaio 1992
«La ratio dell'aggravamento di pena previsto dall'art. 625, n. 2 c.p. è da ricercarsi, con riguardo a chi si serva di mezzi fraudolenti, nella attenuazione che in tal modo si verifica nella difesa del patrimonio contro le aggressioni altrui. Il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3200 del 18 marzo 1992
«Gli appartenenti al corpo della guardia di pubblica sicurezza (ora Polizia di Stato) sono considerati in servizio permanente e non cessano dalle loro qualità di pubblici ufficiali anche quando non sono comandati in servizio. (Nella fattispecie, su...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 321 del 15 gennaio 1992
«L'ordinanza di sospensione del termine di custodia cautelare emessa ai sensi dell'art. 304 c.p.p. non è ricorribile in cassazione ma soltanto appellabile ai sensi dell'art. 310 dello stesso codice, come espressamente previsto dal comma primo del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3276 del 3 novembre 1992
«L'esistenza di gravi indizi di colpevolezza può essere desunta anche dal solo contenuto delle intercettazioni telefoniche, quando esse siano affidabili, quando siano di sicura provenienza dagli indagati, quando siano numerose, concordanti e dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3305 del 23 marzo 1992
«In presenza di fattispecie diverse di reati, unite ex art. 81 c.p. al solo fine quoad poenam, può concedersi la circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità ex art. 62 n. 4 stesso codice in relazione al reato ritenuto più...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3318 del 23 marzo 1992
«Il tentato furto, aggravato da una circostanza speciale compresa nell'elencazione dell'art. 625 c.p. (con esclusione dei nn. 1 e 4) e da una circostanza aggravante comune compresa nell'elencazione dell'art. 61 stesso codice (con esclusione della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3320 del 23 marzo 1992
«La sottrazione abusiva di energia elettrica mediante rottura del piombo copri morsetti ed innesto all'interno di un ponticello tra l'entrata e l'uscita della fase del contatore, sia che faccia registrare un consumo minore di quello effettuato e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3337 del 3 novembre 1992
«La Corte di cassazione risolve una questione di diritto anche quando giudica sull'adempimento dell'obbligo della motivazione o sulla coerenza logica della stessa; cosicché, in caso di annullamento per vizio di motivazione, il giudice di rinvio è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3349 del 15 ottobre 1992
«In caso di patteggiamento il giudice, oltre a valutare la congruità della pena indicata dalle parti, in una con la correttezza della qualificazione giuridica del fatto e l'applicazione e la comparazione delle prospettate circostanze, sempre che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3394 del 23 marzo 1992
«Il semplice uso o porto fuori della propria abitazione di un giocattolo riproducente un'arma sprovvisto di tappo rosso non è previsto dalla legge come reato. L'uso o porto fuori della propria abitazione di un tale giocattolo assume rilevanza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 341 del 17 gennaio 1992
«In tema di circostanze attenuanti, il danno o il pericolo di danno che deriva al consumatore di sostanza stupefacente dalla azione criminale dello spacciatore non può mai ritenersi di speciale tenuità, sia perché inerente alla salute di una...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3440 del 25 marzo 1992
«La prova dell'identità del disegno criminoso di cui all'art. 81 c.p., deve essere tanto più rigorosa quanto più distanti fra loro nel tempo sono le condotte antigiuridiche. Quando, poi, una certa attività illecita, commessa in un determinato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3539 del 15 dicembre 1992
«Il fatto che determinati elementi non abbiano alcuna rilevanza probatoria ai fini della decisione non impedisce che gli stessi — se debitamente documentati e, quindi, destinati ad essere inseriti nel fascicolo del pubblico ministero — vengano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3542 del 23 novembre 1992
«Non è soggetto ad impugnazione, né ricorribile per cassazione sotto il profilo dell'abnormità, il decreto con cui sia stata concessa, ai sensi dell'art. 415 c.p.p., la proroga di mesi sei per la prosecuzione delle indagini preliminari in un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3663 del 27 marzo 1992
«L'art. 245 del D.L.vo 28 luglio 1989, n. 271, che detta le norme transitorie in conseguenza dell'entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale, prevede espressamente quali disposizioni di questo nuovo codice debbano trovare immediata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3668 del 23 novembre 1992
«La competenza a procedere all'interrogatorio di cui all'art. 294 c.p.p. spetta al Gip anche nel caso in cui egli abbia rigettato l'istanza di applicazione della misura cautelare e la stessa sia stata disposta dal tribunale per il riesame in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 378 del 5 febbraio 1992
«L'istituto della correzione dell'errore materiale può trovare applicazione soltanto per la rettificazione di omissioni o errori che non producano nullità, o la cui correzione non comporti una modificazione essenziale dell'atto. Ne consegue che,...»