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Diritto amministrativo -

Il Responsabile Unico del Procedimento nel D.Lgs. 18 aprile 2016, n.50: ruolo, compiti e responsabilitą

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AUTORE:
ANNO ACCADEMICO: 2018
TIPOLOGIA: Tesi di Laurea Magistrale
ATENEO: Universitą degli Studi di Roma La Sapienza
FACOLTÀ: Scienze Politiche
ABSTRACT
La legge n. 241/1990, che ha rivoluzionato nel nostro ordinamento il procedimento amministrativo, in corrispondenza degli articoli 4, 5 e 6, ha disciplinato per la prima volta nell'ambito del diritto amministrativo la figura del responsabile del procedimento amministrativo. A questo nuovo soggetto vengono attribuiti rilevanti funzioni nell'ambito del procedimento stesso con possibilità di incidenza sul provvedimento amministrativo conclusivo del procedimento. La figura del responsabile del procedimento risponde ai principi fondamentali alla base della macchina amministrativa pubblica: il principio della trasparenza ed il principio dell'efficienza dell'azione amministrativa consentendo, da una parte, a ciascun soggetto interessato di avere un punto di riferimento nella Pubblica Amministrazione cui rivolgersi in relazione ai propri interessi coinvolti nei procedimenti amministrativi ed in ordine alle correlate istanze e, dall'altra, di evitare il frazionamento dell'azione amministrativa e la conseguente dilatazione dei tempi. Attraverso l’introduzione della figura del responsabile del procedimento e la sua comunicazione, si realizzano, così, la finalità di cui all'articolo 97 della Costituzione della Repubblica Italiana e quella di cui all'articolo 28 della stessa Costituzione. Nell'ambito di ciascun procedimento amministrativo avviato all'intero della Pubblica Amministrazione, dunque, ai sensi della legge 241/1990, viene prevista l'individuazione dell'unità organizzativa competente nonché del responsabile del procedimento amministrativo medesimo; a seguito di predette individuazioni è prevista la comunicazione di tali riferimenti all'interessato. La differenza procedura è insita nell'atto stesso di individuazione: con riferimento alle unità organizzative competenti per ciascun procedimento l’atto avrà natura regolamentare mentre gli atti con i quali si individuano i singoli responsabili di procedimento hanno natura di atti gestionali rimessi alla competenza dei dirigenti, o responsabili del servizio negli enti privi delle figure di livello dirigenziale. Ove non previsto per un procedimento, la figura del responsabile del procedimento coincide con quella della figura preposta all'unità organizzativa competente per il procedimento stesso. La nomina del responsabile del procedimento “non è una delega della funzione amministrativa che rimane in capo all'organo funzionalmente competente” (dirigente/responsabile del servizio preposto all'unità organizzativa) “né costituisce una gerarchia nell'ambito dell'apparato amministrativo coinvolto nell'ambito del procedimento”. Diverse le competenze attribuite dalla legge n. 241/1990 al responsabile del procedimento, come la comunicazione di avvio del procedimento che, sulla scorta delle previsioni dell'articolo 7 della stessa legge n. 241/1990 deve essere inoltrata sia con riguardo ai procedimenti d'ufficio sia in relazione ai procedimenti aperti su iniziativa privata. L'articolo 6 della legge n. 241/1990 disciplina, poi, le funzioni del responsabile del procedimento il quale cura l'istruttoria, le comunicazioni inerenti il procedimento e le notificazioni necessarie e richieste dalla legge; inoltre, indice, ove necessario, conferenze di servizi, richiede documenti e pareri, valuta le condizioni di ammissibilità e i presupposti per l'adozione del provvedimento finale, adottando lo stesso, ove gli sia stata attribuita la relativa competenza dall'unità organizzativa preposta alla sua individuazione, o sottomettendo una proposta di provvedimento finale al relativo responsabile e/o dirigente. Il ruolo che il responsabile assume nell'ambito del procedimento amministrativo incontra naturalmente il vincolo, stabilito dall'articolo 1 della legge n. 241 del 1990: non può infatti aggravare il procedimento medesimo e conseguentemente i tempi della sua conclusione se non per motivate esigenze. Il nuovo Codice degli appalti pubblici e le Linee guida ANAC n. 3/2016 contribuiscono alla definizione ulteriore del ruolo e delle mansioni del RUP individuando anche un preciso rapporto tra le caratteristiche e gli importi delle opere da eseguire e relativi livelli di requisiti di professionalità per rivestire tale funzione nell'ambito delle procedure di gestione, affidamento e realizzazione delle opere pubbliche. Obiettivo del lavoro è quello di inquadrare la figura del RUP nella sua valenza ordinamentale, approfondendo le fasi di selezione e nomina in base a predeterminati requisiti, i compiti, le funzioni e le responsabilità, ripercorrendo le numerose pronunce giurisprudenziali intercorse negli ultimi anni, con particolare riferimento a quelle intervenute dopo l’adozione del nuovo Codice D.Lgs. 50/2016. Dal responsabile del procedimento, ex articolo 5 della legge n. 241/1990, al responsabile unico del procedimento ai sensi del D.Lgs. 50/2016: una figura sempre più cruciale nell’ordinamento amministrativo italiano.

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