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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1455 del 8 novembre 2000
«L'abrogazione, ad opera dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, del reato di oltraggio a pubblico ufficiale previsto dall'art. 341 c.p. non dà luogo ad un fenomeno di successione di leggi penali nel tempo, quale previsto e disciplinato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3144 del 29 settembre 2000
«Attesa l'affinità tra l'abrogata figura criminosa dell'oltraggio a pubblico ufficiale e quella, tuttora valida, dell'ingiuria aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale della persona offesa (la quale si differenzia dalla prima esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9893 del 21 settembre 2000
«Costituisce una successione di disposizioni integratrici della norma penale (art. 20 lett. b, della legge n. 47 del 1985), rilevante ai sensi dell'art. 2 c.p., il mutamento della disciplina relativa alla costruzione di parcheggi in area...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1265 del 3 maggio 1996
«In tema di reati edilizi la richiesta ed il rilascio della concessione in sanatoria nei casi in cui nei confronti del richiedente sia già intervenuta sentenza definitiva di condanna sono esclusivamente quelli previsti dall'art. 38 comma 3 della L....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8352 del 19 luglio 2000
«Sussiste continuità normativa — valutabile, dopo l'abrogazione del principio di ultrattività penale (art. 24, comma 1, D.L.vo n. 507 del 1999), alla luce dell'art. 2 c.p. — tra il reato di irregolarità nella circolazione (art. 49 D.L.vo 26 ottobre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12918 del 26 marzo 2015
«In tema di successione di leggi penali, l'adesione di uno Stato all'Unione Europea non determina la non punibilità del delitto commesso anteriormente alla data di entrata in vigore del trattato di adesione, e consistente nel compimento di atti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49666 del 28 dicembre 2004
«In tema di immunità previste dal diritto internazionale, poiché alla Repubblica del Montenegro non spetta, nell'ambito della comunità internazionale, la qualifica di Stato sovrano e di soggetto autonomo e indipendente (che fa capo solo allo Stato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1011 del 12 maggio 1998
«L'immunità, che comporta la sottrazione per taluni soggetti all'applicabilità delle sanzioni penali, costituendo un'eccezione al principio di obbligatorietà della legge penale, non può che derivare da disposizioni legislative ed è insuscettibile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 469 del 19 gennaio 1994
«Le immunità dalla giurisdizione previste dalle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e consolari, ratificate e rese esecutive in Italia con L. 9 agosto 1967, n. 804, non sono limitate ai soli rappresentanti diplomatici veri e propri....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5089 del 31 gennaio 2014
«In tema di estradizione per l'estero, ai fini dell'individuazione dell'ambito di operatività del divieto di estradizione di cui agli artt. 10, comma quarto, e 26, comma secondo Cost., il reato va considerato politico anche quando,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45207 del 8 novembre 2013
«Ai fini delle notificazioni nel procedimento per il riconoscimento di una sentenza penale straniera, è irrilevante l'elezione di domicilio effettuata nel giudizio svolto dinanzi all'Autorità Giudiziaria estera, trovando invece applicazione le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30831 del 18 luglio 2013
«La pronuncia con cui si provvede al riconoscimento di una sentenza penale straniera deve enunciare espressamente gli effetti che ne conseguono e non può limitarsi a richiamare l'art.12 del codice penale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27738 del 24 giugno 2013
«È legittimo il riconoscimento di una sentenza penale straniera anche nella parte relativa a pene accessorie i cui effetti si siano già esauriti. (Fattispecie relativa a riconoscimento di sentenza straniera contenente condanna alla interdizione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11640 del 11 novembre 1998
«Il delitto di frode in commercio concorre con la contravvenzione alle norme sulla produzione di pasta alimentare di grano duro, poiché la norma del codice penale è posta a tutela della buona fede degli acquirenti mentre le disposizioni della L. 4...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4796 del 23 aprile 1998
«A seguito dell'entrata in vigore del nuovo codice della strada, approvato con il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, l'inottemperanza all'invito impartito dalla competente autorità di presentarsi, entro il termine stabilito nell'invito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34111 del 4 agosto 2015
