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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15493 del 5 novembre 2002
«In tema di querela di falso, la mancata comparizione o la mancata risposta della parte che ha prodotto la scrittura all'interpello rivoltele dal giudice, ai sensi dell'art. 222 c.p.c., equivale a risposta negativa, atteso che, in aderenza alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7099 del 20 luglio 1998
«Fra gli atti e i documenti contro i quali nel giudizio di legittimità può proporsi la querela di falso rientra lo stesso ricorso per cassazione, documento cardine di quel giudizio, potendo contestarsi con tale mezzo la genuinità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12054 del 28 novembre 1997
«In tema di querela di falso, alla ipotesi (normativamente disciplinata dall'art. 222 c.p.c.) di risposta negativa della parte all'interpello del giudice di volersi avvalere del documento oggetto della querela è legittimamente equiparabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4616 del 20 maggio 1987
«In tema di querela di falso, la risposta negativa della parte che ha prodotto la scrittura all'interpello rivolto dal giudice, ai sensi dell'art. 222 c.p.c., se intenda valersi in giudizio del detto documento, può desumersi da un equivalente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24370 del 16 novembre 2006
«Il giudice del merito, che non è tenuto ad ammettere a valutare tutti i mezzi di prova dedotti dalle parti ove ritenga sufficientemente istruito il processo, ben può, nell'esercizio dei suoi poteri discrezionali insindacabili in cassazione, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1419 del 10 febbraio 1987
«La differenza tra simulazione assoluta e simulazione relativa assume rilevanza, anche ai fini probatori, qualora con quest'ultima si intenda far valere il contratto dissimulato, ma non quando si miri a far dichiarare l'inefficacia del negozio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4651 del 7 settembre 1985
«L'interrogatorio formale ed il giuramento decisorio sono ammissibili non solo al fine di provare la simulazione inter partes, ma anche per dimostrare in genere l'esistenza di fatti o circostanze diversi o contrastanti con il contenuto dell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4704 del 21 luglio 1981
«È ammissibile inter partes l'interrogatorio formale deferito per provocare la confessione giudiziale della simulazione di un contratto di trasferimento immobiliare, sempre che ove trattisi di simulazione relativa, esista nel negozio apparente il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4486 del 24 febbraio 2011
«L'interrogatorio formale reso in un processo con pluralità di parti, essendo volto a provocare la confessione giudiziale di fatti sfavorevoli alla parte confitente e favorevoli al soggetto che si trova, rispetto ad essa, in posizione antitetica e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10077 del 12 ottobre 1998
«La valutazione del giudice in ordine all'amminissibilità ed alla rilevanza di un interrogatorio formale va effettuata, ai sensi dell'art. 187 c.p.c., sulla base del contenuto dei capitoli in rapporto ai termini della controversia, e non in base al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2638 del 8 maggio 1979
«L'illegittimità dell'ordinanza di ammissione contemporanea dell'interrogatorio formale e della prova testimoniale sulle stesse circostanze di fatto, nella parte in cui ritiene rilevante, ai fini del decidere, il secondo mezzo istruttorio prima...»
