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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7632 del 6 luglio 1992
«Ai fini della configurabilità dell'esimente di cui all'art. 51 c.p. per il reato di diffamazione a mezzo stampa, il diritto di cronaca (e di critica), come ogni diritto si definisce per mezzo dei suoi stessi limiti, che consentono di precisarne il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5545 del 12 maggio 1992
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, l'aver avuto modo di esprimere sullo stesso giornale da parte del diffamato la propria tesi in contrasto con quella dell'autore di un articolo diffamatorio non equivale a manifestazione tacita di consenso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1481 del 12 febbraio 1992
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, la reputazione che per taluni aspetti sia stata compromessa può formare oggetto di ulteriori illecite lesioni. Ne consegue che anche per una persona imputata di alcuni reati non può non risultare lesiva la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1478 del 12 febbraio 1992
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, nel caso in cui l'articolo pubblicato non abbia di per sé un contenuto diffamatorio, ma sia il complesso dell'informazione, per le modalità di presentazione e, soprattutto, per i titoli che l'accompagnano,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1486 del 12 febbraio 1992
«Ai fini dell'accertamento della sussistenza del reato di diffamazione a mezzo stampa, deve essere valutato sia il testo letterale dell'articolo sia il complesso della informazione rappresentata dal testo, dal titolo, dalle immagini e dal modo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 274 del 17 aprile 1991
«Ai fini dell'applicabilità dell'esimente del diritto di cronaca, anche sotto l'aspetto putativo, al reato di diffamazione a mezzo stampa, la necessaria correlazione tra l'oggettivamente narrato e il realmente accaduto importa l'inderogabile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4387 del 17 aprile 1991
«Il giornalista, pur investito dell'altissimo compito di informazione, deve sempre attenersi, fino a che non intervenga una sentenza di condanna, al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza dell'imputato e non può tacciare quindi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4384 del 17 aprile 1991
«L'intento diffamatorio può essere raggiunto anche con mezzi indiretti e mediante subdole allusioni e pure in questa forma deve essere penalmente represso. (Nella specie — relativa a rigetto di ricorso delle parti civili, le quali avevano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2489 del 25 febbraio 1991
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, lo scopo o il motivo di scherzo che si manifesti in modo suscettivo di ledere la reputazione altrui, non impedisce l'integrazione del reato sia sul piano materiale che su quello psichico. Attribuire,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43264 del 22 novembre 2011
«In tema di diffamazione a mezzo di giornale televisivo, l'immediatezza della notizia non legittima il sacrificio dell'accuratezza del controllo in ordine alla verità della notizia e all'affidabilità della fonte, in quanto il sacrificio della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45051 del 24 novembre 2009
«In tema di diffamazione a mezzo "mass media" - fermo restando che la libertà di stampa, espressione del diritto di manifestazione del pensiero sancito dall'art. 21 Cost., comporta la compressione dei beni giuridici della riservatezza, dell'onore e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30879 del 11 agosto 2005
«In tema di diffamazione a mezzo della stampa, deve ritenersi che la critica, contenuta nella specie in un articolo di giornale, al protagonista di una trasmissione televisiva comporta necessariamente l'espressione di giudizi di natura estetica,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12807 del 5 aprile 2005
«Non sussiste l'esimente del diritto di critica qualora, nel corso di un dibattito televisivo di natura politica, si attribuisca all'avversario un fatto oggettivamente falso, penalmente rilevante e, pertanto, lesivo della sua reputazione. (In...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 269 del 22 febbraio 2000
«In tema di diffamazione commessa a mezzo di trasmissioni radiofoniche e televisive, la competenza territoriale deve essere stabilita applicando l'art. 30, quinto comma, della L. 6 agosto 1990, n. 223, e cioè con riferimento al luogo di residenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8021 del 7 luglio 1998
«Affinché il presentatore di un filmato televisivo diffamatorio possa andare esente da responsabilità penale (art. 595, comma terzo, c.p.) connessa ai suoi contenuti è necessario che il filmato venga presentato come un documento, oggetto di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24431 del 8 giugno 2015
