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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8131 del 23 giugno 1999
«La sentenza pronunciata ai sensi del secondo comma dell'art. 444 c.p.p. in relazione all'art. 129 c.p.p., qualora risulti viziata per erronea qualificazione giuridica del fatto e da conseguente errato proscioglimento, deve essere annullata con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8191 del 24 giugno 1999
«In tema di abuso di ufficio (art. 323 c.p.), il principio di specialità bilaterale tra norme, cui occorre riferirsi per risolvere i problemi di diritto intertemporale, impone di ritenere che dopo l'entrata in vigore dell'art. 1 della legge 16...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 84 del 18 febbraio 1999
«In tema di associazione per delinquere di tipo mafioso, pur dovendosi ammettere che un'adeguata comprensione dei fenomeni associativi di stampo mafioso non può prescindere dai risultati di serie ed accreditate indagini di ordine socio-criminale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 850 del 7 aprile 1999
«Qualora sia proposto ricorso per cassazione da parte dell'imputato avverso ordinanza del tribunale, quale giudice del dibattimento, di rigetto di istanza di scarcerazione per decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare con riserva dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8638 del 7 luglio 1999
«Ai fini dell'integrazione dell'esimente di cui all'art. 384, comma 1, c.p. (necessità di salvare sè medesimo o un prossimo congiunto da un grave ed inevitabile nocumento nella libertà o nell'onore) è necessario che il pericolo non sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8668 del 7 luglio 1999
«Le attenuanti generiche non possono essere intese come oggetto di benevola e discrezionale «concessione» del giudice ma come il riconoscimento di situazioni non contemplate specificamente, ma comprese tra le circostanze da valutare ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8676 del 7 luglio 1999
«L'interesse all'impugnazione del provvedimento di concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena — condizionante l'ammissibilità del ricorso — si configura tutte le volte in cui detto provvedimento sia idoneo a produrre in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8874 del 13 luglio 1999
«Alla disciplina transitoria dettata per il giudizio di cassazione dall'art. 3 della L. 19 gennaio 1999, n. 14, non è applicabile la norma dell'art. 599, comma 5, c.p.p., nella parte in cui prevede la possibilità di riproporre nel dibattimento la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9132 del 16 luglio 1999
«In tema di aggravanti del delitto di furto, il giudice assolve l'obbligo di motivazione in ordine alla circostanza relativa al bagaglio dei viaggiatori (art. 625 n. 6 c.p.) se chiarisce sulla base di quali concrete emergenze dibattimentali possa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 950 del 6 luglio 1999
«In tema di appartenenza a sodalizi mafiosi, le disposizioni sulla confisca mirano a sottrarre all'indiziato tutti i beni che siano frutto di attività illecite o ne costituiscono il reimpiego, senza distinguere se tali attività siano o no di tipo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9574 del 27 luglio 1999
«Il Ministro della giustizia non è legittimato ad agire in giudizio per chiedere ed ottenere il risarcimento dei danni, cagionati dal reato di corruzione commesso da un magistrato, in quanto organo estraneo all'esercizio della funzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9968 del 5 agosto 1999
«Poiché l'art. 18 della L. 25 giugno 1999 n. 205 ha abrogato, tra gli altri, il delitto di cui all'art. 341 c.p., il comportamento di chi offenda l'onore o il prestigio di un pubblico ufficiale in sua presenza ed a causa o nell'esercizio delle sue...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1002 del 8 maggio 2000
«L'art. 63 c.p.p. impedisce che le dichiarazioni indizianti rese senza l'assistenza del difensore possano essere utilizzate sia nel corso del dibattimento sia nella fase delle indagini. Ciò, non solo nei confronti del dichiarante, ma anche con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10150 del 26 settembre 2000
«Nel delitto di calunnia il dolo non è integrato dalla mera coscienza e volontà della denuncia, ma richiede, da parte dell'agente, l'immanente consapevolezza dell'innocenza dell'incolpato, non ravvisabile nei casi di dubbio o di errore ragionevole....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1044 del 30 marzo 2000
