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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3 del 29 aprile 1994
«Poiché la dichiarazione di nomina costituisce non già una dichiarazione di scienza, bensì un atto negoziale integrativo del contratto per persona da nominare, tanto che ne è prescritta la stessa forma, essenziale o meno, prescritta per tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21292 del 10 ottobre 2007
«In caso di arricchimento senza causa, l'indennizzo, avendo la funzione di reintegrare il patrimonio del destinatario, di un valore perduto, è suscettibile di rivalutazione, ancorché il soggetto tenuto al suo pagamento sia un ente pubblico, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9556 del 29 settembre 1988
«Ai fini della sussistenza del reato di falso ideologico in atto pubblico, a nulla rileva la circostanza che la immutatio veri sia stata commessa non solo senza l'animus nocendi o decipiendi, ma anche con la certezza di non produrre alcun danno,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 16 maggio 1995
«In tema di pubblicazioni e spettacoli osceni (artt. 528 c.p.), è legittimo il provvedimento di sequestro probatorio di un carico di videocassette pornografiche destinate al commercio qualora, in considerazione della natura di reato di pericolo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 8 maggio 1996
«Nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento di un provvedimento del tribunale del riesame da parte della Corte di cassazione, non è applicabile la disposizione di cui all'art. 309, decimo comma, c.p.p., secondo la quale l'ordinanza che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4745 del 30 novembre 1994
«La circostanza che sia inammissibile il ricorso per cassazione avverso provvedimento del pubblico ministero emesso in sede esecutiva non può comportare che esso venga qualificato come incidente d'esecuzione, con trasmissione degli atti al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 839 del 21 marzo 1996
«A seguito della richiesta del P.M. di rinvio a giudizio dell'imputato, il giudice per le indagini preliminari può adottare la declaratoria di determinate cause di non punibilità a norma dell'art. 129 c.p.p., ma ciò non può fare con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8384 del 1 agosto 1995
«Nell'ipotesi di azione di danno proposta nei confronti del genitore esercente la potestà sul figlio minore per il fatto lesivo ascrivibile a quest'ultimo e per la responsabilità da culpa in vigilando ex art. 2048 c.c., non è richiesta la presenza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 3 luglio 1996
«La disposizione di cui al decimo comma dell'art. 309 c.p.p., secondo la quale l'ordinanza che dispone la misura coercitiva perde immediatamente efficacia se la decisione sulla richiesta di riesame non interviene entro il termine prescritto, deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9774 del 8 novembre 1996
«Con riguardo a causa di lavoro decisa in primo grado nelle forme ordinarie, nel passaggio al rito speciale in grado di appello la fissazione dell'udienza di discussione con assegnazione di termine per l'eventuale integrazione degli atti è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1506 del 20 maggio 1997
«In materia di riesame del decreto di sequestro (art. 257 c.p.p.), ed in relazione al procedimento di cui all'art. 324 c.p.p. (che al terzo comma prevede la trasmissione al tribunale, da parte dell'autorità giudiziaria procedente, degli atti su cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8177 del 9 settembre 1996
«In base al principio secondo cui il conflitto positivo di competenza, anche solo virtuale, è denunciabile in ogni tempo in applicazione analogica dell'art. 45 c.p.c., deve ritenersi ammissibile il regolamento di competenza promosso d'ufficio dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6035 del 29 maggio 1995
«L'art. 2058 secondo comma c.c., il quale conferisce al giudice la facoltà di disporre che il risarcimento del danno avvenga per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulti eccessivamente onerosa per il debitore, non è applicabile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1138 del 4 aprile 1998
«In sede di applicazione dell'art. 671 c.p.p. non può modificarsi, in più o in meno, la misura della pena inflitta per il reato più grave tra quelli da unificare in sede esecutiva, risultando solo possibile, in deroga al principio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2838 del 5 marzo 1998
«In tema di formalità della querela la previsione che questa sia proposta, con le forme previste dall'art. 333, comma secondo, c.p.p. alle stesse autorità alle quali può essere presentata denuncia, non comporta la materiale presentazione nelle mani...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3034 del 18 aprile 1988