«La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l'uso di una bacheca "facebook" integra un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell'art. 595, comma terzo, c.p., poiché trattasi di condotta potenzialmente capace di raggiungere un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11895 del 12 marzo 2014
«Per procedere al sequestro preventivo di un sito "internet" in cui siano stati pubblicati messaggi e commenti a carattere diffamatorio è necessaria una potenzialità offensiva del sito in sé, non individuabile nello sviluppo di un "blog" di libera...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29221 del 21 luglio 2011
«Integra il reato di diffamazione aggravato ai sensi dell'art. 595, comma terzo, c.p. (offese recate con la stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità), la diffusione delle espressioni offensive mediante il particolare e formidabile mezzo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6046 del 11 febbraio 2009
«Non sussiste la responsabilità del gestore di un punto internet (cosiddetto "internet point") a titolo di diffamazione per non avere impedito l'evento (art. 40, comma secondo, e 595 c.p.) qualora l'utente invii una e-mail avente contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25875 del 25 luglio 2006
«La diffamazione, che è reato di evento, si consuma nel momento e nel luogo in cui i terzi percepiscono l'espressione ingiuriosa e dunque, nel caso in cui frasi o immagini lesive siano state immesse sul web, nel momento in cui il collegamento viene...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 39986 del 26 settembre 2014
«In tema di diffamazione, la comunicazione contenente i nominativi dei condomini morosi affissa al portone condominiale integra il reato di cui all'art. 595 c.p., non sussistendo alcun interesse da parte dei terzi alla conoscenza di tali fatti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43184 del 8 novembre 2012
«Nel reato di diffamazione in cui sia persona offesa un ente commerciale, il concetto di reputazione deve ritenersi comprensivo anche del profilo connesso all'attività economica svolta dall'ente ed alla considerazione che esso ottiene nel contesto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16284 del 26 aprile 2010
«Non è applicabile l'aggravante di cui all'art. 595, comma quarto, c.p. (offesa recata ad un corpo giudiziario) nel caso in cui il soggetto attivo invii a diverse autorità un esposto-denuncia contenente espressioni offensive nei confronti di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18090 del 24 maggio 2006
«Non integra gli estremi del delitto di diffamazione (art. 595 c.p.) l'inoltro di un esposto — contenente notizie di una serie di abusi edilizi — alla competente autorità al solo fine di richiederne l'intervento, ancorché i successivi accertamenti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 832 del 12 gennaio 2006
«In materia di diffamazione, la Corte di cassazione può conoscere e valutare la frase che si assume lesiva della altrui reputazione perché è compito del giudice di legittimità procedere in primo luogo a considerare la sussistenza o meno della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23805 del 24 giugno 2005
«In tema di diffamazione, l'applicazione della scriminante del diritto di critica, pur nell'ambito della polemica tra avversari di contrapposti schieramenti od orientamenti di per sé improntata ad un maggior grado di virulenza, presuppone che la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3705 del 19 marzo 1999
«Il responsabile dell'ufficio stampa (nella specie: di un partito politico) assume la paternità e la responsabilità del comunicato che viene reso di pubblico dominio su sua specifica disposizione, e risponde pertanto di diffamazione a mezzo stampa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11928 del 17 novembre 1998
«Le critiche rivolte ad un magistrato, cui si addebiti un atteggiamento di parzialità e di «reggenza o supplenza politica», nonché una concezione del procedimento penale come strumento di difesa sociale possono avere una diversa valenza a seconda...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2886 del 16 marzo 1992
«La causa di non punibilità della provocazione, prevista dall'art. 599, secondo comma, c.p. in tema di diffamazione, non rientra nelle ipotesi tassativamente indicate dall'art. 152, secondo comma, c.p.p. Pertanto, in presenza di una causa estintiva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1866 del 19 febbraio 1992
«Nel caso di professionista al quale sia stata applicata dal consiglio dell'ordine una sanzione disciplinare, non costituisce lesione della sua reputazione, tale da dar luogo al delitto di diffamazione, la diffusione di un giudizio di adesione,...»