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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29529 del 17 luglio 2009
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza con la quale il giudice di appello abbia dichiarato la nullità di quella di primo grado, rinviando gli atti al tribunale per il nuovo giudizio, sempre che il ricorrente abbia un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7620 del 25 febbraio 2010
«Nel giudizio di cassazione, l'adesione del difensore dell'imputato ad astensione collettiva dalle udienze non opera in riferimento a reati il cui termine di prescrizione maturi entro 90 giorni, come individuati dal codice di autoregolamentazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10637 del 18 marzo 2010
«È affetta da nullità assoluta, insanabile e rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del processo, la sentenza emessa dal giudice d'appello che, investito dal difensore di una richiesta di rinvio per legittimo impedimento a comparire,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20693 del 1 giugno 2010
«L'impedimento a comparire del difensore per contemporaneo impegno professionale si considera prontamente comunicato, e quindi costituisce causa di rinvio a nuova udienza, quando è posto alla cognizione del giudice con congruo anticipo e, cioè, in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13033 del 14 dicembre 2000
«La regola stabilita dall'art. 420 ter, comma 5, c.p.p., secondo la quale l'udienza preliminare è rinviata in caso di legittimo impedimento del difensore, trova applicazione, per identità di ratio, anche con riguardo al procedimento camerale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6907 del 22 febbraio 2012
«Al procedimento camerale del giudizio abbreviato di appello non si applica l'art. 420 ter, comma quinto, c.p.p., che impone il rinvio del procedimento in caso di impedimento del difensore. (In motivazione la Corte ha chiarito che, nella menzionata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11174 del 22 marzo 2012
«In caso di concomitante impegno professionale del difensore, spetta al giudice la valutazione comparativa dei diversi impegni in modo da contemperare le esigenze della difesa e quelle della giurisdizione, accertando se sia effettivamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49759 del 20 dicembre 2012
«I soggetti inseriti nella struttura organizzativa e lavorativa di una società per azioni possono essere considerati pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, quando l'attività della società medesima sia disciplinata da una normativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2405 del 25 maggio 2000
«La disposizione già contenuta nell'art. 486, comma 5, c.p.p. ed ora trasfusa nell'art. 420 ter, comma 5, stesso codice, secondo cui il giudice deve sospendere o rinviare l'udienza in caso di assoluto e giustificato impedimento del difensore a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1256 del 28 gennaio 2003
«L'istituto dell'impedimento a comparire del difensore, previsto dall'art. 420 ter c.p.p. in relazione all'udienza preliminare, non è applicabile al giudizio camerale di appello che sul punto resta disciplinato dall'art. 127 c.p.p., espressamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3435 del 22 gennaio 2008
«È illegittimo il provvedimento di rigetto della richiesta di rinvio dell'udienza proposta dall'imputato per un impedimento che non sia riconosciuto meritevole di considerazione in esito ad accertamenti disposti dal giudice, che si siano conclusi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8285 del 9 marzo 2006
«Nel caso di assenza in dibattimento sia dell'imputato che del difensore, risulta preliminare la decisione sull'effettiva rilevanza dell'impedimento a comparire eventualmente prospettato dall'imputato e comunque l'eventuale dichiarazione della sua...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3458 del 2 febbraio 2005
«Il giudice, secondo il principio del libero convincimento, nel valutare l'impedimento a comparire all'udienza addotto dall'imputato (articolo 420 ter del c.p.p.), ben può disattendere, senza neppure l'obbligo di disporre accertamenti fiscali e con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36651 del 24 settembre 2008
«L'omissione della dichiarazione di contumacia non è causa di nullità della sentenza, in quanto si tratta di nullità non prevista dalla legge e dalla quale non deriva alcun pregiudizio alla difesa dell'imputato.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35761 del 18 settembre 2003
«In tema di contumacia dell'imputato, il limite processuale alla possibilità di revoca della dichiarazione di contumacia, su istanza o d'ufficio, non è più riferibile alla decisione come provvedimento, ma alla chiusura della discussione e quindi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33183 del 2 agosto 2004
