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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41227 del 10 dicembre 2002
«L'identificazione della persona che propone la querela, ex art. 337, comma 4, c.p.p., da parte dell'autorità che la riceve, può ben essere successiva alla sua proposizione, purché avvenga entro i termini di cui all'art. 124 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7842 del 16 giugno 1999
«In tema di autenticazione della sottoscrizione in calce alla querela, nelle ipotesi in cui sia spedita per posta o sia recapitata da un incaricato, se l'atto provenga da un pubblico ufficiale, non occorre alcuna autenticazione, necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37214 del 9 novembre 2006
«Non sussiste la legittimazione del direttore di un esercizio commerciale a proporre querela, a meno che egli non provi la qualità di legale rappresentante della società con il potere di spenderne il nome anche sul piano processuale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17640 del 14 aprile 2003
«Quando si tratta di società di capitali, l'onere di indicare nell'atto di querela la fonte specifica dei poteri di rappresentanza dell'ente è adempiuto con la mera indicazione della legale rappresentanza, poiché tale indicazione comporta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9297 del 26 agosto 1994
«È pienamente valida la querela presentata dal socio accomandatario di una società in accomandita semplice, legittimato ai sensi dell'art. 2318 c.c., senza che sia necessaria l'indicazione specifica dei poteri di rappresentanza, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 299 del 7 marzo 2000
«Fra gli atti “relativi alla procedibilità” che, ai sensi dell'art. 431 lett. a) c.p.p., vanno inseriti nel fascicolo per il dibattimento, rientra anche l'attestazione prevista dall'art. 337, comma quarto, c.p.p. della data e del luogo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27069 del 16 giugno 2004
«Deve ritenersi abnorme il provvedimento con il quale il giudice di pace, sulla base di una ritenuta nullità dell'atto di querela per la mancanza di taluno dei requisiti formali previsti dall'art. 337 c.p.p., disponga la restituzione degli atti al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27678 del 24 giugno 2013
«Il carattere di spontaneità di una dichiarazione resa alla polizia giudiziaria da persona nei cui confronti vengono svolte indagini non può essere escluso per il solo fatto che furono rese a seguito di invito a presentarsi. (In motivazione, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1554 del 19 febbraio 1997
«Le dichiarazioni rese spontaneamente alla polizia giudiziaria dalla persona, nei cui confronti vengono svolte le indagini a norma dell'art. 350 comma 7, c.p.p., non possono essere utilizzate nel dibattimento ma possono essere prese in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13605 del 31 marzo 2015
«L'obbligo di dare avviso all'indagato della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia, previsto dagli artt. 356 e 364 cod. proc. pen. e 114 disp. att. cod. proc. pen. per il sequestro probatorio, non trova applicazione nella diversa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33821 del 30 luglio 2014
«La mancata verbalizzazione da parte delle polizia giudiziaria di dichiarazioni da essa ricevute, in contrasto con quanto prescritto dall'art. 357 cod. proc. pen., non le rende nulle o inutilizzabili in quanto nessuna sanzione in tal senso è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2476 del 20 gennaio 2015
«In tema di accertamenti tecnici su materiale biologico, l'attività di comparazione tra profili genetici estratti dai reperti e riversati in supporti documentali è una operazione di confronto sempre ripetibile, a condizione che sia assicurata la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24998 del 16 giugno 2015
«Non dà luogo ad accertamento tecnico irripetibile l'estrazione dei dati archiviati in un computer, trattandosi di operazione meramente meccanica, riproducibile per un numero indefinito di volte. (In motivazione la Corte ha precisato che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43413 del 24 ottobre 2013
«In tema di accertamenti irripetibili, qualora sia stata formulata riserva d'incidente probatorio, il P.M. può legittimamente disporre di procedere solo se sussiste l'oggettiva necessità di immediata esecuzione dell'indagine tecnica e cioè...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11086 del 16 marzo 2015
«L'omissione dell'avviso all'indagato di accertamenti tecnici irripetibili integra un'ipotesi di nullità di ordine generale a regime intermedio, che è sanata con l'acquisizione concordata della relazione di consulenza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28459 del 2 luglio 2013
