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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5430 del 16 novembre 1995
«Qualora il pubblico ministero convalidi la perquisizione ed il conseguente sequestro eseguiti di propria iniziativa dalla polizia giudiziaria, il provvedimento così emanato, impugnabile con la richiesta di riesame, costituisce un autonomo titolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10145 del 10 novembre 1997
«Sono atti irripetibili, ai sensi dell'art. 354 c.p.p, quelli mediante i quali la polizia giudiziaria prende diretta cognizione di fatti, situazioni e comportamenti umani, dotati di una qualsivoglia rilevanza penale e suscettibili, per la loro...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6547 del 29 maggio 1992
«Il verbale degli ispettori del lavoro, che sono ufficiali di polizia giudiziaria, quando contenga la descrizione di cose, di tracce o di luoghi, suscettibili di modifica nel tempo per eventi naturali o per comportamenti umani, va inserito nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5779 del 7 maggio 1999
«L'attività di individuazione e rilevamento delle impronte dattiloscopico-papillari, risolvendosi in operazioni urgenti non ripetibili di natura meramente materiale, rientra nella disciplina di cui all'art. 354, comma 2, c.p.p. e non in quella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4132 del 3 aprile 1998
«Rientrano nel novero degli atti irripetibili quelli mediante i quali la P.G. prende diretta cognizione di fatti, situazioni o comportamenti umani dotati di una qualsivoglia rilevanza penale suscettibili, per loro natura, di subire modificazioni o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4005 del 4 novembre 2005
«Gli effetti giuridici di un provvedimento del giudice o del P.M. non emesso in udienza, ancorché perfetto e valido, non decorrono dalla data dallo stesso apposta al momento della compilazione, bensì dal momento in cui viene sottoscritto dal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 613 del 20 marzo 1996
«È legittima la convalida di un sequestro probatorio eseguito da un semplice agente di polizia giudiziaria fuori dei casi di particolare necessità ed urgenza previsti dall'art. 113 delle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1394 del 15 maggio 1995
«Il sequestro operato dalla polizia giudiziaria in esecuzione di un decreto di perquisizione adottato dal procuratore della Repubblica, in relazione ad indagini per il reato di associazione di stampo mafioso, al fine di «rinvenire cose pertinenti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41178 del 10 dicembre 2002
«Ai fini della convalida del sequestro probatorio, il pubblico ministero deve motivare il relativo provvedimento solo ove si discosti dalle ragioni indicate dalla polizia giudiziaria; qualora, invece, dette ragioni siano ritenute, anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 366 del 21 gennaio 1999
«In tema di sequestro probatorio, l'attività della polizia giudiziaria necessita di convalida ex art. 355 c.p.p. ogniqualvolta il decreto del P.M. non indichi l'oggetto specifico della misura, ma contenga un generico richiamo a quanto rinvenuto;...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4112 del 20 gennaio 1997
«Il decreto dell'autorità giudiziaria che dispone il sequestro probatorio deve essere motivato e nella motivazione occorre dare conto delle ragioni per le quali la cosa sequestrata sia configurabile come corpo di reato ovvero, quando si tratti di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2015 del 23 agosto 1994
«Ai fini della convalida del sequestro, il P.M. deve motivare il suo provvedimento soltanto quando le ragioni da lui accolte si discostino dalle indicazioni della polizia giudiziaria; qualora invece queste ultime siano ritenute corrette è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 431 del 18 marzo 1992
«Il controllo nel merito relativo ad un provvedimento di sequestro non esige la cognizione della sussistenza dei reati, essendo sufficiente la deliberazione prima facie che il fatto, per il quale si procede, sia preveduto dalla legge come reato....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1708 del 14 aprile 1995
«I «motivi nuovi» a sostegno dell'impugnazione, previsti dall'art. 585, comma quarto, c.p.p. e 167 att. c.p.p., debbono consistere in ulteriore illustrazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono la richiesta rivolta al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4825 del 28 aprile 1994
«L'omessa convalida del sequestro probatorio operato dalla P.G. incide non già sull'utilizzazione a fini probatori delle cose sequestrate ma sulla possibilità di mantenimento del sequestro stesso, dovendo il reperto essere restituito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 80 del 17 giugno 1994
