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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8 del 5 gennaio 1993
«Concreta il reato di ricettazione, e non la contravvenzione di incauto acquisto (art. 712 c.p.) il ricevere un assegno circolare in bianco. Questo è, infatti, un documento che, per natura e destinazione, è in possesso esclusivamente della banca...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1467 del 11 maggio 1993
«Il cosiddetto «tribunale della libertà» è solo una sezione del tribunale presso cui è costituito per cui l'atto di impugnazione avverso ordinanza emessa a norma degli artt. 309 e 310 c.p.p. può essere presentato presso la cancelleria del tribunale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11278 del 23 ottobre 1991
«Con riguardo alla sentenza del tribunale che rigetti l'opposizione alla dichiarazione di fallimento, previa affermazione della competenza, il ricorso per regolamento (facoltativo) di competenza deve essere proposto prima del decorso del termine...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40750 del 4 dicembre 2002
«È ammissibile, sotto il profilo dell'interesse, la richiesta di riesame anche qualora sia nel frattempo intervenuta sentenza di condanna non definitiva, potendo detta richiesta investire non solo il requisito delle esigenze cautelari (a meno che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2120 del 10 maggio 2000
«In tema di procedimento di riesame, l'avviso orale al difensore del rinvio dell'udienza — conseguente ad accolta eccezione di nullità per omesso avviso — risultante da verbale, ritualmente sottoscritto dal difensore stesso a riprova della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3706 del 10 agosto 1998
«Non può ritenersi violata la disposizione dell'art. 143 c.p.p. nel caso di omessa traduzione dell'avviso di udienza camerale all'indagato, sia perché detto avviso non contiene ex lege l'enunciazione del fatto contestato e l'indicazione delle norme...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40072 del 9 novembre 2001
«Nel procedimento di riesame non possono essere dedotte cause di estinzione della misura cautelare estranee al procedimento medesimo, la competenza a dichiarare le quali appartiene al giudice del procedimento principale. (In applicazione di tale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20692 del 22 maggio 2001
«In tema di misure cautelari personali, compete al tribunale della libertà la valutazione definitiva del carattere favorevole degli elementi sopravvenuti, ovverosia della loro rilevanza difensiva in relazione agli indizi di colpevolezza ed alle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4591 del 25 maggio 2000
«In tema di impugnazioni de libertate, la circostanza che il giudice per le indagini preliminari, investito della richiesta di revoca per ragioni attinenti alla sussistenza delle esigenze cautelari, abbia esorbitato dalla richiesta effettuando...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19046 del 18 maggio 2012
«Nel procedimento di riesame delle misure cautelari reali, l'estensione degli effetti favorevoli della decisione si verifica a condizione che questa non sia fondata su motivi personali dell'impugnante e che il procedimento stesso sia sorto e si sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6273 del 2 marzo 2000
«L'estensione degli effetti favorevoli della decisione emessa nel procedimento cautelare dal tribunale del riesame nei confronti dei coindagati non impugnanti, presuppone che il procedimento incidentale si svolga in modo unitario e cumulativo e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1471 del 4 maggio 1999
«In tema di c.d. giudicato cautelare, il limite del dedotto per la parte non coincide in alcun modo con il rilevato d'ufficio da parte del giudice. Ed invero, mentre l'arco concettuale di dedotto-deducibile riguarda i poteri dispositivi della parte...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41 del 15 febbraio 1996
«Nei procedimenti de libertate, che si instaurano a norma degli artt. 309, 310 e 311 c.p.p., è escluso l'effetto estensivo dell'impugnazione proposta dal coindagato diligente ai coindagati rimasti estranei al procedimento, ferma restando la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27677 del 14 luglio 2011
«Rientra nelle attribuzioni del tribunale del riesame, ai fini della caducazione dell'ordinanza applicativa della misura cautelare, per mancato invio degli elementi sopravvenuti favorevoli all'indagato, l'accertamento se gli elementi in questione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13691 del 5 aprile 2011
«Il sindacato di legittimità dell'ordinanza del tribunale del riesame non può avvalersi della sopravvenienza intervenuta successivamente alla decisione che costituisce oggetto del ricorso per cassazione. (Nella specie, il fatto sopravvenuto era...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39915 del 26 novembre 2002