«La pena dell'ergastolo applicata all'imputato infraventicinquenne che abbia commesso il delitto in età maggiore degli anni diciotto non può essere modificata dal giudice dell'esecuzione in pena temporanea, in quanto trattasi di sanzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20108 del 9 maggio 2013
«Deve essere annullata senza rinvio la sentenza di patteggiamento ad una pena superiore a due anni di reclusione in cui sia omessa la condanna al pagamento delle spese processuali e l'applicazione della pena accessoria obbligatoria per legge della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14954 del 13 aprile 2015
«In tema di intercettazione di conversazioni o comunicazioni, il presupposto della sussistenza dei gravi indizi di reato, non va inteso in senso probatorio (ossia come valutazione del fondamento dell'accusa), ma come vaglio di particolare serietà...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38343 del 18 settembre 2014
«In materia di infortuni sul lavoro, gli obblighi di prevenzione, assicurazione e sorveglianza gravanti sul datore di lavoro, possono essere trasferiti con conseguente subentro del delegato nella posizione di garanzia che fa capo al delegante, a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 385 del 14 gennaio 2000
«In tema di elemento psicologico del reato, il dolo alternativo sussiste se l'agente si rappresenta e vuole indifferentemente l'uno o l'altro degli eventi causalmente ricollegabili alla sua condotta cosciente e volontaria, sicché già al momento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2269 del 2 marzo 1992
«Il dolo diretto si sostanzia nella coscienza e volontà di perseguire l'evento tipicizzato nella norma penale. Infatti il dolo diretto od intenzionale non è escluso dalla previsione dell'evento perseguito come meramente possibile, poiché...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16237 del 9 aprile 2013
«In tema di colpa medica, e con riferimento alla irrilevanza penale della colpa lieve quando risultino osservate le linee guida e le buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica, secondo quanto stabilito dall’art. 3 comma 1, del D.L. n....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4391 del 1 febbraio 2012
«In tema di colpa professionale del medico, il principio civilistico di cui all'art. 2236 c.c. che assegna rilevanza soltanto alla colpa grave può trovare applicazione in ambito penalistico come regola di esperienza cui attenersi nel valutare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26677 del 30 giugno 2009
«In materia di responsabilità da circolazione veicolare, l'osservanza delle norme precauzionali scritte non fa venir meno la responsabilità per colpa dell'utente della strada, nel caso di infortunio subito da terzo, qualora tali norme non siano...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39882 del 23 ottobre 2008
«L'indizio ha valore probatorio se il dato di fatto di cui si compone è connotato dal requisito della certezza, che implica la verifica processuale della sua sussistenza.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21473 del 21 giugno 2006
«L'ordinamento penale distingue tra i vari gradi di colpa soltanto ai fini della misura della pena e l'art. 43 c.p. non ammette restrizioni nell'accertamento dell'elemento psicologico, sicché la valutazione giudiziaria della colpa professionale, a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28617 del 29 luglio 2005
«La valutazione della colpa professionale in sede penale non è limitata all'ipotesi di colpa grave, posto che, a differenza di ciò che avviene nel processo civile in ragione dell'art. 2236 c.c. ai fini del risarcimento del danno, l'accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31452 del 20 settembre 2002
«In tema di accertamento della colpa, il medico è tenuto ad osservare le leges artis universalmente riconosciute anche quando compie un'attività definita come rischiosa, configurandosi altrimenti una colpevole imperizia, rispetto alla quale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8436 del 8 settembre 1993
«In tema di responsabilità per colpa, la specificazione del grado della medesima è indispensabile soltanto nei casi, nei quali si debba pronunciare il risarcimento dei danni o si debba irrogare la pena. In ogni altra ipotesi la omissione va...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12249 del 1 dicembre 2000
«In tema di operatività dello stato di necessità con riferimento al reato di costruzione abusiva, pur dovendosi ritenere corretta una interpretazione di tale scriminante che si riferisca alla esigenza di un alloggio salubre ed idoneo a garantire...»