«In tema di sequestro, una volta annullata in sede di riesame la convalida del sequestro operato dalla polizia giudiziaria per difetto di presupposti di legge (omesso coinvolgimento immediato del P.M. e mancanza del periculum in mora),...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1634 del 13 novembre 1992
«Il sequestro preventivo di cui all'art. 321 comma primo c.p.p. non è soggetto a termini né per la richiesta, né per la deliberazione. Termini sono previsti solo per i sequestri preventivi provvisoriamente disposti dal pubblico ministero o eseguiti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1881 del 20 agosto 1996
«Poiché, secondo il combinato disposto degli artt. 324, 325 e 355, terzo comma, c.p.p., il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza emessa in sede di riesame dei provvedimenti di sequestro preventivo e di sequestro probatorio è proponibile solo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 819 del 12 luglio 1993
«Contro il decreto di sequestro probatorio emesso dal pubblico ministero ed avverso il provvedimento di convalida del sequestro ai sensi dell'art. 355 c.p.p. non è ammesso il ricorso immediato per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3442 del 30 ottobre 1995
«L'art. 319 ter c.p. (Corruzione in atti giudiziari) configura un reato autonomo e non una circostanza aggravante ad effetto speciale rispetto ai delitti di corruzione previsti dagli artt. 318 e 319 c.p. Quanto sopra si ricava dalla circostanza che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12564 del 12 dicembre 1991
«L'esame degli atti delle aziende controllate dalla Guardia di Finanza non integra una vera e propria «operazione tecnica» anche se compiuta dalla polizia con l'ausilio di esperti della materia ed è atto ripetibile. Per «operazioni tecniche» devono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5276 del 27 maggio 1996
«In tema di guida sotto l'influenza dell'alcool, il cosiddetto alcooltest costituisce atto di polizia giudiziaria, urgente e indifferibile ai sensi dell'art. 354, comma 3 c.p.p., stante la naturale alterabilità, modificabilità e tendenza alla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40970 del 5 dicembre 2002
«In tema di sequestro preventivo, non è previsto da alcuna disposizione di legge l'obbligo del previo avviso al difensore di fiducia dell'indagato della esecuzione del sequestro, né sussiste l'obbligo per la polizia giudiziaria di avvisare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3124 del 13 ottobre 1992
«La polizia giudiziaria, quando procede, d'iniziativa, al compimento di taluna delle attività alle quali, a norma dell'art. 356 c.p.p., ha diritto di assistere, senza preavviso, il difensore della persona sottoposta a indagini, non ha, a differenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4197 del 28 dicembre 1999
«Sono utilizzabili, quali gravi indizi di colpevolezza per l'applicazione di misure cautelari, le trascrizioni di registrazioni di dichiarazioni raccolte dalla polizia giudiziaria, pur in mancanza di una formale verbalizzazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3764 del 22 maggio 1997
«Le dichiarazioni «confidenziali» dell'indagato raccolte dalla polizia giudiziaria e non documentate ai sensi dell'art. 357, secondo comma, lett. b), c.p.p., possono essere utilizzate quali indizi nella fase delle indagini preliminari, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 649 del 19 gennaio 1996
«L'inutilizzabilità dibattimentale delle dichiarazioni rese dall'arrestato alla polizia giudiziaria stabilita dall'art. 350 comma 7 (con la salvezza relativa alla possibilità di contestazioni) è determinata da specifiche finalità di tutela del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3263 del 17 settembre 1994
«La mancata verbalizzazione, da parte della polizia giudiziaria, in violazione delle disposizioni contenute nell'art. 357 c.p.p., di dichiarazioni da essa ricevute, non costituisce, di per sé, causa di nullità o di assoluta inutilizzabilità, sotto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 440 del 8 marzo 1993
«L'obbligo di verbalizzazione degli atti indicati nell'art. 357 comma secondo c.p.p. non è prescritto a pena di nullità, sicché è da ritenere che qualora la loro documentazione sia avvenuta in altro modo che ne consenta comunque l'individuazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7605 del 15 luglio 1991
«La redazione del verbale, nelle forme di cui all'art. 373 c.p.p., imposta per numerosi atti, fra cui le «informazioni assunte, a norma dell'art. 351, nel corso delle perquisizioni ovvero sul luogo e nell'immediatezza del fatto», dall'art. 357,...»