«Anche dopo le modificazioni alla disciplina dell'udienza preliminare introdotte dalla legge 16 dicembre 1999, n. 479, al giudice investito della richiesta di riesame di una misura cautelare personale la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4817 del 30 gennaio 2013
«Nel procedimento di riesame non è deducibile, né rilevabile d'ufficio, la questione inerente all'inefficacia della misura coercitiva per asserita mancanza, tardività o comunque invalidità dell'interrogatorio previsto dall'art. 294 c.p.p., a nulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4294 del 29 gennaio 2013
«Il riesame di una misura cautelare personale è un mezzo di impugnazione con effetto interamente devolutivo e l'interessato, pertanto, non può limitare il potere di cognizione del Tribunale ad uno solo dei presupposti della misura (nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 633 del 21 marzo 2000
«Nei casi di perdita di efficacia della custodia cautelare in carcere a norma dell'art. 309, comma decimo, c.p.p., quale effetto automatico della mancata trasmissione degli atti nel termine prescritto dal comma quinto della medesima disposizione, è...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 71 del 15 marzo 1996
«Sono illegittimi costituzionalmente, in riferimento agli artt. 3 e 24 Cost., gli artt. 309 e 310 c.p.p., nella parte in cui precludono, al giudice delle impugnazioni (tribunale del riesame o di appello) il controllo del requisito dei gravi indizi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1184 del 26 aprile 1994
«Il principio del ne bis in idem, qualora non venga invocato nell'ambito suo proprio di tutela del giudicato, per cui vi è divieto di celebrare un nuovo processo per il medesimo fatto che sia già stato oggetto di procedimento definito con un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 3700 del 1 febbraio 1994
«Agli effetti dell'esigenza cautelare di cui all'art. 274, primo comma, lett. b), c.p.p., la latitanza intervenuta dopo l'ordinanza impositiva della misura cautelare deve essere considerata anche di ufficio dal tribunale del riesame, in forza dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2604 del 26 settembre 2000
«In tema di istanza di revoca di una misura cautelare, il giudice competente a pronunciarsi non incontra, nell'accertamento della carenza originaria (oltre che persistente) di indizi o di esigenze cautelari, alcuna preclusione nel fatto della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1415 del 23 settembre 2000
«In materia di misure cautelari, nell'ipotesi in cui, a seguito di appello del pubblico ministero avverso il diniego di adozione della misura da parte del giudice per le indagini preliminari, il provvedimento restrittivo venga adottato dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1907 del 10 maggio 2000
«In tema di misure cautelari personali, la caducazione della misura causata da vizi del procedimento applicativo o di controllo della medesima ne consente sempre la reiterazione, in quanto l'invalidità del provvedimento applicativo o del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 51 del 4 marzo 2000
«In sede di riesame è possibile confermare una misura cautelare per esigenze diverse da quelle poste a base della sua applicazione, in quanto le esigenze cautelari rappresentano un tutto unico che rientra nella previsione dell'art. 309, nono comma,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52 del 25 gennaio 2000
«Il coordinamento fra il disposto dell'art. 292, secondo comma, lett. c e c bis e quello dell'art. 309, nono comma, c.p.p., va stabilito nel senso che al tribunale del riesame deve essere riconosciuto il ruolo di giudice collegiale e di merito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3910 del 29 settembre 1999
«In tema di misure cautelari personali, nel caso in cui l'indagato, internato o detenuto fuori dalla circoscrizione del giudice, abbia fatto richiesta di esser sentito, si verifica sospensione dei termini previsti dal comma decimo dell'art. 309...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2056 del 12 luglio 1999
«In sede di riesame è possibile confermare una misura cautelare per esigenze diverse da quelle poste alla base della sua applicazione, in quanto le esigenze cautelari rappresentano un tutto unico che rientra nella previsione dell'art. 309, comma 9...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7399 del 18 febbraio 1999
«In tema di riesame di provvedimento di sequestro, poiché il Tribunale ha il potere di procedere ad una diversa qualificazione giuridica del fatto sottoposto alla sua cognizione (anche attribuendogli, se del caso, diverso nomen iuris), esso può...»