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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48376 del 30 dicembre 2008
«Integra il delitto di rifiuto di atti d'ufficio la condotta del custode di un animale sottoposto a sequestro amministrativo per ragioni di igiene e sanità, che ometta di comunicarne immediatamente l'avvenuto decesso al servizio veterinario della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34471 del 12 settembre 2007
«Integra il delitto di rifiuto di atti d'ufficio il medico della guardia medica che, posto telefonicamente al corrente della grave sintomatologia riferita da una paziente, non si rechi al di lei domicilio per l'effettuazione di un accurato esame...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31669 del 2 agosto 2007
«Nel reato di omissione di atti d'ufficio sussiste l'elemento psicologico quando il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio sia consapevole di avere ingiustificatamente omesso di dare risposta all'intimazione del privato....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39486 del 29 novembre 2006
«Integra la fattispecie del rifiuto di compiere un atto di ufficio il comportamento di una infermiera che richiesta da un paziente di procedere alla sua pulizia per motivi di igiene e sanità, la ritardi in quanto impegnata nell'attività di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17570 del 22 maggio 2006
«Il rifiuto di cui all'art. 328 c.p. si verifica non solo a fronte di una richiesta o di un ordine, ma anche quando sussista un'urgenza sostanziale, impositiva del compimento dell'atto, in modo tale che l'inerzia del pubblico ufficiale assuma la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35035 del 29 settembre 2005
«Nell'ipotesi in cui un sanitario addetto al servizio di guardia medica non aderisca alla richiesta di intervento urgente, sussiste il reato di omissione di atti d'ufficio solo quando sia comprovato che l'urgenza prospettata era effettiva e reale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33034 del 7 settembre 2005
«Risponde del reato di cui all'art. 328 c.p. il Sindaco che non dispone l'immediato intervento per la eliminazione di rifiuti e per il ripristino dello stato dei luoghi, secondo quanto prescrive l'art. 14 Legge 5 febbraio 1997 n. 22, non avendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12238 del 15 marzo 2004
«Il reato di cui all'art. 591 c.p. di abbandono di persone minori o incapaci ha natura permanente, in quanto la condotta si protrae fino a quando gli imputati non fanno cessare le situazioni che non consentono un'assistenza o cura adeguata o fin...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2510 del 24 gennaio 2004
«Il reato di rifiuto di atti d'ufficio (art. 328 c.p.) non richiede che il rifiuto sia espresso in modo solenne o formale, ma può essere espresso anche dalla silente inerzia del pubblico ufficiale, protratta senza giustificazione oltre i termini di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39108 del 16 ottobre 2003
«In tema di rifiuto di atti d'ufficio, il medico che effettua il turno di guardia notturna presso una struttura specializzata ad alto rischio, non può invocare la discrezionalità tecnica per giustificare comportamenti omissivi, quando si è in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34047 del 8 agosto 2003
«In tema di rifiuto di atti di ufficio, la necessità e l'urgenza di effettuare una visita domiciliare, sulla base di quanto prevede l'art. 13 del D.P.R. 25 gennaio 1991, n. 41, è rimessa alla valutazione discrezionale dal sanitario di guardia,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17645 del 14 aprile 2003
«Sussiste il reato di rifiuto di atti d'ufficio previsto dal secondo comma dell'art. 328 c.p. nel comportamento del Sindaco che omette di rispondere ad una richiesta a lui rivolta di conoscere il nominativo del funzionario che aveva curato una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7766 del 17 febbraio 2003
«Il rifiuto di atti d'ufficio, nei casi previsti dal primo comma dell'art. 328 c.p., è configurabile, indipendentemente dall'esistenza o meno di specifiche richieste o sollecitazioni volte ad ottenere il compimento degli atti medesimi, ogni qual...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24567 del 15 giugno 2001
«La previsione di cui all'art. 328, comma 2, c.p., pur rispondendo alle stesse esigenze che si pongono a base della disciplina del diritto d'accesso di cui alla legge n. 241 del 1990, si colloca su di un piano di tutela diverso rispetto a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10538 del 10 ottobre 2000
«La fattispecie del rifiuto da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio di compiere un atto di ufficio è integrata quando vi sia stata una richiesta o comunque una qualche sollecitazione esterna oppure una urgenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10445 del 4 ottobre 2000
