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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4462 del 5 febbraio 2002
«In tema di diffamazione a mezzo stampa non è configurabile la scriminante del diritto di cronaca per il solo fatto che il contenuto dell'articolo diffamatorio sia riproduttivo di un'arringa difensiva svolta in sede dibattimentale poiché nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1188 del 14 gennaio 2002
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, le espressioni denigratorie dirette nei confronti di singoli appartenenti ad un'associazione od istituzione possono, al contempo, aggredire anche l'onorabilità dell'entità collettiva cui essi appartengono,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9685 del 29 ottobre 1997
«In materia di diffamazione a mezzo stampa, la parte offesa, costituitasi parte civile, è legittimata a proporre impugnazione, anche agli effetti penali, soltanto nei confronti dell'autore della diffamazione e non anche nei confronti del direttore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 111 del 18 marzo 1996
«L'art. 577 c.p.p. legittima la persona offesa costituita parte civile a proporre impugnazione, anche agli effetti penali, contro le sentenze di condanna e di proscioglimento per i reati di ingiuria e diffamazione. Tale norma non è suscettibile di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7942 del 23 agosto 1993
«L'art. 577 c.p.p., il quale consente alla persona offesa costituitasi parte civile di proporre impugnazione, anche agli effetti penali, contro le sentenze di condanna e di proscioglimento per i reati di inguria e diffamazione, manifestamente non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5764 del 5 febbraio 2013
«La previsione di cui all'art. 578 cod. proc. pen. - per la quale il giudice di appello o quello di legittimità, che dichiarino l'estinzione per amnistia o prescrizione del reato per cui sia intervenuta in primo grado condanna, sono tenuti a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7816 del 4 aprile 2006
«Nella notificazione mediante consegna al vicino di casa, l'invio della raccomandata al destinatario a norma dell'art. 139 c.p.c. non attiene alla perfezione dell'atto e alla sua validità, onde la relativa omissione concreta una mera irregolarità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31314 del 19 agosto 2005
«Il giudice dell'impugnazione penale (nella specie, la Corte di cassazione) non può decidere ai soli effetti civili ex art. 578 c.p.p. nel caso di morte dell'imputato, atteso che la possibilità di deliberare sulla pretesa civilistica fatta valere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28116 del 23 giugno 2004
«In tema di declaratoria di estinzione del reato, l'art. 578 c.p.p. prevede che il giudice di appello o la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto per amnistia o prescrizione il reato per il quale in primo grado è intervenuta condanna, sono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21102 del 5 maggio 2004
«L'art. 578 c.p.p. prevede che il giudice di appello e la Corte di Cassazione, nel dichiarare estinto per amnistia o prescrizione il reato per il quale in primo grado è intervenuta condanna, siano tenuti a decidere sulla impugnazione agli effetti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22038 del 20 maggio 2003
«In tema di confisca obbligatoria di opere d'arte ai sensi dell'art. 127, ultimo comma, del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, la clausola di esclusione relativa alle «cose appartenenti a persone estranee al reato» non copre i diritti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33398 del 7 ottobre 2002
«La decisione del giudice dell'impugnazione sugli effetti civili del reato estinto presuppone che la causa estintiva sia sopravvenuta alla sentenza emessa dal giudice di primo grado che ha pronunciato sugli interessi civili, mentre, qualora la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12762 del 4 aprile 2002
«Il giudice d'appello, qualora, su impugnazione del pubblico ministero e della parte civile, ritenga configurabile la penale responsabilità dell'imputato, negata dal giudice di primo grado, dichiarando nel contempo l'estinzione del reato per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16067 del 20 aprile 2001
«In tema di declaratoria di estinzione del reato, l'art. 578 c.p.p. prevede che il giudice di appello, nel caso sussista costituzione di parte civile, nel dichiarare estinto per amnistia o prescrizione il reato per il quale in primo grado è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6742 del 28 maggio 1999
«In tema di declaratoria di estinzione del reato, l'art. 578 c.p.p. prevede che il giudice di appello o la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto per amnistia o prescrizione il reato per il quale in primo grado è intervenuta condanna, sono...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10086 del 24 settembre 1998
