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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1318 del 15 febbraio 1985
«Nelle controversie in materia di assistenza e previdenza obbligatorie, la parte che abbia pronunciato, con l'atto introduttivo del giudizio di appello, di volersi avvalere di informazioni degli istituti di patronato ed assistenza sociale, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19393 del 22 agosto 2013
«L'art. 447 bis, secondo comma, c.p.c., concernente le controversie in materia di locazione, di comodato e di affitto di aziende, ha riguardo alla sola competenza per territorio del giudice del luogo dove è posto il bene, sancendo la nullità delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19473 del 6 ottobre 2005
«Nel caso in cui sia sollevato regolamento di competenza d'ufficio relativamente alla cognizione di una domanda tendente all'ottenimento di una sentenza costitutiva ex art. 2932 c.c. e produttiva degli effetti di compravendita, in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 581 del 16 gennaio 2003
«Tra le controversie “in materia di locazione”, attribuite dagli artt. 21 e 447 bis c.p.c. alla competenza territoriale inderogabile del giudice in cui si trova l'immobile, devono ritenersi comprese, data l'ampiezza della nozione di “materia”,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6255 del 2 maggio 2002
«In tema di locazione di immobili urbani, nelle controversie di cui agli artt. 30 e 45 della legge 27 luglio 1978, n. 392, pendenti alla data del 30 aprile 1995, il giudice non ha il potere di ammettere d'ufficio mezzi di prova ai sensi del secondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13419 del 29 ottobre 2001
«Nel giudizio di merito instaurato con l'apertura della fase rescissoria dell'opposizione tardiva alla convalida di sfratto, disciplinato dal rito delle locazioni, il locatore - opposto (che assume, o meglio conserva la veste sostanziale di attore)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4503 del 28 marzo 2001
«Il contratto avente ad oggetto la concessione dello sfruttamento di una cava di pietra deve essere inquadrato nello schema dell'affitto di beni immobili produttivi e non nella diversa figura contrattuale della locazione. Ne consegue...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18661 del 6 agosto 2013
«Proposta, ai sensi dell'art. 79 della legge 27 luglio 1978, n. 392, la domanda di ripetizione di indebito in relazione a canoni di locazione pagati in misura superiore a quella legale, il giudice, anche se richiesto da parte attrice, ma in assenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4012 del 21 marzo 2001
«Nelle controversia locative (alle quali sono applicabili le disposizioni previste per le controversie di lavoro in virtù del richiamo di cui all'art. 447 bis c.p.c.), il dispositivo della sentenza non costituisce un atto interno, bensì un atto a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11066 del 2 luglio 2012
«Il titolo esecutivo giudiziale, ai sensi dell'art. 474, secondo comma, n. 1, c.p.c., non si identifica, né si esaurisce, nel documento giudiziario in cui è consacrato l'obbligo da eseguire, essendo consentita l'interpretazione extratestuale del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8067 del 2 aprile 2009
«La sentenza di condanna dell'INPS al pagamento, in favore del creditore, di una prestazione, quale le differenze spettanti a titolo di indennità di disoccupazione, costituisce valido titolo esecutivo, che non richiede ulteriori interventi del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7537 del 27 marzo 2009
«Gli effetti del provvedimento di sospensione dell'esecuzione emesso dal giudice ai sensi dell'art. 624 cod. proc. civ. sono limitati al procedimento esecutivo nel quale esso è pronunciato, senza che possano influire su altri procedimenti esecutivi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11769 del 6 agosto 2002
«L'esecuzione forzata può iniziare solo in presenza di un titolo esecutivo valido ed efficace, e deve arrestarsi qualora venga accertato che il titolo inizialmente mancava, a nulla rilevando che il titolo sia venuto ad esistenza successivamente; ne...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16934 del 8 luglio 2013
«Nell'ipotesi di esecuzione fondata su titolo esecutivo costituito da una sentenza di primo grado, la riforma in appello di tale sentenza determina il venir meno del titolo esecutivo, atteso che l'appello ha carattere sostitutivo e pertanto la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4013 del 26 giugno 1980
«Il principio secondo cui, nello stabilire l'idoneità dell'immobile posto a disposizione del conduttore in sostituzione di quello locato, occorre aver riguardo alle condizioni di fatto esistenti al momento della decisione, non legittima il rigetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2557 del 25 luglio 1972
