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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46174 del 29 novembre 2004
«Integra gli estremi del reato di cui all'art. 326 c.p. (rivelazione di segreti d'ufficio), la condotta del collaboratore di cancelleria della Procura della Repubblica che riveli notizie d'ufficio, in una fase di assoluta delicatezza, quale quella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36357 del 15 settembre 2004
«Integra il delitto di rivelazione di segreto di ufficio la indebita comunicazione a persone non autorizzate, da parte del tecnico dipendente di una società di esercizio telefonico, dei dati esterni concernenti le comunicazioni telefoniche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35647 del 30 agosto 2004
«Integra il reato di rivelazione di segreti di ufficio la divulgazione da parte di un agente di polizia giudiziaria del contenuto di un'annotazione di servizio concernente le indagini eseguite, essendo irrilevante che gli atti o i fatti segreti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30152 del 9 luglio 2004
«Commette il reato di rivelazione di segreti di ufficio (art. 326 c.p.) l'operatore amministrativo della cancelleria commerciale di un tribunale che fornisca ad un terzo estraneo informazioni su procedure pre-fallimentari in corso, prima ancora che...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 32200 del 7 agosto 2002
«Integra l'elemento materiale del reato di rivelazione di segreto di ufficio (art. 326 c.p.) la condotta del direttore di un ufficio IVA il quale riveli ad un terzo tutte le informazioni riguardanti i rapporti di un contribuente con il fisco,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11877 del 13 marzo 2003
«L'art. 328 c.p. disciplina due distinte ipotesi di reato: nella prima il delitto si perfeziona con la semplice omissione del provvedimento di cui si sollecita la tempestiva adozione, incidente su beni di valore primario (giustizia, sicurezza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19180 del 11 maggio 2001
«Il delitto di cui all'art. 328, secondo comma, c.p., non è ravvisabile qualora ritardi od omissioni riguardino i rapporti tra organi della pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8949 del 9 agosto 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di rifiuto di atti d'ufficio è necessario, che il pubblico ufficiale sia consapevole del suo contegno omissivo, nel senso che deve rappresentarsi e volere la realizzazione di un evento contra jus; tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7281 del 20 giugno 2000
«In tema di rifiuto di atti d'ufficio da parte del pubblico ufficiale e con riguardo all'ipotesi delittuosa di cui al primo comma dell'art. 328 c.p., il carattere indebito del rifiuto, espressamente previsto dalla norma citata ai fini della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 1181 del 3 maggio 2000
«Il delitto di omissione di atti di ufficio, nella ipotesi di cui al primo comma dell'art. 328 c.p., lede — di norma — solo l'interesse della pubblica amministrazione al corretto esercizio delle pubbliche funzioni in vista del perseguimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9426 del 22 luglio 1999
«Il reato di rifiuto od omissione di atti d'ufficio (art. 328 c.p.) può essere commesso solo dal pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che abbia competenza a compiere l'atto richiesto; in caso di procedimento amministrativo il cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12977 del 11 dicembre 1998
«In tema di richiesta di accesso ai documenti amministrativi, ai sensi dell'art. 25 della legge 7 agosto 1990, n. 21, coincidendo il termine di trenta giorni dalla richiesta dell'interessato formulata ex art. 328, comma secondo, c.p. con il termine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2339 del 23 febbraio 1998
«Il reato di rifiuto di atti d'ufficio non richiede che il rifiuto sia espresso in modo solenne o formale, ma può essere espresso anche dalla silente inerzia del pubblico ufficiale, protratta senza giustificazione oltre i termini di comporto o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3599 del 18 aprile 1997
«Il reato di rifiuto di atti di ufficio è un reato di pericolo; pertanto ricorre la violazione dell'interesse tutelato dalla norma incriminatrice (al corretto svolgimento della funzione pubblica) ogniqualvolta venga denegato un atto non ritardabile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4402 del 30 aprile 1996
«La condotta di abuso d'ufficio è compatibile con un comportamento meramente omissivo del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio; peraltro, poiché l'art. 323 c.p. prescrive una espressa riserva alla sua applicabilità nel caso in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1107 del 7 aprile 1992
