Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46174 del 29 novembre 2004

(1 massima)

(massima n. 1)

Integra gli estremi del reato di cui all'art. 326 c.p. (rivelazione di segreti d'ufficio), la condotta del collaboratore di cancelleria della Procura della Repubblica che riveli notizie d'ufficio, in una fase di assoluta delicatezza, quale quella delle indagini preliminari, a persona non autorizzata a riceverle; né ai fini della configurabilità del reato è necessaria la prova dell'esistenza di un effettivo pregiudizio per le indagini, posto che si tratta di un reato di pericolo concreto che tutela il buon andamento della amministrazione, che si intende leso allorché la divulgazione della notizia sia anche soltanto suscettibile di arrecare pregiudizio a quest'ultima o ad un terzo.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.