«Il titolo esecutivo costituito da una sentenza deve recare l'apposizione della formula esecutiva e l'autenticazione, che competono al cancelliere del giudice che l'ha pronunciata, e deve essere notificato ad iniziativa della parte, la quale non ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9365 del 14 luglio 2000
«Il precetto è sottoscritto dalla parte o dal difensore munito di procura. La procura al difensore da parte del creditore può essere conferita anche dopo la notificazione del precetto al debitore, ma, ove venga proposta opposizione al precetto, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4334 del 23 febbraio 2009
«In tema di esecuzione forzata, il creditore procedente onerato dal versamento di una cauzione, ove ritenga - anche giuridicamente - impossibile prestare la cauzione nelle modalità fissate dal giudice, ha l'onere di chiedere al giudice medesimo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20634 del 22 settembre 2006
«La sopravvenienza, successivamente alla proposizione dell'opposizione al precetto, delle condizioni di esistenza della pretesa esecutiva non può essere presa in considerazione dal giudice dell'opposizione perché non rilevante al fine di decidere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6448 del 23 aprile 2003
«In tema dì riscossione coattiva delle entrate patrimoniali, la notificazione dell'ingiunzione di pagamento, che nell'esecuzione speciale disciplinata dal R.D. n. 639 del 1910 costituisce (anche) il titolo esecutivo, assolve a funzione non diversa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5515 del 29 febbraio 2008
«L'eccessività della somma portata nel precetto non travolge questo per l'intero ma ne determina la nullità o inefficacia parziale per la somma eccedente, con la conseguenza che l'intimazione rimane valida per la somma effettivamente dovuta, alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20658 del 2 ottobre 2007
«Nel processo esecutivo (nel caso di specie, pignoramento presso terzi), a differenza che nel processo di cognizione, il creditore procedente o intervenuto ha l'onere di produrre il titolo esecutivo, ma non anche di provare l'esatto ammontare degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4649 del 2 marzo 2006
«Nell'espropriazione forzata, minacciata in virtù di ingiunzione dichiarata esecutiva ai sensi dell'art. 654 c.p.c., la mancata menzione, nel precetto, del provvedimento che ha disposto la esecutorietà e dell'apposizione della formula, comporta non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11170 del 29 luglio 2002
«Il precetto, il quale è un atto che precede l'esecuzione, può ben contenere anche l'intimazione al pagamento delle spese del precetto stesso, senza che occorra quindi una liquidazione da parte del giudice dell'esecuzione, costituendo tali spese un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2160 del 30 gennaio 2013
«L'eccessività della somma portata nel precetto non travolge questo per l'intero, ma dà luogo soltanto alla riduzione della somma domandata nei limiti di quella dovuta, con la conseguenza che l'intimazione rimane valida per la somma effettivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2409 del 7 aprile 1986
«Perché la nullità della notifica del precetto — lo scopo del quale è di costituire in mora il debitore ai fini esecutivi, con la prefissione di un termine entro il quale è consentito il volontario adempimento dell'obbligazione indicata nel titolo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1072 del 23 febbraio 1981
«L'inefficacia del precetto, derivante da una sua irregolarità formale, non può essere rilevata d'ufficio dal giudice, ma dev'essere fatta valere dal debitore interessato, ai sensi dell'art. 617 c.p.c., entro cinque giorni dalla sua notificazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15901 del 20 luglio 2011
«L'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 480, terzo comma, c.p.c. - come individuata dalla Corte Cost. nella sentenza n. 480 del 2005 - richiede che l'opposizione a precetto debba essere notificata dal debitore presso la residenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13219 del 31 maggio 2010
«Il Comune nel quale il creditore, con l'atto di precetto, abbia dichiarato la propria residenza od eletto il proprio domicilio, ai sensi dell'art. 480, comma terzo, c.p.c., deve ritenersi coincidente con quello in cui ha sede il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12540 del 28 maggio 2009
«Alla stregua di un'interpretazione costituzionalmente orientata (come individuata dalla Corte cost. nella sentenza n. 480 del 2005), l'art. 480, comma terzo, c.p.c. consente al debitore di notificare l'opposizione all'esecuzione nel luogo in cui...»