«In tema di rifiuto di atti di ufficio in materia sanitaria, sussiste il presupposto della necessità ed improcrastinabilità della prestazione di assistenza sanitaria da parte del medico di guardia, di cui all'art. 13 del D.P.R. 25 gennaio 1991, n....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8117 del 12 luglio 2000
«A fronte della legittima richiesta di compimento di un atto d'ufficio rientrante fra quelli previsti dall'art. 328, comma 1, c.p., il rifiuto opposto dal destinatario di detta richiesta non può trovare giustificazione nell'asserita inosservanza di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6778 del 7 giugno 2000
«In tema di omissione o rifiuto di atti d'ufficio, il diritto di ottenere dalla Pubblica amministrazione risposta alla propria istanza o richiesta, e che configura il reato di cui al secondo comma dell'art. 328 c.p., nasce dalla congruità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5691 del 17 maggio 2000
«Il sindaco di un comune, anche non di grandi dimensioni, non può essere considerato, solo per la sua posizione istituzionale, penalmente responsabile di ogni ritardo o inadempimento addebitabile all'ente territoriale, ivi compreso quello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2351 del 23 febbraio 1998
«In materia di omissione di atti d'ufficio, l'ipotesi prevista dall'art. 328 cpv. c.p. è diretta a disciplinare esclusivamente i rapporti tra la pubblica amministrazione e i soggetti ad essa esterni, fornendo a questi ultimi uno specifico e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2320 del 23 febbraio 1998
«In caso di ritardo o di omissione del compimento di un atto d'ufficio da parte di un organo collegiale, l'illecito penale previsto dall'art. 328, secondo comma c.p., può configurarsi soltanto a carico dei singoli componenti dell'organo collegiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11515 del 15 dicembre 1997
«Il reato di rifiuto di atti di ufficio, di cui all'art. 328, comma 2, c.p., nel caso di mancata apertura di un procedimento amministrativo, non sussiste in presenza di qualsiasi domanda che prospetti la competenza dell'ufficio cui è rivolta, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2520 del 11 marzo 1992
«Poiché deve escludersi che la normativa urbanistica e edilizia possa rientrare, ai fini strettamente penali, nel più generale concetto di «ordine pubblico» di cui all'art. 328 c.p., quale sostituito dall'art. 16 della L. 26 aprile 1990, n. 86, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10070 del 10 luglio 1990
«In tema di omissione di atti d'ufficio, nel caso in cui le delibere cui l'imputato — nella specie presidente di Comitato di gestione di USL — avrebbe dovuto dare esecuzione siano due e la prima sia stata oggetto di altro procedimento conclusosi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3565 del 14 marzo 1990
«In tema di omissione di atti d'ufficio, legittimamente il sindaco di un comune rifiuta il rilascio della certificazione di abitabilità, relativamente ad un complesso residenziale, qualora risultino insufficienze in ordine alla depurazione delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7761 del 5 agosto 1997
«In tema di omissione di atti di ufficio di cui all'art. 328, comma secondo, c.p., è erroneo ritenere che l'“obbligo di informazione” dovuto all'interessato sia ipotizzabile solo in caso di accertata sussistenza dell'“obbligo principale di compiere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27840 del 7 luglio 2009
«In tema di rifiuto di atti di ufficio, il carattere di urgenza dell'atto rifiutato ben può essere apprezzato tenendo conto del tenore e della provenienza delle richieste formulate al soggetto attivo. (Fattispecie relativa al rifiuto di un medico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43492 del 13 novembre 2003
«In tema di omissione di atti d'ufficio, la norma di cui all'art. 328 secondo comma c.p. prevede che la richiesta del privato, cui corrisponde un dovere di rispondere o di attivarsi da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9088 del 15 luglio 1999
«In tema di omissione o rifiuti di atti d'ufficio, la richiesta di cui al secondo comma dell'art. 328 c.p., è collegata da un lato ad un apprezzabile interesse del richiedente e dall'altro ad uno dei tre possibili sbocchi ipotizzati dalla norma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 797 del 21 gennaio 1999
«In tema di omissione di atti di ufficio, la fattispecie di cui al comma secondo dell'art. 328 c.p. è diretta ad assicurare risposta alle aspettative del privato che formalmente inviti la pubblica amministrazione ad emettere un atto che riguardi la...»