«Il principio, secondo il quale il creditore dell'impresa in liquidazione coatta amministrativa non può agire giudizialmente prima della definizione della fase amministrativa di formazione e verifica del passivo davanti agli organi della procedura,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4981 del 19 maggio 1998
«La circolazione dell'assegno ha termine quando il titolo perviene al trattario (banchiere) il quale è in grado di controllare la sussistenza della provvista e di estinguere l'assegno. La girata con «valuta per l'incasso» o «per l'incasso» non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 51 del 8 gennaio 1998
«Il computo della pena deve risultare con precisione e chiarezza dal testo della sentenza, onde consentire il dovuto controllo circa la correttezza della motivazione. L'eventuale motivazione per relationem deve risultare estremamente puntuale e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8038 del 3 giugno 2002
«Il datore di lavoro che, nella incontroversa esistenza del rapporto di lavoro, ne sostenga la cessazione per negativo esito della prova, ha l'onere di provare, ex art. 2967, secondo comma, c.c., l'esistenza di un valido patto di prova; a tal fine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3890 del 1 luglio 1999
«La determinazione della posizione esecutiva di un soggetto nei cui confronti siano state pronunciate più sentenze di condanna deve essere necessariamente unitaria e far capo, quindi, a un unico giudico, da individuare sulla base dei criteri...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 523 del 27 febbraio 1997
«In tema di fungibilità della pena con riferimento al reato continuato, il favor libertatis ne impone la scissione qualora la sua considerazione come reato unico comporti effetti sfavorevoli per l'imputato o il condannato, con la conseguenza che,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1410 del 3 febbraio 1999
«Presupposto del reato di cui all'art. 380 c.p. è l'esercizio della difesa, rappresentanza e assistenza davanti all'autorità giudiziaria, intese come oggetto del rapporto di partecipazione professionale e non come estrinsecazione effettiva di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1 del 19 agosto 1999
«Nel giudizio di rinvio il difensore che, con la sentenza annullata, abbia ottenuto il provvedimento di distrazione delle spese, essendo personalmente obbligato alla restituzione, è passivamente legittimato per la domanda di ripetizione d'indebito...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 23 giugno 2000
«In tema di controllo sulla motivazione, alla Corte di cassazione è normativamente preclusa la possibilità non solo di sovrapporre la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta nei precedenti gradi, ma anche di saggiare la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 4 maggio 2000
«Non è necessario il previo inoltro dell'informazione di garanzia ai fini del compimento degli atti diretti alla ricerca della prova per i quali non sia previsto l'avviso del difensore (c.d. atti “a sorpresa” perquisizione, sequestro ed ispezione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15684 del 12 dicembre 2000
«In tema di responsabilità dell'assicuratore nei confronti dell'assicurato per mala gestio, fondata sul contratto assicurativo e soggetta alla disciplina ordinaria dettata dal codice civile, l'assicuratore è tenuto a rispettare nell'adempimento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 319 del 13 gennaio 1998
«In tema di giudizio immediato, quando il Gip abbia proceduto all'interrogatorio dell'arrestato o del fermato secondo le prescrizioni di cui agli artt. 60 e 61 c.p.p. e coinvolgendo gli aspetti della prova sul reato in contestazione, tale atto è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 29 febbraio 2000
«Poiché il diritto di proporre ricorso per cassazione avverso le decisioni emesse dal tribunale in sede di appello o di riesame dei provvedimenti che dispongono misure cautelari personali spetta sia al pubblico ministero presso il predetto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 2 maggio 2000
«Qualora la richiesta di riesame sia presentata nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo in cui si trovano le parti o davanti a un agente consolare all'estero, a norma dell'art. 582, secondo comma, c.p.p., ovvero sia proposta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13882 del 9 giugno 2010
«Le norme sopravvenute in corso di giudizio che modifichino la giurisdizione e la competenza trovano applicazione anche nei giudizi pendenti se tale giurisdizione o competenza venga, per l'effetto, attribuita ai giudici dinanzi ai quali la causa...»