«In tema di invasione di terreni o edifici (art. 633 c.p.), poiché il concetto di «invasione» va ricondotto ad una qualunque introduzione dall'esterno con modalità violente — sicché non può essere in alcun modo omologato a quello, rilevante nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10448 del 4 ottobre 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di abuso d'ufficio non basta, trattandosi di ingiusto vantaggio patrimoniale, che questo sia la conseguenza naturale della condotta posta in essere dall'agente per un fine diverso, essendo invece...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10609 del 11 ottobre 2000
«In materia di tutela delle acque dall'inquinamento la norma di cui all'art. 22 della legge 10 maggio 1976, n. 319, alla quale corrisponde quella di cui all'art. 54, comma 3, del D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152, che commina una sanzione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1077 del 1 febbraio 2000
«In tema di condizioni di procedibilità, nel caso in cui, in sede di appello, sorga questione sull'accertamento della proposizione della querela, il giudice, se non è in possesso di elementi decisivi idonei a farla ritenere omessa, deve disporre,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10790 del 20 ottobre 2000
«La preclusione di cui all'art. 649 c.p.p. non può essere invocata in caso si configuri un'ipotesi di concorso formale di reati, in quanto la fattispecie può essere riesaminata sotto il profilo di una diversa violazione di legge derivante dallo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 111 del 3 marzo 2000
«In tema di chiusura della fase delle indagini preliminari, il Gip cui sia stata richiesta la emissione del decreto di archiviazione, o provvede in conformità, ovvero restituisce gli atti al P.M. per la formulazione della imputazione, costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11278 del 3 novembre 2000
«Attesa la qualificabilità del reato di violenza sessuale di cui all'art. 609 bis c.p. come reato di pura condotta, ed avuto riguardo alla nozione di “atti sessuali” cui la norma incriminatrice si riferisce, deve escludersi la configurabilità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11600 del 13 novembre 2000
«In tema di abuso di ufficio, il consigliere comunale non ha il dovere di astenersi da delibere di approvazione di piani regolatori generali, trattandosi di atto finale di un procedimento complesso in cui confluiscono e si compensano molteplici...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1173 del 2 maggio 2000
«Ai fini della validità della querela non è necessario che l'identificazione del querelante avvenga a mezzo della esibizione di un documento di identificazione al pubblico ufficiale che riceve l'atto. Ed invero, lo stesso pubblico ufficiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11755 del 16 novembre 2000
«In tema di falsa testimonianza, la causa di esclusione della punibilità prevista per chi ha commesso il fatto al fine di salvare sè o un prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento nella libertà o nell'onore non opera se il testimone,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11847 del 20 novembre 2000
«In tema di continuazione, qualora il giudizio relativo al reato satellite sia stato celebrato con il rito abbreviato, l'aumento di pena inflitto ex art. 81 c.p.p., è soggetto alla riduzione premiale di cui all'art. 442 c.p.p. ed in particolare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11925 del 21 novembre 2000
«Palese è la violazione del diritto di difesa e la nullità a termini dell'art. 178 lett. c) del codice di rito, del dibattimento e della successiva sentenza nel caso in cui il processo in sede d'appello è stato celebrato alle ore 10,40, contumace...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12048 del 23 novembre 2000
«Nel caso in cui venga pronunciata sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato, a norma dell'articolo 531 c.p.p., al giudice non è consentito inserire nel dispositivo alcuna indicazione assertiva della responsabilità penale...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1217 del 4 luglio 2000
«Le cause di estinzione del reato che possono essere dichiarate in sede esecutiva sono esclusivamente quelle che operano successivamente al passaggio in giudicato della condanna, sicché dal novero di esse va esclusa la prescrizione del reato i cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12326 del 29 novembre 2000
«Integra il delitto di estorsione il fatto del ladro che chiede ed ottiene dal derubato il pagamento di una somma di denaro come corrispettivo della restituzione della refurtiva, a nulla rilevando che il pagamento sia successivo alla restituzione;...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12341 del 29 novembre 2000
«In tema di rapina impropria, il requisito dell'immediatezza della violenza o della minaccia indicato nell'art. 628, comma 2, c.p. non deve essere inteso in senso rigorosamente letterale, e cioè, nel senso che la violenza o la minaccia debbano...»