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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18313 del 18 settembre 2015
«Il consulente tecnico d'ufficio svolge, nell'interesse della giustizia, funzioni ausiliarie del giudice di natura non giurisdizionale, sicché è obbligato a risarcire i danni cagionati in violazione dei doveri connessi all'ufficio senza che sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11223 del 21 maggio 2014
«In tema d'intervento obbligatorio del P.M., la tardiva formulazione delle sue conclusioni, fuori udienza e senza che le parti abbiano potute conoscerle, non determina la violazione del contraddittorio, atteso che, ai fini della validità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16274 del 31 luglio 2015
«In tema di rappresentanza processuale, il potere rappresentativo, con la correlativa facoltà di nomina dei difensori e conferimento di procura alla lite, può essere riconosciuto soltanto a colui che sia investito di potere rappresentativo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7362 del 13 aprile 2015
«Allorquando l'esigenza della nomina di un curatore speciale ex art. 78 cod. proc. civ. si manifesti nel corso del giudizio ed in relazione ad esso, la corrispondente istanza deve essere proposta al giudice (monocratico o collegiale nelle ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10090 del 18 maggio 2015
«In tema di responsabilità disciplinare dell'avvocato, il dovere di probità, dignità e decoro, sancito dall'art. 6 del codice deontologico forense, ha riscontro nell'art. 88 cod. proc. civ., che non solo sancisce il dovere delle parti e dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14659 del 14 luglio 2015
«Il potere del giudice di merito di ordinare la cancellazione di espressioni sconvenienti ed offensive utilizzate negli scritti presentati o nei discorsi pronunciati davanti al giudice costituisce un potere valutativo discrezionale volto alla...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 11301 del 1 giugno 2015
«L'art. 92, secondo comma, cod. proc. civ. (come sostituito dall'art. 45, comma 11, della legge 18 giugno 2009, n. 69), nella parte in cui prevede la possibilità di compensare le spese di lite allorché concorrano "gravi ed eccezionali ragioni", non...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 24634 del 19 novembre 2014
«Ai sensi dell'art. 92, secondo comma, cod. proc. civ. nella formulazione vigente "ratione temporis", introdotta dall'art. 45, comma 11, della legge 18 giugno 2009, n. 69, può essere disposta la compensazione delle spese in assenza di reciproca...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27041 del 12 novembre 2008
«In virtù del provvedimento di distrazione delle spese processuali in favore del difensore con procura della parte vittoriosa (art. 93 c.p.c. ), si instaura, fra costui e la parte soccombente, un rapporto autonomo rispetto a quello fra i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2736 del 25 febbraio 2002
«In caso di omessa pronuncia sull'istanza di distrazione delle spese avanzata dal difensore, non è configurabile la fattispecie dell'errore materiale della sentenza, emendabile mediante un provvedimento di rettificazione, verificandosi, invece, un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9062 del 15 aprile 2010
«L'istanza di distrazione delle spese processuali consiste nel sollecitare l'esercizio del potere/dovere del giudice di sostituire un soggetto (il difensore) ad altro (la parte) nella legittimazione a ricevere dal soccombente il pagamento delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20547 del 24 settembre 2009
«In materia di spese giudiziali, il difensore munito di procura, il quale abbia chiesto, ai sensi dell'art. 93 c.p.c., la distrazione, a proprio favore, delle spese di giudizio e degli onorari, è titolare di un diritto proprio ed autonomo nei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9097 del 7 luglio 2000
«La parte costituitasi con difensore munito di procura, non è legittimata ad impugnare la sentenza che abbia rigettato ovvero omesso di esaminare l'istanza di distrazione delle spese e degli onorari formulata dal difensore (che è al riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13752 del 20 settembre 2002
«Nel caso di riforma o annullamento della sentenza, costituente titolo esecutivo, di condanna al pagamento delle spese e degli onorari in favore del difensore della parte già vittoriosa, il quale abbia reso la dichiarazione di cui all'art. 93...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17523 del 23 agosto 2011
«Non è configurabile un concorso tra l'azione generale risarcitoria, di cui all'art. 2043 c.c., e quella speciale di risarcimento del danno per responsabilità processuale aggravata, ai sensi dell'art. 96, secondo comma, c.p.c., il quale disciplina,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 327 del 12 gennaio 2010