«In caso di mancata, ingiustificata comparizione dell'imputato e di ritenuto, legittimo impedimento del difensore di fiducia, parimenti non comparso, deve ritenersi legittima la dichiarazione di contumacia dell'imputato, pronunciata previa nomina...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1784 del 17 gennaio 2012
«La comparizione in giudizio dell'imputato già dichiarato contumace determina il venir meno della situazione di fatto che aveva dato luogo alla relativa declaratoria, sicché la contumacia viene a cessare indipendentemente dalla esistenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17218 del 3 marzo 2009
«Il potere di rappresentanza dell'imputato contumace da parte del difensore opera non solo nel corso delle udienze dibattimentali, ma anche nel caso di sospensione del dibattimento. (La Corte ha, in applicazione di tale principio, ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1519 del 16 gennaio 2006
«L'art. 486, quinto comma, c.p.p. prescrive che il legittimo impedimento del difensore deve essere « prontamente» comunicato, onde consentire all'ufficio, che lo ritenga giustificato, di predisporre tutti gli adempimenti necessari a evitare...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«Il giudizio celebrato in contumacia nei confronti di imputato detenuto all'estero per reati colà commessi, la cui richiesta di presenziare al dibattimento sia stata respinta dalla competente autorità straniera, non essendone consentita...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22416 del 21 maggio 2003
«Non può essere dichiarata la contumacia dell'imputato, il quale si trovi all'estero in stato di libertà provvisoria con obbligo di soggiorno, nell'ambito di un procedimento penale a suo carico, nel caso in cui la competente autorità straniera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30286 del 9 settembre 2002
«In caso di rifiuto dell'esame richiesto dal P.M. da parte dell'imputato è legittima la lettura dei verbali contenenti le dichiarazioni rese dal medesimo in sede di indagini preliminari, ai sensi dell'art. 513, comma 1, c.p.p., e l'espletamento di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6 del 3 gennaio 2002
«È corretta la dichiarazione di contumacia dell'imputato ritualmente citato e non comparso pur quando essa sia adottata contestualmente all'ordinanza con la quale il giudice, previa nomina di un difensore d'ufficio, disponga il rinvio del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39930 del 9 novembre 2001
«L'assoluto impedimento a comparire dell'imputato, indicato dall'art. 420 quater comma 1 c.p.p., sussiste anche in relazione ad una malattia a carattere cronico, purché determini un impedimento effettivo, legittimo e di carattere assoluto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33259 del 23 agosto 2007
«In tema di giudizio abbreviato, la sentenza emessa a conclusione del giudizio di appello tenutosi con le forme camerali non deve essere notificata all'imputato che abbia rinunciato a comparire, in quanto in tale ipotesi si applica la disposizione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22770 del 13 maggio 2004
«Nell'ipotesi di astensione degli avvocati dalle udienze, qualora alla prima udienza si prenda atto, in presenza del difensore di fiducia, dell'assenza ingiustificata dell'imputato e se ne dichiari la contumacia, disponendo solo successivamente il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1937 del 21 gennaio 2011
«Nel giudizio abbreviato è ammissibile la richiesta dell'imputato di sottoporsi ad interrogatorio ai sensi dell'art. 421, comma secondo, c.p.p., purché sia avanzata prima dell'inizio della discussione per non alterare le regole del contraddittorio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38766 del 22 novembre 2006
«Non costituisce legittimo impedimento a comparire all'udienza il rifiuto dell'imputato detenuto di sottoporsi, prima dell'ingresso nell'aula delle videoconferenze, a perquisizione mediante denudamento, se la perquisizione è legittimamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33819 del 17 settembre 2001
«Qualora nel corso dell'udienza preliminare il fatto addebitato risulti diverso, ai sensi del comma 1 dell'art. 423 c.p.p. rispetto a quello riportato nell'originaria imputazione, il P.M. ha la facoltà di modificare il capo d'imputazione in ogni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6821 del 7 giugno 2000
«In tema di giudizio abbreviato, la natura atipica del rito, mirato alla deflazione della pendenza giudiziaria attraverso la definizione del giudizio allo stato degli atti, impone di ritenere inammissibile la richiesta di interrogatorio avanzata...»