«Al fine di individuare se l'attività svolta da un soggetto possa essere qualificata come pubblica, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 357 e 358 c.p., è necessario verificare se essa sia o meno disciplinata da norme di diritto pubblico,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1983 del 1 marzo 1997
«In tema di declaratoria di estinzione del reato, l'art. 578 c.p.p. prevede che il giudice di appello o la Corte di cassazione, nel dichiarare estinto per amnistia o prescrizione il reato per il quale in primo grado è intervenuta condanna, sono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10498 del 23 ottobre 1995
«L'art. 578 c.p.p., che prevede la decisione da parte del giudice dell'impugnazione sugli efetti civili del reato estinto per amnistia o prescrizione quando nei confronti dell'imputato sia stata pronunciata condanna, anche generica, alle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6881 del 14 giugno 1995
«Nel caso in cui il giudice di primo grado, invece di dichiarare estinto il reato per amnistia, abbia giudicato sul merito, ritenendo erroneamente sussistente un'aggravante, ed abbia condannato l'imputato al risarcimento del danno, il giudice del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6198 del 30 maggio 1995
«Presupposto per l'applicazione della norma dell'art. 578 c.p.p. — secondo cui quando è stata pronunciata condanna dell'imputato al risarcimento dei danni cagionati dal reato il giudice dell'impugnazione che dichiari estinto il reato decide...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8702 del 4 agosto 1992
«L'art. 578 c.p.p. stabilisce espressamente che quando nei confronti dell'imputato è stata pronunciata condanna anche generica al risarcimento dei danni cagionati dal reato, a favore della parte civile, il giudice di appello, nel dichiarare il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6017 del 20 maggio 1992
«L'imputato prosciolto a seguito di estinzione del reato per prescrizione con decisione sulla domanda civile, a norma dell'art. 578 c.p.p., applicabile anche ai processi in corso alla data di entrata in vigore del nuovo codice di procedura penale e...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 11178 del 4 agosto 1990
«Il momento consumativo del reato di diffamazione a mezzo stampa è quello della consegna da parte dello stampatore delle prescritte copie, in adempimento dell'obbligo previsto dalla legge 2 febbraio 1939, n. 374, in quanto tale momento costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10893 del 27 luglio 1990
«A norma dell'art. 578 c.p.p., l'estinzione del reato non esime il giudice dal pronunziare sulla condanna del ricorrente al risarcimento dei danni in favore della parte civile.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6371 del 17 febbraio 2006
«L'attribuzione della competenza funzionale alla magistratura di sorveglianza in materia di misure di sicurezza personali e di accertamento della pericolosità sociale presuppone che l'impugnazione sia limitata alle sole disposizioni che riguardano...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2655 del 27 gennaio 2004
«La competenza funzionale del tribunale di sorveglianza stabilita dal combinato disposto degli artt. 579, comma 2, e 680, comma 2, c.p.p. per il caso di impugnazione contro le sole disposizioni della sentenza che riguardino misure di sicurezza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7930 del 13 agosto 1996
«In forza del disposto di cui all'art. 579 comma secondo c.p.p., quando non sono impugnati capi di sentenza sulla responsabilità penale, il giudizio sull'impugnazione avverso sentenze che dispongono misure di sicurezza compete al tribunale di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1652 del 2 maggio 1995
«L'impugnazione avente ad oggetto la sola disposizione della sentenza che riguarda la confisca è proposta con gli stessi mezzi di gravame previsti per i capi penali: pertanto la corte di appello è il giudice funzionalmente deputato a conoscere il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5179 del 11 febbraio 1993
«La pericolosità sociale, al cui concreto accertamento è subordinata l'applicazione della misura di sicurezza, va desunta ai sensi degli artt. 133 e 203 c.p., dovendosi ai predetti fini considerare soprattutto il reato o i reati nella loro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42810 del 18 dicembre 2002
«In tema di giudizio abbreviato, quando l'imputato propone appello contro la sentenza di condanna, l'eventuale ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero si converte in appello in applicazione dell'art. 580 c.p.p., ma conserva la...»