«L'accertamento, ai fini della condanna al risarcimento dei danni da responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c., dei requisiti dell'aver agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave (comma primo) ovvero del difetto della normale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4383 del 23 febbraio 2009
«Le condanne alle spese ed al risarcimento dei danni per responsabilità processuale aggravata, ai sensi, rispettivamente, degli artt.91 e 96 c.p.c., integrando pronunce accessorie e conseguenziali alla decisione della causa, presuppongono che nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3876 del 30 marzo 2000
«La sentenza con la quale il giudice compensi le spese di lite, indicando le circostanze che integrano i giusti motivi per detta pronuncia, contiene una implicita esclusione dei presupposti richiesti per la condanna della parte soccombente al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 13899 del 3 giugno 2013
«Il giudice tributario può conoscere anche la domanda risarcitoria proposta dal contribuente ai sensi dell'art. 96 cod. proc. civ., potendo, altresì, liquidare in favore di quest'ultimo, se vittorioso, il danno derivante dall'esercizio, da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9152 del 16 aprile 2013
«L'accertamento della mala fede del creditore pignorante, per i fini di cui all'art. 96, comma secondo, cod. proc. civ., è devoluto al giudice dell'opposizione all'esecuzione, il quale nel compiere il relativo accertamento dovrà valutare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1590 del 23 gennaio 2013
«La richiesta di condanna per responsabilità processuale aggravata, ai sensi dell'art. 96, secondo comma, c.p.c., per l'inizio o il compimento dell'esecuzione forzata in mancanza di titolo esecutivo, originaria o sopravvenuta, a seguito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10960 del 6 maggio 2010
«Chi intende chiedere il risarcimento del danno per l'eseguita esecuzione forzata illegittima può agire soltanto, ai sensi dell'art. 96, secondo comma, c.p.c. (quale norma speciale rispetto all'art. 2043 c.c.), dinanzi al giudice dell'opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24538 del 20 novembre 2009
«L'azione di risarcimento danni ex art. 96 c.p.c. non può, di regola, essere fatta valere in un giudizio separato ed autonomo rispetto a quello dal quale la responsabilità aggravata ha avuto origine; ne consegue che competente a decidere sull'"an"...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6967 del 22 maggio 2001
«Il valore della domanda di risarcimento dei danni per responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c., non può essere cumulata ai sensi e per gli effetti dell'art. 10 c.p.c. con il valore della domanda principale, trattandosi di domanda che rientra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1861 del 18 febbraio 2000
«L'azione di risarcimento dei danni ex art. 96 c.p.c. non può, di regola, essere fatta valere in un giudizio separato ed autonomo rispetto a quello dal quale la responsabilità aggravata ha origine, salvo che ciò sia precluso da ragioni attinenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12024 del 26 ottobre 1999
«La domanda di risarcimento del danno riconducibile ad una responsabilità processuale aggravata inerente ad un procedimento dinanzi ad un giudice amministrativo non può essere proposta avanti al giudice ordinario, perché non attiene a questione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4849 del 19 maggio 1999
«La domanda di risarcimento del danno per responsabilità processuale aggravata, ancorché proposta in via riconvenzionale dal convenuto nella causa di merito, cui è relativa, non è idonea a determinare uno spostamento di competenza ai sensi degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12642 del 26 novembre 1992
«La domanda di risarcimento del danno da responsabilità processuale aggravata di cui all'art. 96 c.p.c. può essere proposta solo nello stesso giudizio dal cui esito si deduce l'insorgenza della detta responsabilità e del danno, non solo perché...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 20995 del 12 ottobre 2011
«In tema di responsabilità aggravata per lite temeraria, l'art. 96 c.p.c. prevede, nel caso di accoglimento della domanda, il risarcimento dei danni, da intendersi, quindi, come ampia formulazione letterale comprensiva sia del danno patrimoniale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15629 del 30 giugno 2010
«La condanna per responsabilità processuale aggravata, per lite temeraria, quale sanzione dell'inosservanza del dovere di lealtà e probità cui ciascuna parte è tenuta (ivi compresa quella controricorrente in sede di giudizio di legittimità), non...»