«Il delitto di rifiuto di atto di ufficio, anche nella nuova formulazione dell'art. 328 c.p. introdotta dall'art. 16, L. 26 aprile 1990, n. 86, è reato istantaneo in quanto, verificatasi la violazione del dovere di ufficio o del servizio, il reato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36674 del 10 settembre 2015
«Ai fini della configurabilità dell'elemento psicologico del delitto di rifiuto di atti d'ufficio, è necessario che il pubblico ufficiale abbia consapevolezza del proprio contegno omissivo, dovendo egli rappresentarsi e volere la realizzazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20316 del 15 maggio 2015
«In tema di rifiuto di atti d'ufficio, la conoscenza del dovere di compiere senza ritardo l'atto dell'ufficio, da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico servizio, può ritenersi provata qualora l'obbligo di attivarsi derivi da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45629 del 13 novembre 2013
«In tema di delitto di omissione di atti d'ufficio, il formarsi del silenzio rifiuto alla scadenza del termine di trenta giorni dalla richiesta del privato costituisce inadempimento integrante la condotta omissiva richiesta per la configurazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19759 del 8 maggio 2013
«Integra il delitto di rifiuto di atti d'ufficio la condotta del medico preposto al servizio "118" che non eserciti la propria valutazione discrezionale del requisito dell'urgenza dell'atto, omettendo di formulare la diagnosi mediante i parametri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14979 del 2 aprile 2013
«In tema di rifiuto di atti di ufficio, il carattere di urgenza dell'atto ricorre nel caso del medico in servizio di guardia che sia richiesto di prestare il proprio intervento da personale infermieristico e medico con insistenti sollecitazioni,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10051 del 1 marzo 2013
«Il reato di rifiuto di atti di ufficio è configurabile anche in caso di inerzia omissiva che, protraendo il compimento dell'atto oltre i termini prescritti dalla legge, si risolve in un rifiuto implicito, non essendo necessaria una manifestazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35526 del 29 settembre 2011
«In tema di rifiuto d'atti d'ufficio, nel caso in cui il medico ospedaliero abbia omesso di verificare a seguito di segnalazione del personale infermieristico le condizioni di un paziente ricoverato, il giudice può valutare l'esercizio della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34385 del 20 settembre 2011
«L'integrazione della fattispecie criminosa dell'omissione di atti d'ufficio, nella forma di cui all'art. 328, comma secondo, c.p., ha riguardo esclusivamente alle condotte della P.A. nei rapporti con i soggetti ad essa esterni, non anche a quelle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34401 del 23 settembre 2010
«Commette il delitto di rifiuto di atti d'ufficio il militare dell'Arma dei Carabinieri che ometta la dovuta segnalazione al Prefetto circa la detenzione di una modica quantità di sostanze stupefacenti da parte di taluno.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7348 del 24 febbraio 2010
«Ai fini della integrazione del delitto di omissione di atti d'ufficio, è irrilevante il formarsi del silenzio-rifiuto entro la scadenza del termine di trenta giorni dalla richiesta del privato. Ne consegue che il "silenzio-rifiuto" deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28482 del 10 luglio 2009
«Non integra il reato di omissione di atti d'ufficio il semplice inadempimento di un dovere funzionale interno all'organizzazione della P.A., ove non si traduca nella mancanza di un atto d'ufficio a rilevanza esterna, che sia altresì qualificato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21163 del 20 maggio 2009
«Integra il reato di omissione di atti d'ufficio (art. 328, comma secondo c.p.) la condotta del segretario comunale che, a fronte della richiesta di un consigliere comunale di accesso agli atti, ometta di fornirgli e di rispondere nei termini di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13519 del 26 marzo 2009
«Il delitto di omissione di atti d'ufficio è un reato di pericolo la cui previsione sanziona il rifiuto non già di un atto urgente, bensì di un atto dovuto che deve essere compiuto senza ritardo, ossia con tempestività, in modo da conseguire gli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12147 del 19 marzo 2009
«Integra il reato di rifiuto di atti d'ufficio la condotta del sindaco di un comune il quale - a fronte di una situazione potenzialmente pregiudizievole per l'igiene e la salute pubblica a causa dell'assenza dei requisiti previsti per la potabilità...»