«L'omissione dell'avviso all'indagato, alla persona offesa e ai difensori di accertamenti irripetibili integra un'ipotesi di nullità di ordine generale a regime intermedio, che deve essere eccepita prima della deliberazione della sentenza di primo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18246 del 30 aprile 2015
«Il procedimento di identificazione del d.n.a. della persona attraverso l'utilizzo del profilo genetico si articola in tre fasi distinte, costituite: a) dall'estrapolazione del profilo genetico presente sui reperti; b) dalla decodificazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24570 del 10 giugno 2015
«In tema di incompatibilità a testimoniare, il collegamento probatorio di cui all'art. 371, comma secondo, lett. b) cod. proc. pen. - che determina l'incompatibilità con l'ufficio di testimone di cui all'art. 197, comma primo, lett. b) cod. proc....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32030 del 21 luglio 2014
«Non è affetta da nullità la richiesta di rinvio a giudizio che non sia stata preceduta dall'invito a rendere interrogatorio a conclusione delle indagini, allorquando l'imputato abbia già ricevuto, con atto equipollente (nella fattispecie, con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25958 del 13 giugno 2013
«Le dichiarazioni rese da un soggetto quale persona informata dei fatti, quando assunte in assenza di indizi d'una sua possibile responsabilità, restano utilizzabili nei confronti dei terzi anche se nel prosieguo del procedimento l'interessato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39452 del 24 settembre 2013
«Nella motivazione della convalida del fermo il giudice deve far riferimento a concreti e specifici elementi di fatto risultanti dagli atti con riferimento ai parametri normativi che nella realtà consentono e legittimano la misura precautelare nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19733 del 8 maggio 2013
«In presenza dei presupposti previsti dall'art. 384, comma primo, c.p.p., è legittimo il fermo di persona indiziata di delitto disposto dal P.M. nei confronti di persona rimessa formalmente in libertà, ancorché ancora di fatto detenuta, in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3820 del 27 gennaio 2015
«È affetto da nullità, per inidoneità dell'atto a conseguire il suo scopo, l'avviso di fissazione dell'udienza per la convalida dell'arresto inviato al difensore via fax in orario tale o con anticipo talmente ridotto da far ragionevolmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8341 del 24 febbraio 2015
«In sede di convalida dell'arresto, il giudice, oltre a verificare l'osservanza dei termini previsti dall'art. 386, comma terzo e 390, comma primo. cod. proc. pen., deve controllare la sussistenza dei presupposti legittimanti l'eseguito arresto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28021 del 27 giugno 2014
«In caso di arresto per più reati, non sussiste l'interesse del pubblico ministero a ricorrere per cassazione avverso il provvedimento di convalida parziale, nel caso in cui il giudice abbia convalidato l'arresto per l'altro reato e disposto la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1400 del 14 gennaio 2015
«Il diritto del difensore di svolgere indagini difensive, pur esercitabile in ogni stato e grado del procedimento, deve tuttavia essere coordinato, affinché i risultati di dette indagini possano trovare ingresso nel processo, con i criteri ed i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36036 del 20 agosto 2014
«In tema di indagini difensive, sono inutilizzabili le dichiarazioni scritte raccolte dal difensore, ai sensi dell'art. 391 bis, comma secondo cod.proc.pen., senza la verbalizzazione analitica degli avvertimenti elencati al comma terzo del predetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40000 del 26 settembre 2013
«In tema di chiamata di correo, è legittima una valutazione frazionata della dichiarazione a condizione, però, che alla parte ritenuta attendibile possa essere riconosciuta una sua autonomia (nel senso che non sia strettamente interconnessa, sul...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1832 del 15 gennaio 2015
«L'anticipata acquisizione della prova realizzatasi con l'incidente probatorio comporta la sua utilizzazione in sede dibattimentale senza alcun bisogno di procedere alla sua rinnovazione a seguito di richiesta del difensore, avanzata in ragione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20064 del 14 maggio 2014
«La previsione normativa di inutilizzabilità degli atti di indagine compiuti oltre il termine di durata, ed in assenza di proroga, non trova applicazione nei procedimenti contro ignoti.»