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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 22950 del 13 settembre 2019
            
          
          «Nel caso di morte di una parte costituita in giudizio, la mancata dichiarazione dell'evento ad opera del suo procuratore, ai fini interruttivi ai sensi dell'art. 300 c.p.c., non impedisce alla controparte che sia comunque a conoscenza di tale...» 
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              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 9849 del  4 marzo 2009
            
          
          «La  disposizione  contenuta  nell'art.  2  del  D.Lgs.  n. 36/2003 è di chiusura, nel senso che equipara il deposito temporaneo,  espressamente  citato  dalla  norma,  alla realizzazione  di  una  discarica,  allorché  lo  stesso deposito...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 17002 del  2 agosto 2007
            
          
          «Ai  fini  della  configurazione  delle violazioni amministrative  in  materia  di  rifiuti  (nella  specie  "ex"  art. 12, comma 1, 15, comma 3, e 11, comma 3, D.Lgs. n. 22 del 1997), l'attività di sbancamento, movimentazione terra  e  riutilizzo...» 
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              Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. VI,              sentenza n. 551 del 18 dicembre 2014
            
          
          «Il  diritto  dell'Unione  e  la  direttiva  2008/98/CE  del Parlamento  europeo  e  del  Consiglio,  del  19  novembre 2008,  relativa  ai  rifiuti  e  che  abroga  alcune  direttive, devono  essere  interpretati  nel  senso  che  essi  ostano  a...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI,              ordinanza n. 10641 del 16 aprile 2019
            
          
          «La statuizione su una questione di rito dà luogo soltanto al giudicato formale ed ha effetto limitato al rapporto processuale nel cui ambito è emanata; essa, pertanto, non essendo idonea a produrre gli effetti del giudicato in senso sostanziale,...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              ordinanza n. 8766 del 29 marzo 2019
            
          
          «Il giudicato, oltre ad avere una sua efficacia diretta nei confronti delle parti, loro eredi e aventi causa, è dotato anche di un'efficacia riflessa, nel senso che la sentenza, come affermazione oggettiva di verità, produce conseguenze giuridiche...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 2977 del 10 giugno 2014
            
          
          «L'art. 192, 1° e 3° comma del testo unico n. 152 del 2006,  il  quale  dispone  che  "l'abbandono  e  il  deposito incontrollati  di  rifiuti  sul  suolo  e  nel  suolo  sono  vietati", prevede che il potere-dovere di ordinare la rimozione e il...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 150 del 11 luglio 2018
            
          
          «È infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art.  1  L.  reg.  Calabria  19  febbraio  2016  n.  8,  nella parte  in  cui  prevede  che,  nelle  more  dell'approvazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, di cui...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 151 del 11 luglio 2018
            
          
          «È  dichiarata  non  fondata  la  questione  di  legittimità costituzionale - sollevata dal TAR Basilicata in riferimento agli  artt.  117,  secondo  comma,  lett.  s),  e  41  Cost. - dell'art. 1, comma 1, della legge reg. Basilicata n. 19 del...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. V,              sentenza n. 5333 del 29 luglio 2004
            
          
          «Un'impresa  titolare  di  un'autorizzazione  ministeriale per la costruzione e l'esercizio di un impianto industriale per  la  produzione  di  energia  elettrica  mediante  l'uso  di biomasse può avvalersi delle procedure semplificate ai fini del...» 
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              Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. V,              sentenza n. 444 del 19 giugno 2003
            
          
          «La  nozione  di  "riciclaggio" ai  sensi  dell'art.  3, punto  7,  della  direttiva  del  Parlamento  europeo  e  del Consiglio 20 dicembre 1994, 94/62/CE, sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio deve essere interpretata nel senso che essa non...» 
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              Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. V,              sentenza n. 341 del 19 aprile 2004
            
          
          «L'art.  3,  punto  1,  della  direttiva  94/62,  sugli imballaggi  ed  i  rifiuti  di  imballaggio,  dev'essere interpretata  nel  senso  che i  sacchetti  di  plastica  con manici consegnati, gratuitamente o a titolo oneroso, a un cliente in un...» 
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              Cassazione civile, Sez. Lavoro,              sentenza n. 16941 del 27 giugno 2018
            
          
          «Nel pubblico impiego privatizzato, l'art. 202, comma 6,  del  D.Lgs.  n.  152  del  2006 - prevedendo,  in  caso  di passaggio di personale al nuovo gestore del servizio integrato  dei  rifiuti  urbani, l'applicabilità,  ai  sensi dell'art. 31 del...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. IV,              sentenza n. 5841 del 11 ottobre 2018
            
          
          «In  materia  di autorizzazione  unica  per  i  nuovi impianti  di  smaltimento  e  di  recupero  dei  rifiuti la disciplina  di  cui  all'art.  208  del  D.Lgs.  n.  152/2006,  che prevede che l'approvazione dell'autorizzazione costituisca,  ove...» 
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              Consiglio di Stato, Sez. VI,              sentenza n. 4099 del  5 ottobre 2016
            
          
          «Ai sensi degli artt. 242, comma 1, e 244, comma 2,  del  Testo  Unico  dell'ambiente,  una  volta riscontrato  un  fenomeno  di  potenziale  contaminazione  di  un  sito,  gli  interventi  di  caratterizzazione,  messa  in  sicurezza  d'emergenza...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 20529 del 30 luglio 2019
            