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Cassazione civile, sentenza n. 697 del 30 marzo 1967
«La deduzione di prova per interrogatorio formulata nella comparsa conclusionale non è ammissibile, anche se abbia ad oggetto fatti che potrebbero dar luogo ad un giudizio di revocazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2971 del 16 dicembre 1967
«La violazione delle disposizioni di cui agli artt. 231 e 253 c.p.c. — secondo cui, in sede di interrogatorio e di prova testimoniale, non è consentito di valersi di note e di appunti — non è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7783 del 31 marzo 2010
«La norma dell'art. 232 c.p.c. - secondo cui la mancata presentazione o il rifiuto di rispondere consente al giudice di ritenere come ammessi i fatti dedotti nell'interrogatorio formale - è applicabile anche al caso di dichiarazioni che, per il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3258 del 14 febbraio 2007
«In tema di prove, con riferimento all'interrogatorio formale, la disposizione dell'articolo 232 c.p.c. non ricollega automaticamente alla mancata risposta all'interrogatorio, per quanto ingiustificata, l'effetto della confessione, ma dà solo la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15389 del 22 luglio 2005
«La valutazione, ai sensi dell'art. 232 c.p.c., della mancata risposta all'interrogatorio formale rientra nell'ampia facoltà del giudice di merito di desumere argomenti di prova dal comportamento delle parti nel processo, a norma dell'art. 116...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11233 del 13 novembre 1997
«La mancata risposta della parte all'interrogatorio formale rappresenta un fatto qualificato, riconducibile al più ampio ambito del comportamento della parte nel processo cui il giudice può riconnettere valore di ammissione dei fatti dedotti e così...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5089 del 29 aprile 1993
«Ai sensi dell'art. 232, comma primo, c.p.c., il giudice può ritenere come ammessi, valutando ogni altro elemento probatorio, i fatti dedotti nell'interrogatorio formale, qualora la parte non si presenti a rispondere senza giustificato motivo....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2690 del 16 marzo 1987
«Non è viziata da omessa motivazione la sentenza nella quale il giudice ometta di prendere in considerazione la mancata risposta all'interrogatorio formale, dal momento che la legge consente di desumere solo elementi indiziari dalla mancata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5194 del 10 giugno 1997
«La valutazione del giudice di merito sulla sussistenza o meno di un legittimo impedimento alla comparizione della parte per rispondere all'interrogatorio formale, e quindi sulla configurabilità di una sua mancata risposta, costituendo un giudizio...»
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Cassazione civile, sentenza n. 222 del 8 febbraio 1963
«L'impedimento alla presentazione al giudice per rispondere all'interrogatorio deferito in primo grado deve essere dimostrato in tale fase del processo, e non può essere dedotto per la prima volta in fase di appello né per contrastare le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5799 del 5 ottobre 1983
«Il giuramento, sia decisorio che suppletorio, può avere per oggetto solo un fatto proprio della parte cui viene deferito, o la conoscenza che essa ha di un fatto altrui, con la conseguenza che non può essere deferito per ottenere dichiarazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3193 del 9 maggio 1983
«Con il deferimento del giuramento decisorio — che si concreta in una solenne dichiarazione di verità, resa al giudice da una parte su istanza dell'altra, circa l'esistenza o meno di un determinato fatto — il deferente affida alla lealtà della...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1562 del 28 giugno 1961
«Il giuramento decisorio, nonostante la sua speciale natura e la particolare efficacia che assume nel processo, dati gli effetti che derivano tanto alla prestazione quanto dalla mancata prestazione, rientra pur sempre fra i mezzi di prova, come...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 39 del 3 gennaio 2011
«È inammissibile il deferimento del giuramento decisorio ove la formulazione delle circostanze non porti, in caso di ammissione dei fatti rappresentati, automaticante all'accoglimento della domanda ma richieda una valutazione di tali fatti da parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13425 del 8 giugno 2007
«Il giuramento decisorio ha ad oggetto circostanze dalle quali dipende la decisione di uno o più capi della domanda, ossia circostanze tali che al giudice, previo accertamento sull'an iuratum sit non resti altro che accogliere o rigettare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10965 del 11 maggio 2006
«È inammissibile il giuramento decisorio deferito con atto non sottoscritto personalmente dalla parte o da difensore munito di mandato speciale, come richiesto dall'art. 233 c.p.c., bensì soltanto dell'ordinaria procura ad litem Il mandato speciale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 434 del 19 gennaio 1994
«Il giuramento decisorio non può essere deferito in sede di cassazione neppure allo scopo che la causa venga rinviata in sede di merito per l'ammissione del giuramento non deferito nella fase istruttoria.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12619 del 21 dicembre 1993
«Il giuramento decisorio, che ha natura di prova legale in ordine alla quale è esclusa qualsiasi discrezionalità da parte del giudice, deve essere ammesso, pur se deferito all'udienza di discussione, anche quando i fatti dedotti siano stati già...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1022 del 8 febbraio 1985
«La valutazione dell'ammissibilità del giuramento decisorio (nella sua interezza o in uno dei vari capitoli in cui esso si articoli) è riservata — al pari della valutazione della rilevanza e della pertinenza di ogni altro mezzo di prova — al...»