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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 473 del 20 gennaio 1994
            
          
          «La disposizione dell'art. 887 c.c. che, per i fondi a dislivello negli abitati, pone sul proprietario del fondo superiore l'onere della costruzione e manutenzione del muro di sostegno, non si applica ai fondi rustici, in relazione ai quali, per il...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 9156 del 27 agosto 1991
            
          
          «In tema di fondi a dislivello, il proprietario del fondo superiore è tenuto a costruire a proprie spese il muro di sostegno sul confine, quando tale costruzione si renda necessaria per contenere il franamento del terreno che arrechi pregiudizio al...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 6928 del 19 giugno 1995
            
          
          «Chi esegue opere per estrarre acque dal sottosuolo, oltre a rispettare la distanza di cui all'art. 889 c.c., deve osservare il dettato della norma di cui all'art. 911 c.c., la quale è diretta a tutelare il proprietario del fondo che già usi delle...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 4488 del 10 aprile 2000
            
          
          «L'art. 891 c.c. (distanze fra canali, i fossi ed il confine) è ispirata all'esigenza di scongiurare il pericolo di franamento che tali opere possono cagionare nei confronti del fondo deI vicino. Pertanto, la disposizione in esame non prevedendo...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 24320 del 30 settembre 2008
            
          
          «Il concorso del fatto colposo del danneggiato, che ai sensi dell'art. 1227 cod. civ esclude o limita il diritto al risarcimento, non può essere invocato allorché la vittima del fatto illecito abbia omesso di rimuovere tempestivamente una...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 2062 del  4 febbraio 2004
            
          
          «La responsabilità per i danni cagionati da una cosa in custodia  ex  art. 2051 c.c. si fonda non su un comportamento od un'attività del custode, ma su una relazione intercorrente tra questi e la cosa dannosa e, poiché il limite della...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 11266 del 30 luglio 2002
            
          
          «Tenuto conto che, ai sensi dell'art. 2730 c.c., la confessione ha ad oggetto fatti obiettivi e non opinioni o giudizi, non ha valore di confessione l'ammissione che un certo evento sia ascrivibile a propria colpa, trattandosi di un giudizio a...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 8729 del 31 maggio 2012
            
          
          «L'affittuario di un fondo agricolo ha diritto ad una riduzione del canone se, a causa di eventi idrogeologici (nella specie, una frana), si riduce il godimento dell'immobile in modo superiore alla normale tollerabilità. Tale riduzione spetta sino...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 2660 del  5 febbraio 2013
            
          
          «La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, prevista dall'art. 2051 c.c., ha carattere oggettivo, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione da parte dell'attore del verificarsi dell'evento dannoso e del suo...» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 22521 del 20 ottobre 2006
            
          
          «A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 204 del 2004 (applicabile anche ai giudizi in corso) - con la quale è stata dichiarata (anche) la parziale illegittimità costituzionale dell'art. 34 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80 (nel testo...»