          
          «Nei processi soggetti alla riduzione a sei mesi del termine ex art. 327 c.p.c., come riformulato ad opera della l. n. 69 del 2009, l'art. 328, comma 3, c.p.c. va interpretato nel senso che, ove dopo il decorso della metà del termine di cui al cit....» 
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              Corte di Giustizia dell'Unione Europea,               sentenza n. 534 del  4 marzo 2015
            
          
          «La  direttiva 2004/35/CE  del Parlamento  europeo e  del  Consiglio,  del  21  aprile  2004,  sulla responsabilità  ambientale in materia  di  prevenzione e  riparazione  del  danno  ambientale,  deve  essere interpretata nel senso che non osta a...» 
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              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 773 del 11 gennaio 2010
            
          
          «Il  concetto  di  gestione  del  rifiuto  non  va  inteso  in senso imprenditoriale, ovvero come esercizio professionale dell'attività tipicizzata, ma in senso ampio, comprensivo  di  qualsiasi  contributo,  sia  attivo  che passivo,  diretto  a...» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 4472 del 25 febbraio 2009
            
          
          «In  tema  di  abbandono  di  rifiuti,  sebbene  l'art.  14, comma 3, del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 (applicabile "ratione  temporis")  preveda la  corresponsabilità solidale  del  proprietario  o  dei  titolari  di  diritti personali  o  reali...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              sentenza n. 11184 del 14 maggio 2009
            
          
          «Il  D.Lgs.  5  febbraio  1997,  n.  22,  art.  15,  impone incondizionatamente  di  precisare,  nel formulario  di identificazione che  deve  accompagnare  i  rifiuti trasportati,  la  loro  "quantità".  In  armonia  con  tale prescrizione, la...» 
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              Corte costituzionale,               sentenza n. 247 del 24 luglio 2009
            
          
          «Non  è  fondata  la  questione  di  legittimità costituzionale dell'art. 265, comma 3, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, sollevata in relazione agli artt. 117, sesto comma, e 119 Cost. Infatti, le tematiche connesse alle forme di bonifica...» 
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              Cassazione penale, Sez. III,              sentenza n. 36818 del 14 giugno 2011
            
          
          «Ai  fini  della configurabilità  oggettiva del  danno ambientale,  di  cui  all'art.  300,  comma  2,  lett.  d),  del Codice dell'Ambiente (D.Lgs. n. 152 del 2006), non rileva il  livello  di  inquinamento  in  senso  assoluto,  ma l'incremento...» 
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              Cassazione civile, Sez. Unite,              sentenza n. 19253 del  9 settembre 2010
            
          
          «Il  legislatore,  nell'attribuire  alla giurisdizione amministrativa  esclusiva  le  controversie  attinenti  alla complessiva  azione  di  gestione  dei  rifiuti, ha, innanzitutto,  individuato  una  particolare  materia, rappresentata  dalla...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 10118 del 17 aprile 2008
            
          
          «Con  riguardo  ad  azione  di  risarcimento  del  danno ambientale, promossa da un Comune a norma dell'art. 18 legge  n.  349  del 1986,  nella  prova  dell'indicato  danno bisogna distinguere tra danno ai singoli beni di proprietà pubblica  o...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 9012 del  6 maggio 2015
            
          
          «Il  danno  ambientale  non  può  in  nessun  caso essere  risarcito  "per  equivalente" pecuniario, ma solo con le misure di riparazione previste dall'art. 311, D.Lgs. n. 152/2006, come modificato dall'art. 25, L. n. 97/2013, applicabile anche ai...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 26495 del 17 ottobre 2019
            
          
          «Il giudice innanzi al quale sia proposta una domanda di nullità contrattuale deve rilevare d'ufficio l'esistenza di una causa di nullità diversa da quella prospettata, che sia desumibile dai fatti dedotti in giudizio ed abbia carattere assorbente,...» 
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              Cassazione civile, Sez. VI-lav.,              ordinanza n. 25434 del 10 ottobre 2019
            
          
          «Il rilievo d'ufficio delle eccezioni in senso lato, attesa la distinzione rispetto a quelle in senso stretto, non è subordinato alla specifica e tempestiva allegazione della parte ed è ammissibile anche in appello, purchè i fatti risultino...» 
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              Cassazione civile, Sez. II,              ordinanza n. 21956 del  2 settembre 2019
            
          
          «Il deposito di documenti nuovi in appello non è ammissibile, ove la loro mancata produzione in primo grado debba essere attribuita ad una scelta volontaria della parte. (Nella specie, la S.C. ha confermato la decisione di merito, che aveva escluso...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              ordinanza n. 30738 del 26 novembre 2019
            
          
          «Il principio di immanenza della prova, per il quale una prova documentale, una volta entrata nel processo, vi permane e può essere utilizzata anche da una parte diversa da quella che l'ha introdotta, va riferito non al documento materialmente...» 
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              Cassazione civile, Sez. III,              sentenza n. 27606 del 29 ottobre 2019
            
          
          «In tema di impugnazioni, il potere del giudice d'appello di procedere d'ufficio ad un nuovo regolamento delle spese processuali, quale conseguenza della pronuncia di merito adottata, sussiste in caso di riforma in tutto o in parte della sentenza...»